L’appello di Paola Cortellesi: “Donne, se non vi rispettano, imparate a tirar fuori gli artigli!”

Edicola Dicembre 5, 2014

L’appello di Paola Cortellesi: “Donne, se non vi rispettano, imparate a tirar fuori gli artigli!”

L’attrice Paola Cortellesi affronta il tema delle difficoltà incontrate dalle donne nella vita nel suo ultimo film, Scusate se esisto!, diretto da suo marito, Riccardo Milani. Nel film lei finge di essere un uomo per poter lavorare, mentre Raoul Bova, suo complice, si finge eterosessuale. “C’è tanto di autobiografico in questo film: pure io a volte mi sono sentita trasparente, quando mi sedevo al tavolo con tutti uomini. Se nel team di lavoro c’è una sola donna presente, i maschi tendono ad escluderti. Il consiglio che do alle donne è che se hanno un po’ di fortuna e ottengono buoni risultati, come è successo a me, devono tirare fuori gli artigli. Spesso non ci rendiamo conto della forza che abbiamo. E siamo disposte a tutto per essere impeccabili: vogliamo fare le mamme e ci nascondiamo, per paura di non farcela; capita di fare le eterne assistenti, pur essendo più preparate dei capi. Purtroppo in Italia, così come negli Stati Uniti, a parità di bravura, le donne sono considerate meno degli uomini e le aziende preferiscono evitare la pausa gravidanza”. Quando le si chiede com’è stato lavorare con suo marito, risponde: “Abbiamo avuto discussioni vivaci durante la stesura della sceneggiatura. Chi lavorava con noi, per prenderci in giro, ci cantava la sigla di Casa Vianello. Poi, però, sul set lui ha messo tutti a proprio agio ed è stato molto stimolante. Noi ci siamo conosciuti sul set di Il posto dell’anima, ma non è stato colpo di fulmine, mi sono innamorata col tempo. Nel lavoro preferiamo essere autonomi: ognuno fa il proprio percorso, in casa il lavoro rimane sempre fuori. L’idea del film è nata in casa, confrontandomi con mio marito sulle notizie che riguardano le donne che vediamo in tv. La cosa buffa è che interpreto un architetto: proprio io che non so nemmeno costruire i Lego con mia figlia!”

Fonte: Nuovo

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