Patrizia De Blanck difende sua figlia Giada: “Senza i soldi dell’Isola dei famosi, ho dovuto vendere i miei vecchi abiti ai trans inglesi!”

Edicola Novembre 11, 2015

Patrizia De Blanck difende sua figlia Giada: “Senza i soldi dell’Isola dei famosi, ho dovuto vendere i miei vecchi abiti ai trans inglesi!”

Dopo l’intervista shock di Lele Mora, in cui è saltato fuori che Walter Nudo non avrebbe mai vinto la sua edizione dell’Isola dei Famosi se non fosse stato per un esoso contributo del manager dei vip ai call center, c’è chi aveva già ordinato pop corn in attesa di vedere le reazioni di Giada De Blanck, seconda arrivata, nel tentativo di attuare un ribaltone, che però non c’è mai stato. Anzi: la contessina, interpellata sull’argomento, ha lasciato intendere che il passato è il passato, facendo appello alla blasonata signorilità, mentre il diretto interessato ha glissato direttamente. Chi non si arrende è la mamma, Patrizia De Blanck, anche lei naufraga dell’Isola, che rivendica per la figlia la vittoria morale e pretende dall’ex modello una donazione simbolica ai canili: “Tutti lasciano perdere, tranne me. Giada è stata la vincitrice morale, questo le va riconosciuto. Le cose belle della vita o costano un patrimonio o non costano niente. Ha rinunciato al patrimonio, le si riconosca questa vittoria su un piano tanto gratuito quanto importante, lì mi impunto. Da Giada si aspettavano la contessina viziata e nullafacente, invece ha lottato, ha affrontato la sua Isola vincendo tutte le prove, senza contare che questo le è costato uno squarcio con 17 punti sul piede per colpa di uno sgambetto di Carmen Russo. E anche questo non è bastato a fermarla. Il pubblico non si inganna. E se Lele non fosse stato sicuro della vittoria di Giada, non avrebbe pagato una cifra simile per comprarsi i voti dai call center. Ce lo avevano detto, messaggiato e scritto molte persone, anche a distanza di anni. Chiamavamo per il televoto di Giada ed era sempre impossibile collegarsi. Pazienza“. Pazienza,certo.Però il montepremi non erano due spiccioli, ma 200 mila euro…”E’ vero, ma non ha nemmeno senso oggi stare a ribaltare la situazione. Magari Nudo nemmeno sapeva dell’investimento del suo manager. Certo è che con quella somma, Giada avrebbe potuto sponsorizzare dei progetti ancora più nobili, autonomamente da me che invece ha dovuto ridimensionare… La crisi è arrivata ovunque. Poi, certo, c’è chi purtroppo si ritrova in reali ristrettezze e chi, come noi, semplicemente ridimensiona alcuni aspetti. Io ho vissuto, con la mia famiglia, abituata ad avere sei persone di servizio. Ora abbiamo una sola persona di servizio in due e quattro cani. E principalmente si occupa di loro. Ma è normale e nessuno si lamenta, anzi, continuiamo a sentirci fortunate. Non sono una lamentona e c’è gente che ha problemi davvero seri. Ho venduto molti miei abiti oggi vintage che Giada non voleva per sé comprati negli anni ’60 e ’70 attraverso un sito esclusivo. Ho fatto la felicità di raffinatissimi travestiti in Inghilterra con vestiti che oggi ce li sogniamo. Uno in particolare di Paco Rabanne lo avevamo solo io e Brigitte Bardot. Con quel ricavato, ho fatto una parte di quello che avrebbe voluto fare Giada col Montepremi dell’Isola. Il resto, magari anche a titolo simbolico, dovrebbe farlo proprio Walter Nudo a cui, già che ci sono, lo suggerirei come a ‘saldo e stralcio’ di questa vicenda. Con il ricavato delle vendite abbiamo aiutato cani abbandonati. Giada vorrebbe aiutare il canile di Roma: che Nudo tirasse fuori almeno un centesimo del suo montepremi, circa 2 mila euro quindi, a titolo di rimborso simbolico, magari al canile della sua città, che è stata alluvionata!” conclude la contessa. Che forse non sa che Nudo ha devoluto 100 mila euro all’Istituto Gaslini che ha come scopo la cura dei pazienti in età pediatrica. Pace fatta?

Fonte: Top

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