‘L’Isola dei Famosi 11′: l’opinione di Isa sulla sesta puntata

Isa Aprile 12, 2016

‘L’Isola dei Famosi 11′: l’opinione di Isa sulla sesta puntata

Ma come? Ma non c’era tutto un disegno superiore che avrebbe dovuto portare Simona Ventura alla vittoria? Ma come? Non era tutto pilotato e organizzato per proteggere SuperSimo e farla arrivare indisturbata fino alla finalissima? Ma… ma… come se la spiegano adesso tutti i complottisti?

No, perché adesso, a carte svelate, è facile rimangiarsi tutto e far finta di niente godendosi semplicemente l’eliminazione dell’odiata Simona, ma sostanzialmente è dalla prima puntata dell’Isola che sento frignare su quanto tutto sia stato architettato ed escogitato per proteggere quel mostro cattivo della Ventura. Simona vince la prova leader? Ci sono irregolarità, brogli, brogli! L’hanno fatta vincere per darle l’immunità! Simona va in nomination con Jonás Berami? “Lo hanno fatto apposta così può andare a Playa Soledad e riscattare la sua immagine!” (come se, peraltro, non fossero stati gli stessi piani alti a lavorare, sin dalla prima puntata, sin da quando ancora non conoscevamo nemmeno i nomi di tutti i membri del cast, per dipingerla come il mostro manipolatore di tutte queste povere menti deboli). Aristide Malnati si ritira? “E’ stato costretto per permettere a Simona di non andare al televoto!“. Ieri viene eliminato Stefano Orfei e partono i pianti preventivi: “Ecco, ora guarda caso rifiuterà di rimanere per lasciare spazio a Simona, tutto programmato!“. Stefano non si ritira, va al televoto. “Vabbé, certo, fanno il televoto perché tanto contro Stefano Simona vincerà e nel frattempo le fanno pure aumentare l’autostima, è tutta una strategia“. Simona viene eliminata, peraltro con una percentuale ridicola (differenza di mille voti) ed ecco che: “Ahhhhh, giustizia è fatta! Il volere del pubblico non si può cambiare!“. Ma come? Ma se fino a un secondo fa il televoto avrebbe dovuto dare ragione a Simona? E della differenza di mille voti ne vogliamo parlare? Roba che, se solo ci fosse stato mezzo magheggio dietro, sarebbe bastato che Roberto Cenci, dalla regia, allertasse un paio di amici per spararsi i 50 voti gratis a favore di Simona e l’avrebbero salvata. Che poi, davvero, sarebbe stato esilarante vedere quali sarebbero state le reazioni del web se quella manciata di voti che ha decretato l’uscita della Ventura avesse invece decretato la sua permanenza… “Imbroglio!!! Sotterfugio!!!! GomboDDo! I call center, i call center, colpa del papà di Chicca Rocco!

La verità è che la Ventura non avrebbe mai e poi mai dovuto accettare di partecipare a questo programma. E’ indiscutibile che tutto il clamore intorno a questa edizione lo abbiano costruito sfruttando il suo nome. Simona di certo non ha un carattere che ispira simpatia universale ma, sinceramente, se vi andate a riguardare le prime due puntate è stato sfacciato il modo in cui, in studio e quando non c’erano i collegamenti diretti (le cose in faccia mai, per carità!) tutti, da Signorini, alla Marcuzzi, alla Venier lasciassero sempre intendere che ogni magagna verificatasi in Honduras e paesi limitrofi fosse causata dalla Ventura. E’ stata dipinta come un mostro (perché, capiamoci bene, se già nei reality in generale il lavoro di produzione incide molto sul modo in cui un personaggio viene fuori, all’Isola, dove manca il live h 24 e dove sostanzialmente si decide cosa mandare in onda e cosa no, la possibilità di indirizzare la “descrizione” di un personaggio è ancora più alta), è stata eliminata e DOPO averla fatta fuori con tanto di umiliazione (perché perdere col 70% di voti contro quando il tuo avversario non è Carlo Conti ma un ex tronista di Uomini e Donne è a tutti gli effetti un’umiliazione), ecco che improvvisamente è partita l’opera di beatificazione fastidiosa e faziosa almeno tanto quanto l’opera di distruzione iniziale. Hanno sfruttato il suo nome fino all’ultimo e, probabilmente, sono rimasti spiazzati loro stessi quando Simona è stata sconfitta persino dall’inutile Stefano (è chiaro che il voto sia stato contro Simona e non a favore del circense) e hanno dovuto realizzare che l’opera di redenzione non è riuscita perché il mostro che avevano creato era ormai troppo ingombrante per farlo digerire al pubblico.

