‘L’Isola dei Famosi 11′: l’opinione di Chia sulla quarta puntata

Chia Marzo 29, 2016

‘L’Isola dei Famosi 11′: l’opinione di Chia sulla quarta puntata

E’ inutile che ce la raccontiamo: L’Isola dei Famosi è un reality show, non una gita fuori porta con la propria compagnia di amici. E’ un reality show, IL reality show, se vogliamo, visto che tra tutti è l’unico dove l’istinto di sopravvivenza televisivo, legato a nomination e televoti, si fonde con l’istinto di sopravvivenza naturale, legato alla fame e alla spasmodica ricerca di cibo, riparo, riposo. Che in ogni edizione nascano tra i naufraghi gruppetti e strategie è del tutto prevedibile, e anche un po’ ovvio.

Nessuno è sull’Isola perché non aveva programmi migliori per le vacanze pasquali, nessuno di loro è partito per l’Honduras perché voleva vedere dal vivo l’ormai mitologico Cayo Paloma. Tutti, dal primo all’ultimo (e compresi i primi eliminati), sono lì per vincere. Per vincere e per dare nuova linfa ad una carriera in stand by, o ancora non del tutto avviata. Questo è, né più né meno, e NESSUNO è escluso.

Quindi capirete che mi scappa anche un po’ da ridere quando nei daytime sento qualcuno accusare qualcun altro di muoversi sull’Isola in base a dove stanno i cameraman. Anche perché se TUTTI loro non bramassero stare davanti alle telecamere sarebbero potuti rimanere comodi a casa loro, per esempio.

Alla fine della puntata de L’Isola dei Famosi di ieri sera al televoto ci sono finiti Jonás Berami e Simona Ventura, lui in qualità di nominato del gruppo e lei nominata dalla leader della settimana, Gracia De Torres. Mica scema, la modellina: comunque vada la votazione, saprà di essersi levata di torno un concorrente molto molto forte. O per meglio dire lo penserà, visto che secondo me chiunque perderà tra i due sfidanti diventerà l’abitante dell’ultima spiaggia, la nuova Playa Soledad (occupata al momento dal povero Aristide Malnati, vittima innocente di una catena di salvataggio tra cuor di leone), da lunedì prossimo alla finale.

Quello che volevo dirvi è che, pur parteggiando spudoratamente per Jonás dall’inizio di questa avventura (ma pure dai tempi di Uomini e Donne, e volendo anche da quelli de Il Segreto), non riesco proprio a detestare Simona nonostante sia diventata pian piano la sua acerrima nemica. E nonostante quella tremenda sparata di ieri sul ‘programma italiano con concorrenti italiani‘, una frase con un lieve retrogusto razzista così sgradevole (e in un momento storico così delicato) che se fosse uscita dalla bocca di qualche altro naufrago come minimo gli facevano passare la notte in ginocchio sui ceci. Dalla Ventura manco han preteso delle (doverose) scuse, invece… Anzi, più tardi ha persino ribadito il concetto, dall’alto delle sue Isole traboccanti di Rodriguez e Yespica.

Non la riesco a detestare non solo perché – scivoloni a parte – mi ha sempre fatto simpatia, come conduttrice e come donna, ma soprattutto perché ha carattere da vendere, e a me la gente con gli attributi è sempre piaciuta. Lei studia le sue mosse, attua le sue strategie, indice riunioni segrete notturne che si trasformano miracolosamente in una canticchiata di gruppo non appena la telecamera agli infrarossi si avvicina? Fa bene.

Quelli che mi fanno sorridere sono gli altri che si fanno manovrare, i burattini che con un inchino le porgono i propri fili affinché SuperSimo li manovri. Loro sì che sono uno spasso. Hanno un timore così elevato nel trovarsi al cospetto di sua maestà Simona Ventura (da leggersi con un po’ di enfasi per rendere meglio l’idea) che durante la puntata arrivano persino ad applaudire solo dopo aver visto lei farlo, che non sia mai di contraddirla. E ogni riferimento a Stefano Orfei Nones è assolutamente voluto, certo.

Questo servilismo estremo, questo sbrodolare elogi ad minchiam e quest’assenza di cazziatoni anche di fronte ad uscite discutibili, sia da parte della maggioranza dei naufraghi sia da parte di conduttrice ed opinionisti, vista da fuori è meravigliosamente esilarante. Vendesi attributi e dignità a poco prezzo, accorrete gente!

Per questo non posso che stimare e fare il tifo per persone come Jonás che sin dai primissimi giorni si è esposto senza paura, arrivando anche allo scontro con Simona, o come Mercedesz Henger che quando vuole parlare con qualcuno non va a nascondersi dietro alle piante convinto di non essere ripreso ma lo fa davanti alla telecamera, consapevole che ciò che dice verrà ascoltato da tutti. E ieri sera quando la Ventura ha detto, con fare da eroina che è scampata al nemico che le impediva di cacciare fuori la sua vera personalità, “Da oggi sono finalmente la vera Simona“, quel suo “Allora vuol dire che sino ad ora hai finto?” è suonato come un piccolo e cazzuto epic win.

E se Cristian Gallella deciderà di schierarsi dalla parte giusta dell’Isola io mi impegnerò a perdonargli gli scivoloni dalla D’Urso, lo prometto.

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