Intervista a Marco Mengoni: “I primi capelli bianchi, che ansia!”

Edicola Gennaio 25, 2015

Intervista a Marco Mengoni: “I primi capelli bianchi, che ansia!”

Un’accoglienza da vera pop-star, quella ricevuta da Marco Mengoni a Milano in occasione del suo nuovo lavoro Parole in circolo, che è parte di un “progetto”, come ama chiamarlo lui, che avrà un seguito in un secondo album. “Le parole in questo momento sono molto importanti e credo che i media debbano dare a esse il giusto peso, perché dalle parole nascono dei movimenti. Dopo due anni di silenzio, ho riscoperto il verbo e punto alla diffusione del messaggio. Musicalmente ho messo insieme tutti i mondi possibili perché volevo sperimentare: non è un album, ma una playlist “work in progress”. Dall’inizio della mia carriera ho sempre difeso la diversità, mi affascina il fatto che solo guardando dalla finestra si possa vedere la diversità e l’ho messo nel mio cd. In sei anni ho visto tante cose, collaborato con tante persone, non solo nel lavoro ma anche nella vita. Faccio un mestiere che mi permette di crescere più velocemente e di confrontarmi con mondi diversi” dichiara lui. Chiedendogli degli ultimi, tragici eventi di Parigi, ossia l’attentato al settimanale Charlie Hebdo, il vincitore di X Factor commenta: “Ha fatto tremare la mia anima. Non è la prima volta che dimentichiamo che abbiamo una vita sola e che siamo mortali; a volte ci perdiamo dietro uno schermo e non pensiamo alla carne che ci è vicino e agli occhi che ci guardano. Nella mia canzone Esseri umani ribadisco l’importanza di sentirsi tali in questo momento storico, però non vorrei entrare in discorsi che non mi competono. Sono un giovane semplice che si batte e si batterà sempre per i diritti dell’uomo” dice lui, nonostante appena lo si incontri, scherzi proprio sulla sua età: “Ho 26 anni e iniziano a vedersi i capelli bianchi. Che ansia! Sono nato con le cassette, poi ho visto i cd e chissà se passerà tutto al digitale! Io sono pro-digitale, sono giovane! Mi piace lavorare con i coetanei, confrontarmi con la mia generazione. Non che quelle più avanti siano obsolete, ma noi abbiamo un linguaggio più nitido, tra di noi ci capiamo“. Infine, guardando al prossimo tour, rivela: “L’idea di tornare nei palazzetti dopo così tanto tempo mi mette un po’ d’ansia. I musicisti stanno già male all’idea di chiudersi con me in sala prove, perché entro già arrabbiato e sono un perfettino! Appena qualcuno sbaglia…Me ne accorgo subito. Non è facile sopportarmi!“.

Fonte: Vip

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