‘L’Isola dei Famosi 11′: l’opinione di Chia sulla quinta puntata

Chia Aprile 5, 2016

‘L’Isola dei Famosi 11′: l’opinione di Chia sulla quinta puntata

Guardo questo fermo immagine tratto dalla diretta de L’Isola dei Famosi di ieri sera, che immortala l’istante immediatamente successivo alla proclamazione dell’esito del televoto, con un Jonás Berami incredulo di aver sconfitto (con il 67% dei voti, per altro) un personaggio così forte come Simona Ventura, e in sottofondo sento l’eco della risatina sarcastica di Super Simo nell’udire, qualche settimana fa, Jonás che, dopo essere scampato alla prima nomination di questa edizione, diceva “Si vede che sono molto amato…“. E’ il Karma, Simo, è il Karma.

Nonostante tutti gli spottoni che in questi sette giorni i vari vip amici suoi hanno fatto sui social e in tv a suo favore, nonostante la nomination sia casualmente capitata nella settimana del suo 51esimo compleanno (e anche solo per questo motivo nei daytime le è stato dedicato più spazio degli altri), nonostante quella sagace tattica di vittimismo inverso di cui si è resa più volte artefice ultimamente (a partire da quando ha fatto in prima persona le porzioni di riso per poi lamentarsi con gli altri perché non ne era rimasto per lei, per finire alla prova ricompensa quando nel formare le squadre ha iniziato scegliendo tutte donne e poi s’è lamentata che non c’erano più uomini a sua disposizione), nonostante tutto… ha perso. E non se lo aspettava proprio, a giudicare dalla sua espressione da Maleficent qui sopra.

A me Simona Ventura piace moltissimo, ma come conduttrice. Come conduttrice è veramente fenomenale, e se n’è accorta la stessa Alessia Marcuzzi ieri sera quando ad un certo punto non riusciva più ad arrestarla e ha sbottato dicendo “Vabbè, allora mi siedo qua e continui tu…“. Che non era poi malaccio, come idea, tra l’altro.

Ma come naufraga per me è no (cit.). Per carità, era in gioco e ha giocato. Ma non mi è piaciuto vederla strumentalizzare i discorsi di uno spagnolo che tutta questa proprietà di linguaggio, quanto meno in italiano, è evidente che non ce l’abbia pur di farlo passare da ingrato che detesta gli italiani, quando l’uso del termine ‘mafia‘ da parte sua (oddio, che poi non ci sto credendo che dopo un mese sono ancora qui a commentare un avvenimento dei primissimi giorni sull’Isola…) era palese fosse semplicemente riferito all’atteggiamento dei naufraghi nei suoi confronti (e c’aveva pure ragione, visto quello che è successo in seguito…). Non mi è piaciuto vederla fare i complotti -notturni o in mezzo al mare, per evitare che orecchie indiscrete ascoltassero- con il suo gruppetto di cuor di leone, prendendosela con quei pochi sull’Isola dotati di personalità e carattere. Non mi è piaciuto vederla spadroneggiare in lungo e in largo, cazziando chiunque osasse toccare la cucina e imponendo al gruppo di chiedere il permesso prima di fare qualsiasi cosa che nemmeno all’asilo, per poi arrivare in puntata a dire “Ma io non ho imposto nulla!“.

L’esito del televoto, quindi, mi ha dato soddisfazione. Un po’ meno soddisfacente è stato invece l’andazzo su Playa Soledad. Io già da lunedì scorso avevo immaginato (e non era particolarmente complesso farlo…) che chiunque avesse perso tra Jonás e Simona sarebbe diventato il nuovo abitante solitario dell’ultima spiaggia, però la mossa di far sloggiare anzitempo Aristide Malnati con la scusa dei problemi fisici (che, se è vero che in settimana ci sono stati, ieri sera erano celati abbastanza bene) senza manco insistere troppo affinché l’egittologo resistesse e ce la mettesse tutta (invito che normalmente fanno con un pelino di enfasi in più…), evitando quindi il televoto con la Ventura che avrebbe fatto decidere al pubblico sovrano chi dovesse effettivamente rimanere in gioco non m’è piaciuta molto. E qui qualcuno mi dirà “Tranquilla, Chia, tanto settimana prossima la Simo dovrà sfidarsi per forza con un altro naufrago, e se la vogliono mandare fuori la manderanno fuori lo stesso“. Può anche darsi, ma non è da sottovalutare che ieri si arrivava da una settimana dove la Ventura aveva creato parecchi malumori, sia sull’Isola che a casa, quindi non era scontato che avrebbe avuto la meglio sul Malnati nonostante la popolarità fosse dalla sua, mentre d’ora in poi, lì da sola su quella spiaggetta, senza nessuno con cui prendersela, in condizioni difficili che le faranno recuperare poco a poco l’empatia col pubblico, la povera Simona si avvierà pian piano alla santificazione. E di questo passo ce la ritroveremo dritta in finale.

In ogni caso, lo devo dire, sono davvero orgogliosa del gruppetto dei gialli, degli incavolati con due z, o come li volete chiamare… del mio gruppetto, insomma. Quello che mi piace non solo di Jonás ma anche di Mercedesz Henger, di Gracia De Torres e -incredibile ma vero- di Cristian Gallella è il carattere tosto che hanno, quegli attributi così evidenti che non gli consentono di tacere quando qualcosa non gli va a genio, quella personalità che non gli permette di assoggettarsi a nessuno pur di assicurarsi dei vantaggi. Loro rischiano, si espongono e quando c’è da scontarsi si scontrano, senza problemi. Non vanno dietro gli arbusti a decidere la nuova strategia, non obbediscono ai voleri della Ventura per eccesso di piaggeria come uno Stefano Orfei qualsiasi.

Hanno grinta da vendere, e lo hanno dimostrato chiaramente nelle prove di ieri sera vinte per manifesta superiorità e culminate in quell’apnea di Memi che ha creato il panico generale. O meglio, è stata la Marcuzzi a creare il panico generale iniziando ad urlare “Alvin, Alvin, tiratela fuori!” generando un principio di infarto in mamma Eva Henger quando in realtà Mercedesz era tranquillissima, aveva ossigeno per un’altra mezz’ora circa e anzi, quando l’hanno tirata su con la forza se l’è pure presa un po’. La amo, c’è poco da fare. Lei e tutti gli altri miei piccoli sovversivi.

E che ora, senza SuperSimo a tenere unito il gregge, che abbia inizio lo smantellamento della cupola.

Ps. A tutti coloro che hanno fischiato l’entusiasmo di Bosco Cobos nel sostenere Jonás ed applaudito la composta falsità di Vladimir Luxuria (che già dai tempi in cui era opinionista al Grande Fratello ci ha dato prova di quanto ami strumentalizzare gli avvenimenti a suo piacere grazie ad un eloquio discreto) nel provare ad affossarlo, auguro lo squaraus di Fiordaliso, di cuore.

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