Elisabetta Canalis come una fata per i bambini profughi della Siria

Edicola Agosto 16, 2014

Elisabetta Canalis come una fata per i bambini profughi della Siria

Dopo un inizio d’estate terribile, segnato dalla perdita del bambino di cui era in attesa, la showgirl Elisabetta Canalis ha ritrovato il sorriso e l’emozione grazie ad una missione umanitaria organizzata da Unicef che l’ha portata in Libano per far visita ai bambini profughi siriani: “Elisabetta ci seguiva sui social e spesso sposava le nostre iniziative. Un giorno mi ha contattato e si è proposta per diventare nostra testimonial. Le abbiamo parlato della campagna 100% vacciniamoli tutti e lei ha subito accettato. Le abbiamo proposto di venire in Libano e vedere cosa facciamo sul campo” racconta Andrea Iacomini, portavoce dell’Unicef. “Il Governo libanese ha deciso di non costruire dei campi ufficiali, così sono stati costruiti dei villaggi di fortuna di cartoni, bastoni e teli. Manca tutto, anche l’acqua, e i bambini non possono giocare e studiare. E’ stato sorprendente vedere Elisabetta buttarsi con entusiasmo: si vedeva nei suoi occhi la voglia di capire e dare una mano in una situazione così difficile. si sedeva in mezzo alle mamme, ai bambini, li ascoltava e giocava con loro. Ha portato gioia alle persone che combattono ogni giorno per sopravvivere, lontani dalle proprie case. I bambini la vedevano come una fata che portava la magia nel loro campo. Alcuni le hanno fatto delle rappresentazioni, altri hanno cantato delle canzoni e lei non se n’è persa un attimo. E’ la prima volta che vedo una ragazza così motivata ed entusiasta, diventerà sicuramente un’ambasciatrice di buona volontà e dopo un primo periodo di collaborazione, potrebbe arrivare al traguardo ambizioso di diventare Ambasciatrice Unicef, come lo era Audrey Hepburn. Significa avere un impegno vincolante, si chiede molto di più, di sposare questa causa e non lasciarla mai, muovere le coscienze delle persone e raccogliere fondi”.

Fonte:   Cronaca rosa

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