Fattore M: spazio dedicato a Marco Mengoni. “Io ti aspetto” ai Wind Music Awards. Marco su Repubblica.it e a #repidee15. La partecipazione a “Plurale Unico”

Isa Giugno 13, 2015

Fattore M: spazio dedicato a Marco Mengoni. “Io ti aspetto” ai Wind Music Awards. Marco su Repubblica.it e a #repidee15. La partecipazione a “Plurale Unico”

( rubrica a cura di Valentina P.)

Salve a tutti! Ancora sette giorni di presenza del nostro Marco nel panorama radio-televisivo-giornalistico nostrano. Appena giovedì scorso, è salito infatti sul palco dei Wind Music Awards, nella splendida location dell’Arena di Verona, dove è stato premiato da Carlo Conti e Vanessa Incontrada per i multiplatino dell’album “Parole in circolo” e del singolo “Guerriero”. E dove si è esibito – rigorosamente dal vivo – sulle note del nuovo singolo “Io ti aspetto”.

Marco Mengoni
Clicca sull’immagine per vedere il video

E già che c’era, il giorno successivo Marco è salito su un altro palco, quello di #repidee15, ospite della premiata ditta Assante&Castaldo, in quel di Genova. Dove ha regalato al pubblico un prezioso mini-live in versione acustica – nell’ordine, Guerriero, Esseri Umani, L’essenziale e Io ti aspetto, a seguire un video amatoriale integrale):

E ha scambiato due chiacchiere con i padroni di casa, ribadendo alcuni dei concetti già espressi giorni addietro, in un’intervista a Repubblica.it rilasciata proprio ad Assante (QUI l’articolo integrale):

…………………………
R: Ma mi sono fermato a dieci (date del tour, ndr), per ritornare in studio e mettermi al lavoro per il nuovo album, per portare a termine tutto il progetto. Siamo rientrati subito in studio, forti dell’esperienza e delle idee nate durante il tour”.
…………………………
e ancora:
…………………………
D: Niente pause, niente riposo, dunque. Come dice nel nuovo singolo “io ti aspetto, ma nel frattempo vivo”…
R: “Sì, niente soste, anche se alla fine di un tour arrivi stanco e in parte fermarsi e tornare in studio porta, paradossalmente, a un pizzico di depressione, perché ci si abitua a un livello di energia e di adrenalina incredibile. Niente soste proprio perché alla fine dei concerti ti sembra di capire sempre di più della tua musica e di quello che vuoi, quindi il bello è tornare subito al lavoro, se passa tempo tutto quello che hai vissuto e pensato te le scordi, se passi a un altro progetto, completamente diverso, di quelle emozioni resta poco. Invece qui io sono rientrato in studio ieri, così come stavo. E ho registrato un pezzo, buona la prima, anche se ero con la voce spezzata dalla fatica del tour, le corde vocali stanche, sabbiate, grattate, e con ancora sul groppone quella carico di emozione che ti dà il rapporto con il pubblico tutte le sere”.
…………………………

Quindi è ufficiale: è già iniziata la gestazione di #PAROLEINCIRCOLO-2DUE/DI2DUE. Un pezzo già esiste, lì, inciso, carico di emozione e frenesia comunicativa. Datemi della pazza, ma a me questa cosa emoziona. E mi dà la misura di quanto Marco sia artisticamente sincero: a lui non bastano la professionalità e lo “studio”, nella musica. No, lui vuole che ci sia anche l’emozione, e per garantirla al suo pubblico ha scelto di gettarsi nella composizione letteralmente a caldo, per riversare emozioni, idee e suggestioni in sala di registrazione. This is another reason why I love him.

Last but not the least, ci tenevo a segnalare un evento tenutosi una decina di giorni fa, quando il nostro eroe ha partecipato come ospite a “Plurale Unico”, concerto di e con Samuele Bersani, all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Avete presenti quelle situazioni di altissimo livello – musicale, culturale, artistico, e chi più ne ha, più ne metta? Ecco, questo invito e questo concerto, ricco di poesia nel senso più ampio del termine, hanno rappresentato un ennesimo momento di conferma per Marco, che ormai è super-apprezzato non solo dal mondo della musica pop nostrana, ma anche dal cantautorato “alto”. Sta di fatto che il suo duetto con Bersani, sulle note de “Il pescatore di asterischi”, è definibile con una sola parola: impeccabile. Provare per credere:

https://youtu.be/G8invkksEz8

E la tenera emozione del Mengoni, intimidito davanti al gigante Bersani, è l’ennesima riprova che dietro lo straordinario artista, c’è anche una persona umanamente… grande. Alla prossima!

COMMENTI