Massimo Di Cataldo e la fine di un incubo: “Non so se riuscirò a perdonare la mia ex compagna e a spiegarlo a mia figlia!”

Edicola Agosto 13, 2015

Massimo Di Cataldo e la fine di un incubo: “Non so se riuscirò a perdonare la mia ex compagna e a spiegarlo a mia figlia!”

Accusato due anni fa di maltrattamento e procurato aborto dalla sua ex compagna, Massimo Di Cataldo è stato assolto dall’accusa. Adesso, intervistato, racconta: “Nella vita ho imparato a superare le difficoltà trasformando il veleno in medicina. E’ un duro lavoro interiore, ma capace di renderci più forti e consapevoli delle nostre possibilità. Devo dire grazie alla musica, che da sempre mi permette di affrontare qualsiasi problema con un approccio costruttivo“. A scioccare il pubblico, nel 2013 erano state le foto postate da Anna Laura Millacci su Facebook, in cui appariva tumefatta e sanguinante e accusava Massimo. “Ero davvero sconvolto, non capivo come una donna, madre di mia figlia Rosalù, potesse arrivare a fare una cosa simile solo perché la nostra storia finiva. Ero incredulo delle accuse infamanti che stavo subendo, ma a parte lo shock iniziale, essendo certo della mia totale innocenza, ho reagito e ho preso provvedimenti per tutelarmi sia come uomo che come artista. Molte persone dietro l’anonimato della Rete in queste occasioni si lasciano andare a insulti e provocazioni. E’ una cosa che mi ha ferito, così come l’eco che la stampa ha dato alla notizia senza verificare l’autenticità della fonte. Eppure io ero estraneo a qualsiasi violenza, come è stato dimostrato. Fin dall’inizio c’è stato mi ha difeso, dubitando delle accuse che mi venivano rivolte, come Pippo Baudo e tanti miei amici. Diciamo che per me è stata un’occasione per fare pulizia nella mia vita e circondarmi di persone sincere che, conoscendomi, non hanno mai preso in considerazione che potessi arrivare a fare una cosa simile. Le mie sorelle Francesca e Roberta mi hanno sempre dato forza. Per i miei genitori è stato un gran dolore perché la mia ex compagna è la madre della loro nipotina, per cui l’amarezza è stata davvero molta, tanto che mio padre, per il dispiacere, ha avuto ripercussioni a livello cardiaco e purtroppo lo scorso aprile è venuto a mancare. E’ stato un grande dolore per tutti anche perché mia figlia è molto piccola e il mio primo pensiero è sempre stato la sua serenità“. Quando gli si chiede in che rapporti è adesso con la sua ex compagna,  il cantante di Se adesso te ne vai risponde: “Rimane la madre di mia figlia, ma non so se troverò un giorno la forza di perdonare. Di certo, ciò che viene meno è la fiducia. La mia vicenda mi ha fatto riflettere su quanto accade ad altri uomini: sono accuse che possono colpire chiunque e rovinare la vita. Ma quando sei innocente hai dentro una grande forza, anche se i primi giorni mi sentivo in imbarazzo quando uscivo. Poi mi sono reso conto di non essere io a dovermi nascondere, anzi, stavo subendo una violenza. Oltre all’archiviazione della vicenda giudiziaria, mi ha  dato soddisfazioni l’associazione Senza veli sulla lingua, in difesa dei diritti umani, chiedendomi di diventare testimonial e socio onorario. Mia figlia è ancora piccola, ma spero che per quando sarò grande le immagini incriminate saranno rimosse. I bambini vanno sempre protetti e quindi dovrei trovare le parole che, senza danneggiare l’immagine della madre, riescano a spiegare la situazione che purtroppo, ha visto protagonisti i suoi genitori“. Quali sono adesso i progetti di Di Cataldo, sia sul lavoro che in amore? “Oltre al mio nuovo brano Un’emozione fantastica, in queste settimane è uscita una raccolta di 10 mie canzoni inedite. Ho festeggiato i miei vent’anni di attività musicale, che considero un rodaggio, una preziosa esperienza da mettere a frutto per almeno altri vent’anni. Infine, sto lavorando a una produzione di brani inediti che mi vedrà molto impegnato in sala di registrazione. Dal punto di vista sentimentale, ciò che mi è capitato mi ha profondamente ferito, ma voglio guardare al futuro con positività. Per ora posso dire che l’unico mio grande amore sono le mie figlie“.

Fonte: Visto

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