Up&Down, spazio alla moda: Dario Loda

Chia Settembre 6, 2015

Up&Down, spazio alla moda: Dario Loda

Eccoci all’appuntamento settimanale con la rubrica Up&Down curata dalla nostra Love Coach Madeleine H. (per visitare il suo blog ricco di consigli di moda, amore e non solo cliccate QUI) che esaminerà il look di un personaggio dello spettacolo, indicando una mise Up ed un outfit assolutamente ed inesorabilmente Down! A lei la parola:

Mia nonna diceva sempre “Dai tempo al tempo, che i cavalli di razza si vedono al traguardo“: io penso che in questa edizione di Temptation Island la vera coppia rivelazione sia uscita solo a fine programma. Non c’è dubbio che nel mio cuore abbiano fatto più breccia il bresciano Dario Loda e la sua Claudia Merli. Lei con la trovata geniale del finto corteggiamento ha avuto tutte le risposte che voleva e soprattutto meritava… poi venitemi a dire che le tattiche in amore non servono, tse! Oggi, però, non è del loro amore che voglio parlarvi, ma di moda. E se per la mia amata Claudia non ho trovato niente di così orribile da mostrarvi (sì, lo so, la amo, sono di parte!) lo stesso non si può dire della sua dolce metà…

UP: Premetto che ho cambiato in corsa questa immagine, perché mi è sembrata davvero la meno peggio tra tutte quelle che il palestratissimo bresciano ha postato sui social. Come vedete una cara vecchia polo bianca semplice vi fa fare sempre la vostra porca figura. Promosse anche le Stan Smith, che quest’anno sono molto di tendenza e per me un must have dai tempi delle medie. Ah già, ci sono anche i soliti pantaloni in stile ‘ho la casa allagata e in contemporanea ho litigato con il gatto‘ che in generale non trovo di mio gusto, ma questi sono tra i meno peggio tra quelli sfoggiati dai fisicati uomini da reality. Voto: 6. Sì, lo so che non sta malissimo, ma a me il maschio che sfoggia fiero la caviglia ispira un senso di angoscia…

DOWN: Ogni volta che i miei poveri occhi si sono posati su quella stoffa che copre i gioielli della famiglia Loda (non so voi, ma io il coraggio di chiamarli pantaloni non ce l’ho!) ho sempre pensato alla faccia che avrebbe avuto la mia povera nonna di cui sopra. Disgusto, sconcerto? No, penso che mia nonna avrebbe riso tre giorni, perché quei cosi dalla fantasia improbabile e dal taglio alla turca, per di più in versione corta sono brutti, brutti, brutti. Bocciata anche la canotta, perché io i fisici troppo palestrati non li preferisco, perciò vedere tutto il deltoide così ostentato dal taglio della maglia mi fa solo pensare, non so perché, a una coscia di pollo del supermercato. Promosse, e mi pare ovvio, le scarpe! Voto: 3. Non te la prendere con me, Dario, è che io tutti quei muscoli in vista non li posso proprio vedere… sarà perché preferisco la pasta al forno a un frullato di amminoacidi?

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