Gemma Galgani: “Fare l’amore con Giorgio Manetti è stata la cosa più bella della mia vita!”

Edicola Giugno 13, 2015

Gemma Galgani: “Fare l’amore con Giorgio Manetti è stata la cosa più bella della mia vita!”

Come hanno dimostrato i dati d’ascolto, la storia tra Gemma Galgani e Giorgio Manetti è stata seguitissima dal pubblico a casa e ha risollevato il Trono Over da una leggera flessione registrata nella prima parte di questa stagione televisiva. Il merito è sicuramente della dama torinese, che, caparbia e risoluta, ma al contempo incredibilmente ingenua e romantica, ha lottato per l’affascinante ‘George‘, senza però esser ancora riuscita a conquistare del tutto il suo cuore: “Dopo tanto tempo da sola, penso di essermi meritata di vedere il lato positivo anche in una situazione difficile. Il sogno di tutte noi sarebbe quello di essere ragazzine per sempre, ma ciò che conta è vivere la propria età con leggerezza” esordisce lei. Quando le si fa notare lo scetticismo dei più, che si oppone alla sua fiducia illimitata in questa storia, Gem risponde: “Innanzitutto sono un’ottimista. Lui non si è dichiarato, ma io ho coraggio. Un coraggio che disarma tutti. Gli altri non riescono a capire come io possa sopportare una situazione che appare fugace e passeggera, ma io sono felice. Quando sono con George sto talmente bene e i momenti passati insieme sono così belli e completi che riesco a non curarmi di quello che pensa chi mi sta intorno. Io mi sento più innamorata che mai, anche se capisco che questo compromesso possa sembrare inaccettabile. Non voglio sembrare un’eroina dei tempi andati: noi abbiamo una vita di coppia piena e ricca di trasporto in ogni istante. Usciamo alla luce del sole, anche se ufficialmente non stiamo insieme. Io non posso togliergli la libertà mentale, né voglio cambiarlo. Sarebbe veramente una forma di egoismo da parte mia. E poi George racchiude tutto ciò che io voglio in un uomo: è sensibile, attento, mi dà grande carica. E’ vero che è molto corteggiato, ma questo non mi toglie la gioia e la speranza che il mio entusiasmo possa portare anche lui in una direzione di maggior apertura nei miei confronti. Ho trascorso un periodo lunghissimo nella più assoluta solitudine, in tutti i sensi. Erano almeno sei anni che non avevo una storia, perché nella vita mi sono sempre concentrata sul lavoro. Per vent’anni ho diretto il Teatro Alfieri di Torino e ora sono al Colosseo. Questo mestiere mi ha fatto conoscere un mondo particolare, tanti artisti. E secondo i criteri che ho affinato in tanti anni, posso dire che George rappresenta tutte le caratteristiche che mi piacciono in una persona. Non è superficiale, ha una profondità incredibile e una capacità analitica che non ho mai riscontrato. Bisogna capire che lui è arrivato alla sua età ancora single, dunque io non posso permettermi di avere crisi di onnipotenza. Lo lascio libero di decidere e quando si sentirà pronto, prenderà la sua decisione“. Quando le si dice che forse è sorda a tutte le critiche perché sa che in fondo la loro relazione è completa, Gemma risponde: “Se ti riferisci al fatto che siamo stati insieme anche nell’intimità, voglio chiarire che è accaduto perché sono innamorata di lui, altrimenti non sarebbe mai successo. Non fa parte delle mie abitudini: donarmi a lui è stata una scelta voluta dal cuore e dal cervello, determinata dall’arrivo di un grande amore. La prima volta non ho avuto ansie e il merito è stato suo: ha creato una situazione accogliente e piena d’amore, con la sensibilità e il tatto di un signore d’altri tempi. Effettivamente avevo un po’ di preoccupazione ma il suo modo di condurmi per mano e farmi scivolare tra le sue braccia e stato così gentile e garbato da non farmi sentire il minimo disagio. E lo confesso con le lacrime agli occhi: mi ha tenuto talmente tanto in considerazione che ha reso quel momento uno dei più belli di tutta la mia vita. Se prima mi piaceva tanto, dopo mi è piaciuto ancora di più. La mia forma d’amore non è debolezza: io non sono lo zerbino di George. E’ molto facile ottenere le cose semplici, ma è molto più importante conquistare quelle difficili. E’ vero, io sto inseguendo una storia, ma George c’è, esiste. E io non sono una comparsa. Ormai faccio parte della sua vita“.

Fonte: Nuovo

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