‘Amici di Maria De Filippi’: l’opinione di Isa sulla sesta puntata del serale

Isa Maggio 17, 2015

‘Amici di Maria De Filippi’: l’opinione di Isa sulla sesta puntata del serale

E dopo mesi e mesi di fischi, critiche e di obiezioni anche sul modo in cui respira io la copertina di oggi voglio proprio dedicarla a Luca Tudisca, uno dei giovani talenti più immotivatamente bistrattati della storia di Amici. Forse la sua pecca è di non essere un simpaticone, o di non essere sufficientemente bbbbbbbbono da scatenare le fantasie erotiche delle tredicenni in calore che riempiono gli spalti dello studio amiciano, forse è troppo poco faIgo nei modi, un po’ troppo cupo, un po’ pesantone. Ma questo ragazzo sicuramente non è scarso, e sicuramente non è più scarso di una miriade di persone che in quattordici edizioni di questo reality sono state portate sul palmo di mano senza ragioni che potessero minimamente apparire legate al talento.

Non dico né che Luca sia uno dei talenti più grandi che abbia mai sentito né che avrebbe meritato la finale, dico semplicemente che il trattamento che gli è sempre stato riservato è ridicolo se rapportato al fatto che parliamo di un ragazzo che ha voce (le sue esibizioni le ha sempre portate a casa dignitosamente, a volte anche con degli exploit, poi che piaccia o meno è un discorso soggettivo), che ha sensibilità, che ha anche qualche buona base di scrittura. Probabilmente se invece di avere il colorito cadaverico e l’allegria di una guardia svizzera fosse stato gnocco e sbruffone con queste stesse identiche doti ce lo avrebbero venduto come il nuovo fenomeno musicale del 2015. Non so se in generale l’abito faccia il monaco ma ad Amici sì, l’abito fa il monaco e a volte quel monaco cercano pure di spacciartelo per Papa. A Luca i miei più grandi in bocca al lupo per qualunque cosa gli riserverà il futuro. In un mondo in cui KekkoDeiModà riempie i palazzetti e in cui Bigio e Mandelli vanno a Sanremo può decisamente esserci spazio anche per Luca Tudisca.

Per il resto cosa dire, nel settore danza siamo arrivati al punto in cui sono rimasti i tre migliori in assoluto, Klaudia Pepa, Giorgio Albanese e Virginia Tomarchio sono tre fuoriclasse e chiunque tra loro arriverà alla fine lo farà con merito. Sinceramente continua solo a dispiacermi molto che, mentre per Klaudia e Virginia i (meritatissimi) complimenti arrivano puntualmente, per Giorgio ci siano molte meno soddisfazioni personali. Sono dell’idea che il ragazzo paghi la sua poca affinità ai meccanismi televisivi, è uno che parla pochissimo, che ribatte pochissimo, che si tiene fuori da polemiche e dalle varie dinamiche extra artistiche e probabilmente per questo l’aria intorno a lui è sempre un po’ freddina. Sei bravo, Giorgio, sei bravissimo. Riesci a dar voce alla danza, riesci a raccontare con il tuo corpo. Lì dentro non te lo dice mai nessuno e per quanto può valere io voglio dirtelo.

Per il settore canto si va sempre più verso la finale che era prevedibile più o meno sin da 15 minuti dopo l’inizio di questa edizione, ovvero quella tra i The Kolors e Mattia Briga. Per i The Kolors gli aggettivi credo di averli finiti da un pezzo, vedere talenti del genere sul palco di Amici di Maria De Filippi è una sofferenza. Gente che nasce con doni del genere, così lampanti, incontestabili, macroscopici dovrebbe già trovarsi a calcare palchi internazionali. Per i The Kolors vincere Amici o meno non fa differenza, loro avranno successo comunque. Perché sono troppo, e quando sei troppo – davvero troppo – puoi avere più o meno difficoltà ma alla fine verrai adeguatamente ripagato.

