Morena Martini di Amici 3: “Maria De Filippi, aiutami…!”

Edicola Settembre 19, 2013

Morena Martini di Amici 3: “Maria De Filippi, aiutami…!”

La permanenza di Morena Martini ad Amici 3 è stata breve, ma lei si mise in luce per la sua potente voce. La vita, però, non le ha riservato belle sorprese e oggi, ad un passo dalla seconda maternità senza a fianco il padre del bambino, racconta: “Potrebbero farmi un cesareo da un momento all’altro perché ho continue contrazioni. Per via di alcuni problemi all’intestino non è stata una gravidanza tranquilla. Il padre del bambino (che non è lo stesso della mia prima figlia, Nina) non ha voluto condividere con me questa gioia. In cambio, mi ha regalato la gioia di dileguarsi dalla nostra esistenza. Quando mi sono resa conto che non avevo più a fianco l’uomo col quale avevo concepito mio figlio, non è stato facile. Poi però ho trovato la forza in mio figlio, che ho amato da subito: i bambini non sono panini, non si buttano.  La mia vita non è mai stata facile: sono andata via di casa a 18 anni, ho sofferto la povertà e la fame. Ho vissuto la ricchezza e la popolarità, ma anche la solitudine. Ho avuto due ischemie agli occhi a 20 anni, subito dopo la mia partecipazione ad Amici, ma non l’ho mai raccontato. I medici pensavano avesso la sclerosi multipla. Poi non ho fatto altro che pregare e mi sono detta “Se Dio non mi porta via, tornerò più forte di prima. Non smetterò mai di credere nell’amore, in primis quello nei confronti dei miei figli, e poi dei miei amici. Ma continuo a credere anche negli uomini, ce ne sono di orribili, ma anche di straordinari. Sono passati tanti anni da Amici, ma posso dire che se non vi avessi partecipato, la mia vita avrebbe preso un altro corso. Oggi avrei una visione del mondo più chiusa, dal punto di vista artistico e sessuale: prima non avevo mai conosciuto persone che avessero gusti sessuali diversi dai miei o appartenenti a culture e etnie diverse. Maria De Filippi rimase colpita dalla mia personalità non certo accondiscendente, un po’ ribelle: non ero una venduta e se dovevo dire qualcosa, la dicevo. Oggi prenderei un té con lei per raccontarle tutto ciò che mi è accaduto. Le chiederei di fare qualcosa di concreto, di costruire un’enorme casa luogo per poter accogliere chiunque abbia bisogno e offrire un sorriso e un piatto caldo. Non andrei a Uomini e donne, a me piacciono gli uomini piuttosto brutti! Inviterei piuttosto al battesimo del mio piccolo: ci sarà un coro gospel e se è disposta a unirsi a questo canto, è la benvenuta!”

Fonte: Top

 

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