Iago Garcia de Il segreto: “Il mio perfido Olmo muore, ma io continuo a essere… Cattivo!”

Edicola Agosto 19, 2015

Iago Garcia de Il segreto: “Il mio perfido Olmo muore, ma io continuo a essere… Cattivo!”

L’attore Iago Garcia è noto al pubblico italiano soprattutto per il ruolo di Olmo Mesìa nella telenovela Il segreto. Ma al momento il bello spagnolo è impegnato in un nuovo ruolo, quello di Justo, nella fiction Una vita, che sta facendo boom di ascolti su Canale 5. Il caso vuole che anche qui interpreti un uomo ricco e violento che perde la memoria, proprio come ne Il segreto. Insomma, per lui è un momento d’oro, eppure non si accontenta: “Vorrei lavorare nel vostro Paese. Mi piacerebbe fare un film con Paolo Sorrentino e magari trovare una fidanzata italiana: sono le donne migliori! Sento che nel mio futuro c’è l’Italia. Per adesso è tutto rimandato, perché sono molto impegnato a Madrid con le riprese di Una vita“. Nel frattempo, prepariamoci a vedere un grande cambiamento ne Il segreto (e chi non volesse rovinarsi la sorpresa, eviti di leggere oltre!). “Olmo ha avuto un’evoluzione incredibile. Dopo l’amnesia è una persona diversa e non riesce a concepire tutto il male che ha fatto. E’ sincero perché si è pentito ed è tormentato dal rimorso. Questo lo ucciderà. Ma prima ci aiuterà a a scoprire qualcosa che riguarda Terence, il marito di Soledad: l’uomo è invischiato in un traffico illegale di alcolici e per questo i due arriveranno a un durissimo scontro finale. Dopo una rissa. Olmo minaccerà con una pistola Terence. Poi arriverà Soledad, A quel punto lui avrà paura di tornare l’uomo perfido che era un tempo, punterà l’arma contro se stesso e si ucciderà“. Quando gli si chiede che effetto gli fa lasciare la soap nella quale era stato così tanto e gli aveva regalato tanta popolarità, Iago risponde: “Per un attore è bello cambiare ma la grande squadra de Il segreto mi manca. Avevo legato con tutti. Alejandra Onieva (Soledad), Boré Buika (Terence), Jorge Pobes (Anibal) e Javier Abad (Isidro) sono colleghi meravigliosi. La troupe era una famiglia per me e credo sia il vero segreto di questa serie. Ogni tanto, quando abbiamo tempo e siamo tranquilli, ci sentiamo e ci vediamo a Madrid. Mi manca moltissimo Olmo Mesia: ha subìto tante trasformazioni ed evoluzioni, è stato un uomo violento, un amante ossessivo e poi una persona buona. Certo, è un personaggio negativo, ma penso che suo figlio Fernando sia ben peggio. Almeno Olmo soffre dopo le cattive azioni. Purtroppo la sua psiche malata ha subito un trauma perché Soledad non ricambiava il suo amore. E’ una persona abituata a ottenere tutto ciò che vuole e quando non accade, diventa ossessivo. Ritengo che questo sia il meccanismo“. Poiché anche Justo, il personaggio interpretato in Una vita, è cattivo, quando gli si chiede se si trova più a suo agio in questi ruoli, risponde: “Nella mia famiglia si divertono proprio perché sono una persona totalmente diversa da loro. Justo viene creduto morto ma non lo è. La cosa rischia di avere enormi conseguenze sulla vita della protagonista, Carmen, che si cela sotto la falsa identità di Manuela e si è innamorata di German. Justo vuole riappropriarsi del suo passato, ma dopo l’amnesia ha un buco nero: aveva una moglie e una figlia di cui si sono perse le tracce…Come Olmo, è una persona negativa, un latifondista autoritario e violento, ha sposato Carmen, una ragazza di umili origini, per sottrarla alla miseria ma la considera una sua proprietà. Non sono preoccupato di impersonare ancora una volta un cattivo: l’importante è che i miei personaggi siano credibili. L’autrice Aurora Guerra ha fatto un ottimo lavoro con entrambi. Io cerco sempre di capire le motivazioni che hanno portato i personaggi ad essere come sono; è uno studio che l’attore deve fare cominciando a guardarsi dentro, è la parte più bella del nostro lavoro. Nella realtà odio le persone superbe e sono molto sincero, soprattutto in amore“. Infine, quando gli si chiede del rapporto col suo pubblico e del suo futuro, Garcia risponde: “In Spagna le soap hanno successo ma non mi sarei mai aspettato un riscontro simile in Italia. Sono molto felice e lusingato e cerco di essere gentile e disponibile con tutti. Mettiamo la nostra professionalità a disposizione del pubblico e se questo sforzo viene apprezzato, è il traguardo più grande. Spero di tornare a teatro, la mia grande passione, una palestra incredibile. Gli anni a Londra mi hanno aiutato ad acquisire un bagagli di esperienze importanti“.

Fonte: Nuovo

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