Per quanto riguarda Briga, invece, resto ancora dell’idea che questo ragazzo continui a perdersi inutilmente in un bicchiere d’acqua. Nella mia ultima opinione sul serale avevo proprio scritto di quanto mi avesse fatto piacere vedere finalmente un Briga più riflessivo, modesto e aperto al confronto e alla sperimentazione e poi, boom, all’improvviso dopo aver fatto 10 passi avanti è capace di farne 20 indietro. Sinceramente? Ho trovato ridicola la decisione di rifiutare di eseguire il pezzo di Caparezza proposto dalla Bertè. Non mi sembra che qualcuno gli abbia chiesto di cantare un brano di Celine Dion o di Mariah Carey – robe oggettivamente lontanissime dal suo mondo e irraggiungibili per lui a livello vocale – gli è stato chiesto di cantare un brano di uno dei migliori rapper italiani. E’ difficile? E’ lontano dallo stile che preferisci e che ti riesce meglio? Beh, provaci, apprezzeremo comunque lo sforzo e poi, chissà, magari potremo anche cogliere sfumature nuove e inaspettate.

In un colpo solo siamo tornati indietro a quando all’interno della scuola Mattia si rifiutava di cantare Celentano perché a lui non piace. Ma, amore mio, se vuoi cantare quello che ti piace monti un palchetto in piazza e canti quello che vuoi, se vai ad Amici il gioco prevede anche che i ragazzi si misurino anche con robe lontane dal loro genere. E qui veniamo anche al discorso della Ferilli: “I rapper sono tutti spavaldi, personaggi di rottura, sono anticonvenzionali perché non può valere per Briga?“… è semplice, perché i rapper veramente di rottura e anticonvenzionali la tutina di Amici non se la infilano nemmeno sotto tortura. Briga ha accettato di infilarla per arrivare al grande pubblico? Beh, allora sarebbe carino che si adeguasse allo stile del programma al quale lui ha deciso di partecipare.

Che poi, boh, io sono anche dell’idea che lui con questo atteggiamento limiti se stesso. Briga ha carattere, ha stile, ha una sua identità, per me noi vediamo solo il 50% delle sue potenzialità, l’altro 50% per me c’è, esiste, solo che lui è il primo ad aver paura di scoprirlo, di provarlo, di farlo uscire fuori. Misurati con robe lontanissime da te, facci vedere come reinterpreteresti qualcosa che per te è distante, prendi una roba che non ti piace e abbi il carattere e la creatività di trasformarla in una cosa tua. Prendi un pezzo di Celentano e stravolgilo, fallo diventare il pezzo di Briga. Prendi la canzone di Caparezza e fai in modo che la gente si ricordi la versione originale e la versione tua e sia pure indecisa su quale preferire. Spavaldo? Di rottura? No, per me Briga ha solo una fifa tremenda. Dietro l’apparenza si nasconde una persona molto insicura e io mi auguro che lui prima o poi su questo aspetto ci lavori bene (invece di nascondere tutto dietro il fare da spaccone) sia per tirar fuori il 100% delle sue potenzialità, sia perché l’atteggiamento che ha adesso potrà andar bene per vincere Amici, ma fuori dall’ovattato contesto defilippico con questi modi e queste pretese ci sarebbero solo pedate nel didietro.

Ah, c’è anche Valentina Marrone, ah, no, Emma Tesio… oh, cavolo, Valentina Tesio alias la copia mal riuscita di Emma Marrone. Per me lei doveva star fuori già dai tempi del ballottaggio con Paola Marotta, o meglio per me poteva benissimo non arrivare al serale, di Emma ce n’è già una e di certo non ci serve la copia difettosa. Ieri sera, come se la somiglianza non fosse già abbastanza, la Marrone le ha pure assegnato ‘Bella senz’anima‘ che è un brano che gli appassionati di Amici riconducono inevitabilmente a lei e alla bellissima performance regalataci proprio su quel palco nel 2012. Pare che, mentre Valentina si esibiva, in casa De Martino guardando con aria di disapprovazione Stefano abbia affermato: “Ma no, non ci siamo, non la sta interpretando con la rabbia sufficiente, le manca la giusta carica emotiva… ma non è che ora posso pensarci sempre io!“. Stefano non fa beneficenza.

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