‘Pechino Express’: l’opinione di Chia sulla prima edizione del programma

Chia Novembre 19, 2012

‘Pechino Express’: l’opinione di Chia sulla prima edizione del programma

Il migliore programma che io abbia mai visto, e lo dico senza dubbio alcuno :chapeaux

Meno trash dei reality e più interessante dei documentari: un mix assolutamente vincente, a dispetto degli ascolti che non l’hanno premiato come avrebbe meritato (forse anche per una collocazione poco felice nel palinsesto, al giovedì sera, dove la concorrenza di X Factor, delle fiction di Raiuno e di Santoro con Servizio Pubblico di certo non l’hanno aiutato :nono )

Per chi se lo fosse perso, il principio guida era semplice: 10 coppie di concorrenti -vip e non vip- che con l’equivalente di 1€ al giorno dovevano viaggiare da una città all’altra attraversando tre stati -l’India, il Nepal ed infine la Cina- chiedendo passaggi e confidando nell’ospitalità dei locali per un pasto caldo e un letto su cui passare la notte. Tra sfide e missioni le coppie in gara sono state pian piano eliminate, fino ad arrivare alle tre coppie finaliste che hanno raggiunto Pechino :doc

Sta di fatto che ho adorato che a vincere siano stati gli attori Debora Villa e Alessandro Sampaoli, che insieme ai miei amati Costantino Della Gherardesca e suo nipote Barù hanno regalato risate a manetta e chicche epiche :ride Ma un po’ tutto il cast era azzeccato: c’erano i ballerini Andres Gil e Anastasia Kuzmina, sciapetti ma adattissimi al pubblico giovane, gli sconosciuti Antonio e Marco Pizza che tutti detestavano fino a quando non si è inquadrata la vera e tremenda natura di Simone Rugiati, alias ‘la cuoca di Empoli’ (cit.) e la sua fidanzata Malvina Seferi, che per intere puntate ci hanno sfrantumato le pelotas con la loro estrema competitività che li portava a puntare i piedi come i bimbi dell’asilo Mariuccia ogni qual volta qualcosa non andava come loro volevano :red C’erano anche le Veline Costanza Caracciolo e Federica Nargi, col loro inglese che pure i nepalesi di 5 anni prendevano per il culo :doh E ho adorato la loro stizza nel vedere che la bellezza non era spesso sufficiente per ottenere vantaggi.. ‘Manco fossimo due bidoni’, sbottava la Nargi quando non si fermavano per dar loro un passaggio.. abbbelle, mica tutti mortidifAiga come in Italia :ghigno Oltre a loro Simona Izzo e Francesco Venditti, gli sportivi Giorgio Rocca e Nicolò Comi, Alarico e Armando Salaroli ed infine Carla Carlesi e Riccardo Corsi (sostituiti per infortunio da Massimiliano Lanza e Letizia Soldatelli, presto eliminati). Insomma, ce n’era un po’ per tutti i gusti :sisi

E puntata dopo puntata non ho potuto che affezionarmi a questo programma dagli scenari splendidi e dalle emozioni palpabili :cuore Perchè se in tutti gli altri reality (senza arrivare a casi estremi come Mammoni o La Pupa e il Secchione) spesso la mano degli autori si vede eccome, non necessariamente tramite copioni ma semplicemente forzando la mano -e i relativi montaggi- su litigi/ammmori/tradimenti/treschesegrete (che dopo anni e anni ci hanno anche un po’ rotto, sinceramente :sonno ), a Pechino Express nessuna delle consuete e ripetitive dinamiche tipiche di questo genere di format sono state sfruttate, anzi.. Persino in occasione di un paio di incidenti avvenuti a gioco in corso, come ad esempio la caduta dal risciò di Riccardo Corsi, oltre ad una breve inquadratura per far capire ai telespettatori cosa fosse accaduto non sono andati, laddove altri avrebbero fatto morbosi primissimi piani al sangue per catturare qualche punticino di share in più :fischia

Ed è proprio questo che ho apprezzato di Pechino Express, l’assoluta originalità e l’intellingenza con cui hanno proposto un prodotto divertente ed emozionante, con quel retrogusto culturale che proprio non guasta 😛

Scenari mozzafiato e luoghi incantevoli, che Emanuele Filiberto (si, lo so, nemmeno io gli avrei dato una lira sulla carta, e invece si è dimostrato discreto e non se l’è cavata affatto male :nono ) ha raccontato tra aneddoti e storia.. E per i partecipanti dev’essere stata un’esperienza unica, che difficilmente qualcuno di noi potrebbe ripetere con la stessa intensità immergendosi così a fondo nelle culture locali.. Vedere gente che vive in baracche o piccole casette fatiscenti farsi in quattro pur di aiutare due sconosciuti che chiedevano ospitalità senza poter offrire nulla in cambio era disarmante, soprattutto per noi italiani fin troppo spesso abituati a girare la testa senza prestare ascolto a nessuno, nemmeno se si trova in difficoltà 🙁 E vedere i bambini sgranare gli occhi euforici nel ricevere in dono una maglietta usata e di svariate taglie più grande fa veramente riflettere, se pensiamo che da noi i bambini si scocciano e fanno i capricci se gli si regala la ps3 con due giochi anzichè tre :emo28 Una gran lezione di vita, di umiltà e di generosità.. commovente davvero :appla

Era da tempo che non mi appassionavo così tanto ad un programma televisivo, quindi namastè Pechino Express :chapeaux

Per questo non vedo l’ora che ne facciano una seconda edizione, e poi una terza, una quarta, e via dicendo.. anche perchè potenzialmente gli itinerari sono infiniti, e lo stesso dicasi del cast.. contando che davvero si tratta di un’esperienza unica e pazzesca, dubito faranno fatica a trovare vip e non vip già pronti con lo zaino in spalla :ride

Chicca finale: ma l’ipertricotico Barù che correva su scalinate infinite non solo col suo zaino gigante ma pure con quello dello sfaticato Costa, quanta virilità tutta insieme non era? :sbav Altro che tronisti dal petto depilato, sono questi i maschioni che ce piace vedè :emo26

E voi avete seguito Pechino Express? Che ne pensate? :roll

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