In tutto ciò, per fortuna, parlano sempre i numeri. La puntata di settimana, scorsa, infatti, giocata TUTTA sul televoto tra Simona e Jonás (una finale anticipata alla quinta puntata, in pratica) era riuscita a fare un buon balzo in avanti ottenendo quasi il 24% di share (che, però, lo ricordiamo, sono sempre briciole rispetto ai numeroni realizzati dalla concorrenza di RaiUno con le repliche delle repliche delle repliche de Il Commissario Montalbano). La puntata di ieri, avvincente al punto tale che siamo stati 20 minuti a discutere dell’appellativo di ‘checca isterica’ che Paola Caruso avrebbe utilizzato in riferimento a Marco Carta (cosa peraltro smentita dalle clip 15 secondi dopo l’inizio della polemica), ha perso mezzo milione di telespettatori e oltre due punti percentuali di share. Un caso? Io non credo 😀

E, sinceramente, Simona o non Simona, penso che sia questo il destino dei reality show finché non verrà immediatamente eliminata questa possibilità dei 50 voti gratuiti a persona (che poi diventano dieci volte tanti se si considera che ci sono persone, ragazzini, ma anche signore e signori con evidentemente pochi impegni nel corso della giornata 😀 , che si creano 10/20/30 account fittizi per votare ancora di più). Non dico assolutamente che la Ventura sia uscita per colpa dei voti gratuiti, sia chiaro. La percezione che alla maggioranza degli italiani non sia piaciuta e che sarebbe uscita in ogni caso era una percezione reale (mi riferisco, però, alla prima votazione, quella contro Jonás, in quella contro Stefano, in situazioni normali e con voti singoli e a pagamento per me avrebbe vinto). Ma certe percentuali bulgare senza nemmeno un minimo di competizione mi fanno ridere. Ci fate caso che tra Grande Fratello e Isola sono più i “milioni di voti” arrivati che i “milioni di spettatori” sintonizzati? Al GF14, poi, era l’apoteosi: per fare tre milioni di ascoltatori c’era bisogno della benedizione di San Pietro, dell’oscuramento degli altri canali e di tutte le ventisei generazioni di parenti dei vari concorrenti sintonizzare su Canale 5, poi però la Marcuzzi leggeva gli esiti delle votazioni ed erano arrivati “sei milioni di voti”… ma siete seri?!

Con questa metodologia di voto non avremo mai nomination combattute e mai risultati a sorpresa. In ogni reality sin dall’inizio ci sarà il Mauro Marin della situazione che toglierà ogni suspense a tutto il proseguo del programma, con la differenza, però, che Mauro Marin fu un vero fenomeno di costume e aveva davvero milioni di persone reali che lo seguivano e si “accanivano” dietro alle sue vicende, adesso basta un fanclub con 500 membri attivi e, con i 50 voti gratuiti a disposizione, al personaggio X si assegnerebbe pure la Presidenza del Consiglio.

Diciamo che, ad oggi, se dovessi indicare chi mi piacerebbe veder trionfare non avrei dubbi nell’indicare Giacobbe Fragomeni che in mezzo a tanti pseudo personaggi inutili e TUTTI con le loro strategie (portate avanti con più o meno furbizia) mi sembra davvero uno dei più puri ma, ad oggi, le mie speranze di vederlo premiato sono quasi nulle. Tendo più che altro a pronosticare una finale tra i fanclub più forti ovvero quelli di Carta, Berami e Gallella. Qualcun altro potrebbe trionfare solo nel caso in cui alcuni dei fanclub sconfitti si accordassero per votare contro il fanlcub sopravvissuto e, di conseguenza, a favore di chiunque si troverà contro. Vi rendete conto della situazione, vero? Che amarezza!

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