Simon Grechi: “Non amo i reality, mi hanno segnato. Ma adesso mi alleno per…Si può fare!”

Edicola Aprile 22, 2015

Simon Grechi: “Non amo i reality, mi hanno segnato. Ma adesso mi alleno per…Si può fare!”

Simon Grechi è stato uno dei concorrenti del Grande fratello 6, ma ultimamente la sua carriera come attore sta decollando. Al momento, invece, è uno dei protagonisti dello show di Carlo Conti Si può fare.Un progetto che seguivo non è andato in porto, così il mio agente, pur sapendo che non amo i reality, avendone già fatto uno all’inizio della carriera che mi ha abbastanza segnato, mi ha chiesto se fossi interessato a fare un provino per la seconda edizione di questa trasmissione. Sono felice di far parte del cast perché nutro una grande ammirazione nei confronti del conduttore, ma anche perché, venendo da una famiglia di sportivi ed essendo io la “pecora nera”, quando ho capito che mi sarei cimentato con prove simili a quelle che si vedono al circo, ho subito detto di sì. Spero di fare una bella figura, anche perché il cast è forte: basti pensare che tra i concorrenti ci sono anche degli atleti” racconta lui. Quando gli si chiede invece dei suoi ultimi lavori come attore, come Scusate se esisto, il film in cui recita con Raoul Bova, Simon racconta: “Tornerò presto a recitare con Raoul nella serie Task Force 45. Sul mio personaggio non posso dire nulla. Non sarò il personaggio principale, ma avrò un ruolo molto interessante in un progetto prestigioso. Dopo Solo per amore, prossimamente il pubblico potrà vedermi anche in un’altra fiction con Claudio Santamaria diretta da Riccardo Malini, regista con cui mi sono trovato molto bene. Quello dell’attore è un mestiere folle, complicato come possono esserlo tanti altri mestieri. Nonostante questo, però, continuo a mettercela tutta per ottenere risultati, mosso da passione e umiltà e misurandomi sempre con progetti nuovi. Detesto le pause, mi piace impegnarmi sempre a 360 gradi. Per questo ho deciso di inaugurare a Roma 23Revolution: non si tratta di una semplice palestra, ma è un vero e proprio spazio intimo, dedicato al benessere, accogliente, con programmi studiati su misura per chi viene a trovarci, un percorso capace di integrare attività fisica e vigore mentale. In futuro mi piacerebbe farci anche delle letture teatrali“. Infine, quando gli si chiede qualcosa sulla sua vita privata, Simon risponde: “Mi sto rendendo conto che da qualche parte sto perdendo, mettiamola così. Quando ci si dedica completamentr alla sfera lavorativa, inevitabilmente ri resta libera solo la sera. Spero, comunque, di riuscire a costruire anche nel privato, magari ritagliandomi un po’ più di tempo libero. Non riesco proproio a capire come facciano alcuni colleghi a portare avanti le due cose contemporaneamente e nel migliore dei modi!“.

Fonte: Top

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