WIDG, la tv che vorrei: una domenica senza auditel

Chia Marzo 4, 2012

WIDG, la tv che vorrei: una domenica senza auditel

Giunge al termine la settimana di WIDG – la tv che vorrei alla quale ha partecipato anche IsaeChia.it (QUI il contributo di Chia, e QUI quello di Isa).

I sette giorni di confronto e riflessione sul tema della qualità in televisione si chiudono oggi con un’iniziativa simbolica e provocatoria: blog e siti che abitualmente informano i propri lettori su tutto quel che accade in tv, e quindi anche sui dati d’ascolto, sospenderanno la pubblicazione dei numeri per un giorno, oscurando i dati.

Lo scopo è quello di uscire dalla schiavitù degli ascolti, dalle diatribe, dalle lotte che rendono l’Auditel l’unico parametro per valutare la tv italiana. Pensiamo che si possa vivere anche senza percentuali di share e valori assoluti: l’Auditel è una convenzione, una misurazione statistica che nel tempo, complici anche i programmi, gli uffici stampa, i giornalisti e i blog di settore, ha assunto un valore che non dovrebbe avere. E’ diventato l’unico parametro di riferimento per chi fa tv. E decreta, senza motivo, anche i successi qualitativi.

Ecco perché si è deciso per una domenica senza l’Auditel. Per parlare di tv senza numeri e per restituire ai numeri il loro significato.

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