Marisa Laurito: “La tv di oggi è una delusione. Perciò ho detto addio ai microfoni e mi dedico ai pennelli!”

Edicola Novembre 12, 2015

Marisa Laurito: “La tv di oggi è una delusione. Perciò ho detto addio ai microfoni e mi dedico ai pennelli!”

Ci sono voluti parecchi anni, ma alla fine Marisa Laurito, delusa dal piccolo schermo, dopo essersi fatta soffiare sotto il naso da Antonella Clerici La prova del cuoco, ha deciso di dire addio ai microfoni per pennelli e colori: “Ero stata presa per condurre lo show di cucina di Raiuno, che però mi è stato scippato dalla Clerici. Lei veniva da un flop di Canale 5 e quindi viene spontaneo pensare che fosse raccomandata” rivelò tempo fa la Laurito. Attrice, showgirl, cantante, conosciuta e amata dal grande pubblico grazie a Quelli della notte del 1985 a fianco dell’amico Renzo Arbore, dopo quarant’anni di carriera appende la tv al chiodo. In occasione del Festival dell’Eccellenza al Femminile, infatti, racconta: “Quando io cominciai, la tv puntava al gradimento, non agli ascolti. Oggi, invece, avviene il contrario. Quelli della notte è stata una trasmissione che ha fatto la storia della televisione nonostante a quell’epoca fosse partita in sordina. Adesso il piccolo schermo propone solo programmi come reality e talent show. Per anni mi hanno contattata per partecipare a diversi reality, ma non ho mai accettato. L’unica trasmissione cui ho detto si è stata Ballando con le stelle, perché c’era da cimentarsi nelle danze. Di recente ho tentato di tornare alla vecchia televisione con l’esperienza alla conduzione di Vero Tv, ma è andata male perché purtroppo sono finiti i soldi”. Ma se la tv la delude, l’arte no: “Ho cominciato a dipingere a 16 anni e lo facevo perché vendendo i miei quadri pagavo le lezioni di recitazione, che seguivo di nascosto dal mio papà. Lui non voleva che facessi l’attrice, il suo sogno è sempre stato quello di vedermi pittrice: metteva sopra il tavolo alcuni vasi con fiori o frutta e mi diceva di copiarli per creare le nature morte. Da quattro anni porto la mia arte in giro per mostre, anche importanti, come la Biennale di Venezia e lo devo a un’amica e critica d’arte che ha voluto far conoscere al pubblico le mie opere. E pensare che all’inizio non volevo che si sapesse che dipingevo ed ero solita attribuire le mie opere a una pittrice araba. Il quadro a cui sono più affezionata è Concettina, una tela che rappresentata una donna incinta e annoiata. Dipingo questi soggetti perché la rotondità delle donne in dolce attesa ha diversi significati: rappresenta la femminilità e l’accoglienza, però è anche un peso. Lo dico perché al giorno d’oggi una donna, oltre a essere mamma, deve contemporaneamente lavorare, pensare alla casa e avere cura di sé“. Quando si nota che dipingi donne incinte, ma non ha mai avuto figli, Marisa commenta: “Non ne ho avuti perché non li ho voluti, non ne avevo la forza. Ho sempre desiderato fare l’artista e sono convinta che i figli abbiano bisogno di una madre che li sappia educare e si dedichi completamente a loro. Io non avrei potuto farlo al meglio“.

Fonte: Nuovo

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