Serena Autieri: Il battesimo della mia Giulia

Edicola Dicembre 9, 2013

Serena Autieri: Il battesimo della mia Giulia

Con il recente ritorno a Tale e quale show e la maternità, il 2013 è stato sicuramente un anno fantastico per Serena Autieri, ma non è ancora finito qui: “Mi preparo al Natale con tre film in uscita. E sognando il secondo figlio: non vedo l’ora di diventare di nuovo mamma” esordisce lei. Chi mostra le foto del battesimo della piccola Giulia e di un viaggio fatto col marito Enrico Griselli a Disneyland Paris. “Dopo l’esperienza del matrimonio affollato con 400 persone, io e Enrico abbiamo scelto una cerimonia intima per il battesimo. Giulia ama stare in mezzo alla gente e mi accompagna sul set da quando aveva tre mesi. Ha uno spirito “zingaro” come la mamma, mentre dal padre ha preso quello spericolato e il coraggio. A Disneyland era emozionata come non l’ho mai vista. L’occasione è nata dal film Frozen – il regno di ghiaccio, in cui ho prestato la voce al personaggio della regina delle nevi Elsa e canto alcuni brani. Un vero musical, destinato a diventare un classico Disney. Ed è stato il primo viaggio a Parigi con Enrico. Ho adorato lavorare con Leonardo Pieraccioni in Un fantastico via vai, ha una simpatia naturale ed è una persona garbata. Coi fratelli Vanzina, pilastri della commedia, recito in Sapore di te: interpreto una raccomandata anni ’80. Magari fosse successo anche a me! Non c’è nulla di me in lei, i raccomandati sono un male comune”. Infine racconta: “Io e Enrico vogliamo il secondo figlio al più presto. La maternità, che esperienza bellissima. Qualche anno fa avrei avuto timore di non esserne all’altezza, ma non c’è niente di più bello di dedicarsi completamente al proprio figlio, la vita cambia prospettiva e priorità. La nostra è un’unione bella forte e Giulia ci ha unito ancora di più. Abbiamo le stesse passioni e gli stessi valori. Il gesto più romantico? Cantargli le canzoni in napoletano. Lui, invece, mi sveglia ogni mattina col té o la tisana. L’eros va alla grande, siamo più complici di prima. Quando due persone sono felici, con maturità affrontano anche le difficoltà di fare i genitori”.

Fonte: Chi

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