Leiner Riflessi rivela: “Ecco perché ho deciso di lasciare i Dear Jack!”

Franci Aprile 2, 2017

Leiner Riflessi rivela: “Ecco perché ho deciso di lasciare i Dear Jack!”

E’ stato il resto della band negli scorsi giorni ad annunciare in QUESTO post che, dopo la dipartita di Alessio Bernabei, i Dear Jack sono rimasti nuovamente senza frontman: a quanto pare, infatti, anche Leiner Riflessi ha deciso di abbandonare il resto del gruppo.

L’ex concorrente di X Factor 8 ha raccontato a Tv Sorrisi e Canzoni la sua decisione di lasciare la band divenuta famosa grazie ad Amici 13:

Sono sereno perché la scelta è stata condivisa dal gruppo e con la casa discografica in assoluta serenità. L’unica cosa che mi ha fatto male è stato leggere i commenti di alcune persone su Facebook che hanno detto che ho “sfruttato” i Dear Jack per un tornaconto personale. Non è mai stato così e, con il sorriso sulle labbra, vorrei dire la verità. […] L’esperienza fatta in oltre un anno e mezzo con i ragazzi mi ha fatto crescere perché sono stati mesi intensi, sono salito su un treno in corsa ad alta velocità. I Dear Jack sono, questo lo sanno tutti da sempre, una band con cinque teste pensanti e senza un leader. In questo lungo periodo passato con loro ad un certo punto mi sono sentito un po’ indietro. Vedevo i ragazzi molto coesi e io facevo fatica a mettermi al passo. I motivi di questo sentirmi “indietro” sono tanti: forse la differenza di età, forse la distanza geografica visto che non vivo dalle loro parti, forse la mia minore esperienza in questo mondo complicato come la discografia. Stava diventando un problema.

La band, però, stava lavorando ad un nuovo album, sul quale Leiner aveva investito parecchio:

Certo! Come vi avevo già raccontato in estate, eravamo al lavoro su un nuovo progetto. Ho scritto dei brani con loro visto che sono anche autore, eravamo già a una fase più che embrionale del disco: abbiamo incontrato autori e produttori con i quali si sono creati anche dei bei rapporti di amicizia. Ero contento del lavoro fatto. Volevamo un ritorno in grande stile, con un evidente rinnovamento senza però tradire l’identità con cui la band è nata e ha ottenuto il successo.

Ma poi…

Ad un certo punto una delle idee messe in campo vedeva la presenza non solo della mia voce, ma anche quella di Lorenzo e Riccardo, da sempre voci coriste del gruppo. Un’idea particolare di band che visivamente non avrebbe avuto un cantante, ma tre. Tutti avrebbero suonato uno strumento, anche io. Questo mi avrebbe visto un po’ più defilato. Sicuramente era un’idea nuova… ma della quale non ero convinto. L’entusiasmo di un’idea, inizialmente da me assecondata, si stava concretizzando e l’avremmo portata in sala di incisione. In quel momento ho sentito in modo chiaro me e la mia visione dei Dear Jack messi da parte. Avevo un’idea diversa e l’unica idea che piaceva a tutti gli altri, non piaceva a me.

Tanto che proprio in quel momento Leiner ha preso la sua decisione finale:

A quel punto mi sono preso un attimino di tempo, qualche giorno, per riflettere su di me, visto che da X Factor fino a oggi non mi sono fermato un attimo. Era quello che volevo? Era la direzione che volevo prendere? Ho riflettuto su questa cosa e ne ho capite tante altre. La mia voce, così com’è da sempre, non si sposava appieno con le canzoni del gruppo, me ne accorgevo giorno dopo giorno cantando il repertorio dei ragazzi.

L’ormai ex frontman dei Dear Jack ha parlato anche del suo predecessore:

Io ho una stima pazzesca per Alessio, uno che può e sa cantare quel repertorio come io, te lo dico in tutta sincerità, non sono in grado di fare. Per questo, con alti e bassi, mi sentivo e mi sentivate più a fuoco durante X Factor. C’è proprio un discorso di conformazione della mia gola: la mia voce non poteva avvicinarsi a quel modo di cantare, proprio di Alessio, molto radicato nella band e lontano da me. Anche se ce l’ho messa tutta e ho combattuto per trovare il mio spazio e dare alla band quello di cui aveva bisogno. Avrei voluto cambiare tipo di repertorio, con canzoni più vicine alla mia vocalità. Non ho mai cantato in italiano tanto come ho fatto in questo periodo e per essere salito su un treno in corsa ho dato il massimo che potevo dare, anche a Sanremo.

Leiner però non si arrende e, anche senza i Dear Jack continuerà a perseverare sulla sua strada musicale, portando sempre con sé il bagaglio che l’esperienza con la band gli ha regalato. Che ne pensate delle sue parole?

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