Alessio Consorte a IsaeChia.it: “La ballerina di ‘Amici’ che ho ‘frequentato’ mentre stavo a ‘Uomini e Donne’? E’ Elena D’Amario, ma se l’avessi incontrata a New York probabilmente ci saremmo avvicinati di più!”

Franci Febbraio 29, 2016

Alessio Consorte a IsaeChia.it: “La ballerina di ‘Amici’ che ho ‘frequentato’ mentre stavo a ‘Uomini e Donne’? E’ Elena D’Amario, ma se l’avessi incontrata a New York probabilmente ci saremmo avvicinati di più!”

Fino a due settimane fa Alessio Consorte sedeva nel parterre maschile del Trono Over di Uomini e Donne. Cercava in studio l’amore della sua vita, invece ha trovato l’ispirazione per una commedia all’americana che avrà come protagonisti anche alcuni cavalieri e alcune dame del seguitissimo programma di Maria De Filippi.

In esclusiva assoluta per noi di IsaeChia.it, Alessio ha inoltre raccontato la sua conoscenza con la bellissima Elena D’Amario, ballerina protagonista di Amici

Ciao Alessio! Sappiamo che hai deciso di recente di abbandonare il Trono Over di Uomini e Donne, ma partiamo dall’inizio. Cos’è stato, prima di tutto, a spingerti a parteciparvi? Ciao ragazze! Mi sono ritrovato a partecipare a Uomini e Donne grazie a dei miei amici che hanno mandato la richiesta alla redazione al posto mio. Sono approdato in trasmissione quasi per gioco, per curiosità, spinto dalla ricerca di nuove emozioni e tanta adrenalina. Volevo la favola e speravo di trovare l’anima gemella. Purtroppo non è andata così…

In studio hai avuto modo di conoscere diverse dame, ma con nessuna la frequentazione si è concretizzata in una vera e propria relazione. Perché? Che tipo di donna cercavi? Cerco una donna che sappia amarmi e che sia per me fonte d’ispirazione, una sorta di musa, anche di colore, tipo Rihanna (ride, ndr)! A Uomini e Donne ho avuto modo di conoscere e frequentare Cristiana Barbaro, Nicoletta Pagnanelli, Alessandra e Claudia. Molto probabilmente, se Nicoletta fosse rimasta in studio, le cose tra di noi sarebbero andate diversamente da come si sono effettivamente evolute. Avevo chiesto alla redazione una settimana per riflettere se farla tornare o meno, poiché lei, durante la nostra conoscenza, aveva toccato tasti delicati che mi ricordavano cose dolorose del mio passato. Lei, poi, aveva deciso di tornare in studio, ma sono stato io a non volere che lo facesse, perché non mi fidavo. In ogni modo, ultimamente ci stiamo risentendo ogni tanto… chissà…

Nel corso di una puntata del Trono Over, Maria De Filippi aveva spiegato che eri assente per via della tua ‘frequentazione’ con una ballerina professionista di Amici e che saresti tornato solo una volta chiarito il vostro rapporto. Ci spieghi di chi si trattava e cosa era successo? Ma in realtà non si era trattato di una frequentazione. Magari, se ci fossimo conosciuti a New York, molto probabilmente ci saremmo avvicinati di più. Elena D’Amario è una delle ragazze più affascinanti che io abbia mai incontrato. Siamo rimasti a parlare per ore e ci siamo fatti tante risate insieme. Poi, però, il tutto si è concluso come una bella conoscenza, nient’altro. Ecco, mi chiedevate che tipo di donna cerchi e io ho nominato Rihanna? Andrebbe decisamente bene anche una ragazza tipo Elena (ride, ndr)!

Sappiamo che hai un progetto cinematografico in cantiere che ti è stato ispirato proprio dalla partecipazione al programma: ci racconti di cosa si tratta? Ebbene sì! Durante le registrazioni delle puntate, mentre osservavo coppie e discussioni, mi sono sentito ‘rapito’ dall’ispirazione artistica. Nella mia testa si stava concretizzando un’opera futura. È così che me la immagino e che vorrei che anche voi ve la immaginaste: pensate a una commedia all’italiana in cui, sul filo conduttore della partecipazione a un programma televisivo, si creano innumerevoli retroscena, tra vita privata e pubblica; un mix di intrighi, passioni e segreti tra camerini e backstage prima della registrazione. Una miscela travolgente, una commedia da morir dal ridere, che analizza ciò che si vive prima, durante e dopo la partecipazione a un programma cult quale Uomini e Donne. Il progetto prevede, inoltre, la partecipazione nel ruolo attoriale/comparsa di tutti coloro che hanno preso parte in questi anni al programma anche per una sola puntata: sarebbe anche un modo per rivederli tutti in una sola pellicola. Se questa idea potesse stimolare l’interesse degli autori e della redazione, si potrebbe instaurare un rapporto collaborativo al fine di realizzarla.

Perché hai deciso di abbandonare la trasmissione? Ci sono stati dei motivi in particolare, qualcosa che non hai gradito? No, non è successo nulla di particolare, se non che mi sono reso conto di non avere più stimoli per continuare, quindi ho preferito lasciare spazio ad altri. Finché sono stato in studio, la mia presenza è sempre stata sinceramente mirata a conoscere nuove donne che potessero arricchire il mio percorso. Ho saputo che diverse ragazze hanno scritto per me, ma non sono state chiamate e che alcune sono anche rimaste per qualche puntata dietro le quinte, ma non hanno mai avuto poi la possibilità d’incontrarmi…

Negli ultimi tempi la redazione del programma è stata molto criticata… Come si sono comportati i collaboratori della De Filippi con te? La redazione fa il proprio lavoro e sicuramente non è semplice correre dietro a tutti: ognuno ha dei propri problemi, delle esuberanze e delle stranezze. Quello che conta in quel contesto è andare davvero con l’idea di trovare l’amore e non con quella di atteggiarsi a personaggio. Che poi sia quest’ultima cosa a far gioco, è un altro discorso!

Ti rimproveri qualcosa del tuo percorso in studio? Sì. Mi rimprovero senza dubbio il fatto che avrei potuto conoscere tutte le ragazze che sono venute in studio e che hanno fatto chilometri per me, uscendo con loro anche per una sola volta. Se tornassi indietro non negherei a nessuna un degno confronto e il gusto di bere almeno un caffè insieme.

Che ne pensi dei tuoi compagni d’avventura? Credi che qualcuno sia ‘privilegiato’ rispetto ad altri? Ho ascoltato diverse storie di vita in questi mesi, tutte particolarmente interessanti. Ho condiviso con loro giorni bellissimi e devo dire che ho incontrato persone eccezionali. Sicuramente Giorgio Manetti è il più privilegiato, ma è anche quello che ha più dimestichezza con lo studio. Gli altri sicuramente non hanno il suo carisma, devo ammetterlo. Logicamente, però, non hanno nemmeno avuto la possibilità di ambientarsi come è successo nel suo caso!

Che progetti hai per il tuo futuro? Attualmente sto lavorando alle riprese del mio prossimo documentario sulla storia di Pescara, Il Traghettatore 2 / La città sommersa. Il primo ha avuto un grande successo in città ed è richiesto anche nei film festival. Grazie a questo percorso ho scoperto una città sommersa, ossia la Ostia Aterni romana. Quest’estate, molto probabilmente, girerò un film che ho scritto: una storia tragicomica il cui protagonista è un omosessuale che ne combina di tutti i colori e che si chiama Andrea Pompa detto la Vipera.

Mando un grosso bacio a Isa, a Chia e a tutta la loro redazione, Alessio

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