‘Isola 13’, il marito di Nadia Rinaldi all’attacco: “Usi nostra figlia per cercare di farmi tornare con te!”

Ludovica Febbraio 17, 2018

‘Isola 13’, il marito di Nadia Rinaldi all’attacco: “Usi nostra figlia per cercare di farmi tornare con te!”

Quella di Nadia Rinaldi è sempre stata una vita movimentata. L’attrice è nota per il suo carattere molto forte, non ha peli sulla lingua la bionda Nadia e di questo ne abbiamo avuto dimostrazione anche durante la sua partecipazione a L’Isola dei Famosi.

E’ noto che i protagonisti del reality di Canale 5 riescano con fatica a controllare le proprie emozioni e spesso si lascino scappare dichiarazioni che non sfuggono di certo al pubblico a casa. Proprio la Rinaldi, probabilmente in un momento di debolezza, in diretta tv si è abbandonata ad un breve sfogo, lamentando così l’assenza dell’ex marito nella vita della figlia nata dal loro matrimonio. La romana ha raccontato dei disagi sofferti della piccola ammettendo addirittura che il padre si rifiuterebbe di vederla e lei, “vedendo gli altri papà andare a prendere i figli, talvolta viene scambiata per orfana”.

Affermazioni queste che non sono per niente piaciute al diretto interessato Francesco Toraldo, pittore italiano molto apprezzato nel nostro Paese. Francesco dopo aver sentito le dure parole, ha deciso di dar voce alla propria persona. L’ha fatto attraverso le pagine del settimanale Di Più, in una lunga lettera di risposta alle accuse della ex moglie:

Io non sono l’uomo che hai descritto. La nostra storia coniugale, come tante altre storie, è cominciata ed è finita perché era finito l’amore che ci legava. Può succedere, Nadia, ed è successo. Ma tu, invece di parlarne con rispetto, ti ostini ad imbruttire la nostra storia e me: come uomo e, quello che è peggio, anche come padre.

Toraldo, smentisce categoricamente di esser scappato lui di casa:

Nadia, io non ti ho abbandonata: tu eri cambiata e al culmine dell’ennesimo litigio mi hai cacciato fuori casa, sei tu che mi hai inviato la lettera dell’avvocato, sei tu che mi hai chiesto la separazione.

Lo sfogo continua senza mezzi termini:

Le nostre vite si sono divise, fattene una ragione. Ho sofferto anche io tantissimo, sopratutto per la lontananza dalla bellissima figlia che abbiamo avuto, la nostra bambina che tante volte mi hai negato di vedere. Perfino l’estate scorsa e quella prima ancora: “perché devi vederla a Roma”, mi hai detto. Hai messo tu tanti veti al mio rapporto con nostra figlia ed è stato questo che ha finito per rendermi, come dici tu, talvolta latitante. Se lo sono stato è perché non volevo soffrire e sopratutto non volevo fare inutilmente soffrire la nostra piccolina.

Le parole del pittore sono molto dirette e insinuano addirittura un interesse della Rinaldi nei suoi confronti:

Io so qual è il motivo che più volte ti ha spinto a chiedere che io venissi a Roma, da te. Nadia, tramite la nostra bambina hai cercato di attrarmi nuovamente a te. Per questo volevi obbligarmi a vedere nostra figlia in casa tua. Non lo avrei mai fatto perché ho una compagna che ha contribuito a ricostruire la mia vita. Grazie a lei oggi sono un uomo rinato, un uomo che ti implora di impiegare il tuo talento diversamente, perché puoi farlo.

Si conclude con un augurio la lettera indirizzata a Nadia:

Che io non abbia più occasione di sentire la madre di mia figlia qualificare suo padre con il titolo di “scemo”. Che io non abbia più occasione di sentire sua madre mentre dichiara che io l’ho abbandonata. Cara Nadia, la vera sofferenza va tenuta dentro, la tua platealità è grottesca e inopportuna, sopratutto quando ci sono figli da crescere. Mi auguro che l’amore di madre sia meno egoista e più altruista: anche nel dolore di un amore, come il nostro, che è iniziato e finito.

Che ne pensate dello scontro che ha coinvolto Nadia Rinaldi e il suo ex marito?

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