‘Cioè ti prego!’ di Roberta Ruiu

Chia Dicembre 26, 2012

‘Cioè ti prego!’ di Roberta Ruiu

Eccoci ad un nuovo appuntamento con la rubrica di Roberta Ruiu in esclusiva per IsaeChia.it, ‘Cioè ti prego’.

L’ex Lollipop ed ex protagonista di Ragazzi e Ragazze commenterà insieme a noi fatti e avvenimenti di moda, costume e -certo non poteva mancare- spettacolo. Buona lettura!

Il galateo non va proprio più di moda, ma l’educazione -a tavola ed in generale- fa sempre piacere.

Non è importante essere ricchi o poveri, di buona famiglia o meno, principi o principesse: nella vita si è ciò che si vuole e ognuno ha il diritto di imparare, migliorarsi e approfittare di alcune regole che possono rendere una persona più piacevole e più educata di altre.

Ricordo quando mia mamma guardava i film di Grace Kelly: quei suoi modi, quel suo portamento elegante, quel suo altezzoso ma tenero sguardo mi affascinavano e mi chiedevo quale donna non avrebbe voluto somigliarle o avere anche solo un centesimo di eleganza di una persona così meravigliosa.

Sfortunatamente nessuna donna potrà mai sognare di avvicinarsi alla sua bellezza, al suo fascino, alla sua eleganza.. ma migliorarsi è un dovere, può essere un piacere ed anche un divertimento per qualsiasi persona! Bisogna prendere sempre il massimo come esempio, e mai accontentarsi di essere meglio del peggio!

Migliorarsi è una parola chiave e non vuol dire dichiarare di non essere all’altezza di una situazione, di essere brutte o inadeguate, vuol dire semplicemente affrontare ogni situazione con la consapevolezza di conoscere piccoli dettagli e farne buon uso, non sentendosi mai fuori luogo.

E’ un po’ come una persona sposata che siccome è sposata non si cura più del suo aspetto fisico! Le buone maniere sono un valore aggiunto. Nessuno ha bisogno di cambiar colore ai capelli, eppure per sentirsi esteticamente migliorata e più piacente sia per gli altri che per se stessi, molte -e molti!- si tingono la chioma.

Detto ciò ognuno è libero di vivere il suo film, questa vita ci rende protagonisti e se vogliamo possiamo far di noi ciò che desideriamo. Ripeto non è una questione di denaro e neanche di alte frequentazioni, è una questione di stile ed è magicamente gratis!

In questo periodo tra tutti questi pranzi e queste cene chissà quanti “buon appetito” avrete sentito! Beh, in teoria “buon appetito” non si dice, perché potrebbe esserci a tavola un commensale che ha qualche problema alimentare e/o poco appetito.

Un’altra cosa che proprio non si fa è presentarsi ad una cena in casa con un mazzo di fiori, perchè mettereste a disagio la padrona di casa costringendola a dover cercare un vaso adatto dopo aver perso tempo a togliere nastri, nastrini e carte varie che avvolgevano i fiori, sacrificando -per qualche minuto- gli altri ospiti o comunque la sua organizzazione della serata: i fiori si fanno recapitare il pomeriggio del giorno stesso!

Chi riceve in casa i suoi ospiti dovrebbe indossare un qualcosa di sobrio senza sfoggiare abiti troppo sfarzosi o gioielli troppo impegnativi, in modo da non mettere a disagio i suoi ospiti che potrebbero non avere nell’armadio abiti e gioielli dello stesso valore e della stessa bellezza. Chi accoglie in casa i suoi amici ha il dovere, nonché il piacere, di farli sentire in un ambiente amichevole; deve far stare bene i suoi invitati nonostante possa trattarsi anche di una cena molto importante o alquanto impostata.

Quando ci viene presentato qualcuno, dare la mano e dire “piacere” non si dovrebbe fare, perché nessuno sa né se quell’incontro né se quella persona sarà effettivamente piacevole, quindi nell’attimo stesso in cui pronunciamo quella parola stiamo dicendo una falsità!

Il momento caffè è spesso tragico: quel benedetto cucchiaino non si porta alla bocca dopo aver girato il caffè! E nel caso in cui ci sia un po’ di schiuma, non la si mangia con il cucchiano: si beve il caffè o il cappuccino e la schiuma che avanza si lascia lì! Quando vado a far colazione al bar assisto alla scene memorabili e raccapriccianti di gente che scava in quel bicchierino!

Che dire… non è fondamentale conoscere il galateo ed ultimamente in pochi considerano utili le sue regole. Nessuno morirà per aver fatto lavoretti tremendi con il cucchiaino del caffè o per aver detto piacere anzichè presentarsi e basta, ma l’etichetta e qualche piccola accortezza non guastano già in casa propria, in modo da rendere più naturale il nostro atteggiamento in pubblico. Altrimenti sarebbe come uscire profumati e ben vestiti, ma con le mutande sporche di tre giorni!

E ricordatevi… prima di tutto lo si fa per noi stessi e poi per gli altri! Vi assicuro che conoscere alcune regole e renderle proprie è divertente, utile in molte occasioni e vi permetterà di essere pronti in qualsiasi situazione…

Con questo ovviamente non si diventa persone migliori, le cose importanti nella vita sono di certo altre… ma affrontare le situazioni meno impegnative del nostro quotidiano con qualche arma in più è piacevole!

Roberta Ruiu

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