Il ritratto: Antonello Zara

Isa Maggio 23, 2011

Il ritratto: Antonello Zara

Antonello Zara

Antonello Zara

Antonello Zara è nato il 17 marzo del 1977 a Verona. Nel 2006 ha frequentato un corso di recitazione al Teatro Nuovo di Verona, della durata di 4 mesi.

Da molti è stato definito l’ ”Anti-tronista” per i suoi modi eleganti e garbati.

Nell’estate 2004 ha partecipato a Volere Volare, condotto da Maria de Filippi.

Nella stagione 2003/2004 ha partecipato ad Uomini e Donne come tronista.

Il 26 maggio del 2004 ha dichiarato, dopo sei mesi, di essere pronto pronto a vivere una storia seria con la ragazza che sceglierà. La scelta è ricaduta su Valentina Gioia, che è stata preferita a Luana di Bella.

Le parole del tronista al momento della scelta sono state molto chiare:

Non ho mai voluto manifestare apertamente i miei sentimenti, perché sono riservato e perché non voglio essere ferito. Ora però sono pronto a fare la mia scelta. Sappi che, anche se la risposta fosse no, farò di tutto per far si che diventi si. Ho scelto te

La risposta di Valentina è stata “sì”. Il loro rapporto è andato in crisi quasi subito ed è terminato alla fine dell’estate 2004, in concomitanza con la chiusura della trasmissione.

L’8 agosto 2008 Antonello è deceduto in Costa Smeralda, a Cala del Faro, investito da una Mercedes con alla guida un ventiduenne di Monza. Il ragazzo, Matteo Sgariboldi, è stato condannato dal Tribunale di Tempio a una multa di 231 euro per eccesso di velocità e al ritiro della patente per 18 mesi. I genitori di Antonello hanno presentato denuncia contro gli agenti di polizia intervenuti all’incidente per aver sottoposto al test su alcool e droga la vittima, e non l’investitore. Il procedimento, però, nel 2011, è stato archiviato e per tale motivo hanno deciso di rivolgersi alla Corte Europea di Strasburgo.

Chiamata a pronunciarsi sulla condotta tenuta quel giorno dai poliziotti intervenuti per i rilievi, la Suprema corte non ha accolto l’esposto-denuncia presentato dalla famiglia della vittima, secondo cui, nel dettaglio, dopo l’incidente gli agenti “hanno lasciato andare via alle 6 del mattino l’investitore mentre l’ispettore di polizia… è arrivato alle 7 sul luogo dell’incidente chiedendo notizie sia di Antonello, che era stato portato via dal 118, che del conducente della Bmw ma gli hanno risposto che era andato via perchè era stanco“.

Il padre Valter e la madre Patrizia hanno dichiarato di essere molto delusi, ma non rassegnati.

Il fatto che i poliziotti avrebbero “omesso di sottoporre ad alcol e droga test l’investitore Matteo Sgariboldi -continuano a ribadire i coniugi Zara –non rappresenta un dettaglio o di un particolare di poco conto, ma al contrario è un aspetto di grandissima importanza. C’è da stabilire, infatti, se ci sia stata un’omissione in atti d’ufficio da parte degli agenti” .

Il signor Valter aveva deciso di incontrare il padre dell’investitore, Giovanni Sgariboldi, ma il comandante della Polizia Stradale gli ha riferito che la famiglia Sgariboldi non è più intenzionata ad avere contatti con la famiglia di Antonello e che si limiterà a provvedere che l’assicurazione della sua compagnia sbrighi il prima possibile la pratica di risarcimento.

Il 27 gennaio 2011 la Cassazione ha rifiutato il ricorso contro i due agenti della Polizia di Stato, Liccioli David e Cuccia Marco, denunciati da Valter Zara per omissione d’atti d’ufficio.

Proprio in quell’estate 2008, da una settimana Antonello frequentava una ragazza di nome Paola. Era il suo nuovo amore, era stato un colpo di fulmine. Il ragazzo era molto preso e gli amici l’hanno confermato: parlava sempre di lei. Si trattava di un amore autentico e quella sera avrebbe potuto salvargli la vita.

Quando ho avuto modo di parlare con Paola ho scoperto che quella sera i suoi genitori le avevano messo a disposizione una macchina con autista. Era il suo ultimo giorno di vacanza e le avevano fatto questo regalo per tornare dalla discoteca, dove era stata con Antonello. Ma lui è tornato con la sua moto.”, ha dichiarato Valter Zara al settimanale Visto.

L’11 settembre dello stesso anno Valentina Gioia è stata ospite della trasmissione “Mattino Cinque”, condotta da Barbara d’Urso, per parlare della sua storia e del suo ricordo di Antonello, durante uno spazio dedicato ai metodi per superare il dolore di una perdita.

Al settimanale Visto, l’ex tronista dichiara:

Del mio dolce Antonello mi resta solo una fedina. Mi fece trovare quest’anello d’oro in un bicchiere di champagne. Quando ci lasciammo soffrii molto, ma ora mi sembra impossibile che lui non ci sia più. […] La nostra storia è finita perché lui in quel momento aveva altro per la testa, io volevo una storia seria. Ci siamo incontrati nel momento sbagliato. Lui era infatuato, io lo amavo. […] dopo la rottura ero arrivata a pesare 40 kili. Ci siamo persi di vista e ho voluto staccarmi completamente. Poi abbiamo ricominciato a sentirci, lui mi ha chiamata, in autunno, e mi ha detto che era fidanzato con una ragazza di Verona. […] Quando sono ritornata in quello studio, come tronista, stavo male. Ripensavo a tutti i momenti che avevamo passato insieme. […] Pensavo di nuovo alla nostra storia. Solo quando mi sono resa conto che non ero più innamorata abbiamo iniziato a sentirci da amici.

La loro amicizia era davvero perfetta: si sentivano sempre e prima dell’incidente di Antonello i  due sono stati a Roma, insieme, per registrare la puntata di “Molto più di… Uomini e Donne”.

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