Rita Dalla Chiesa: “Io disoccupata, gli sms di Antonella Clerici e quella donna senza soldi in farmacia”

Edicola Aprile 26, 2014

Rita Dalla Chiesa: “Io disoccupata, gli sms di Antonella Clerici e quella donna senza soldi in farmacia”

Rita Dalla Chiesa ha appena sciolto il contratto con La7 dopo la mancata realizzazione del programma pomeridiano che stava preparando. “La sfida era quella di creare un pomeriggio di La7 che non esiste e che spettava a noi progettare. Non si inventa nulla di nuovo in tv, ma la mia idea era offrire un pomeriggio piacevole ai telespettatori. Pensavo ad un approccio e ad uno stile di conduzione diversi rispetto a ciò che c’è in giro, ma amen, non me l’hanno fatto fare”. Quando le si chiede perché è saltato, risponde: “Probabilmente l’editore voleva un programma tipo Forum, io invece un talk show d’intrattenimento. La mia etica non mi permette di fare programmi fotocopia. Sono cresciuta a Mediaset, Forum è stata una mia creatura e ho fatto raggiungere altissimi ascolti, non dimentichiamolo. C’è stata anche l’ipotesi che subentrassi a Veronica Maya a Verdetto finale (poi sostituita da Tiberio Timperi), ma ho detto di no. Il mio stato d’animo? Come dice Adriano Celentano, “c’è sempre un motivo”: evidentemente le cose dovevano andare così. I miei amici mi sono stati molto vicini; in particolare, nel mondo dello spettacolo Antonella Clerici mi ha dato il suo sostegno attraverso dei meravigliosi sms. Anche Massimo Giletti è stato molto carino. Con Mediaset avevo un contratto per altri due anni, forse quello che mi è mancato è stato un contatto più assiduo con la direzione. Era un periodo di confusione e non si capiva che destino avrebbe avuto Forum. Sulla scia di quest’incertezza sono andata via. Ho visto solo la prima puntata con Barbara Palombelli, ma mi faceva male e ho lasciato perdere. Sentivo nostalgia della mia squadra di lavoro, che ho sempre considerato la mia famiglia”. Quando le si chiede cosa sta facendo sul piano professionale, racconta: “Sto girando a titolo gratuito uno spot per gli apparecchi acustici. Ho deciso di farlo dopo aver visto una signora che ha chiesto se poteva pagare dopo aver riscosso la pensione. Mi ha fatto molto colpito. Poi mi sono goduta di più il mio nipotino Lorenzo, sono andata da un’amica a Torino che ha avuto un bambino. Mi sono aggrappata alle certezze. Non potevo lamentarmi, con tanta gente che non ha lavoro sarebbe stato ridicolo. Non sono andata a piangere o a bussare alla porta di nessuno, non sono il tipo. Se mi volete sono qui. Non mi volete? Pazienza, non sapete che cosa vi perdete”.

Fonte: Top

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