Keep Calm and Love Coach: Lettere d’amore

Chia Aprile 22, 2018

Keep Calm and Love Coach: Lettere d’amore

(rubrica a cura di Madeleine H.)

Siccome la mia ship di questo periodo è in modalità “Big Palo is coming to town”, siccome siamo ancora in attesa che il ‘Grande Fratello 15’ ci regali vagonate di big trash, siccome ‘L’Isola dei Famosi 13’ è finita rendiamo grazie.

Oggi parliamo di lettere d’amore e del perché non si devono MAI, MAI ma proprio MAI scrivere. A meno che non le scriviate al vostra/o compagna/o così, tanto per ribadire il vostro amore, altrimenti ciccia. Evitatele come io faccio con le vongole perché sono allergica.

Invece non so per quale oscuro motivo, non ho idea di chi ci abbia detto il contrario, ma non capisco perché nonostante tutto le donne ci credano ancora. Non mi capacito del fatto che noi pensiamo che una letterina possa risolvere tutti i problemi, manco fosse il genio della lampada.

Oh, intendiamoci: se voi siete persone chiuse, che difficilmente confessano i propri sentimenti, se vi siete lasciati proprio perché l’altro era insicuro di quello che provate, allora è un altro paio di maniche. Ma nel novanta per cento dei casi, la verità è che noi donne in queste lettere strappalacrime ribadiamo concetti già più e più volte espressi. Di solito queste letterine le usiamo per ripetere tutto quello che abbiamo già detto e ridetto fino allo sfinimento.

Avete presente la lettera di Gemma Galgani al Gabbiano Giorgio Manetti? L’avrei potuta scrivere io per lei con le mani legate e una benda su un occhio. E se non vi fosse bastato tutto uno speciale su Canale 5, con Bianca Atzei abbiamo fatto di meglio.

A me dispiace che lei sia rimasta così sotto per la fine della relazione con Max Biaggi. Mi dispiace tantissimo che le cose non siano andate come lei voleva e tutto quello che volete voi, ma a una certa non puoi sfracassare le palle del mondo con le tue lagne. Secondo me in Honduras ce l’hanno mandata i suoi amici, sfiniti per le lagne continue. Non mi ricordo un solo fotogramma dell’Isola 2018 senza che lei non mandasse un messaggio più o meno velato al suo ex. Con tanto di letterina finale buttata in mare. Cioè spiegatemi il senso di scrivere una lettera davanti a milioni di telespettatori senza mandarla. Perché? Perché scriverla? Non poteva aspettare dieci giorni e scriverla a casa sua senza le telecamere?

Io lo capisco che sono una brutta persona e che non vivo (solo) di emozioni, ma io non ci arrivo proprio a scoprire quali sono i meccanismi mentali che portano una donna a fare certe cose. Max Biaggi ti ha mollata dopo due anni senza troppe spiegazioni? Siamo tutte d’accordo, è bruttissimo, ma se proprio stai così male abbi pudore del tuo dolore (che è sacrosanto). Non andartene su Canale 5 a ricordarci ogni settimana che sei stata malissimo, che eri dimagrita così tanto che sull’Isola sei ingrassata, che tu vivi di emozioni, che vuoi fortificarti eccetera eccetera.

Perché l’unico modo vero per riprenderti il tuo uomo non è mostrargli che stai per tentare il suicidio senza di lui, ma fargli capire che stai andando avanti. Che non soffri come un cane, che hai una tua vita piena e che la mancanza di lui non è così grave. Questo è l’unico modo vero per far tornare un uomo, fargli avere paura, fargli capire che voi non siete scontate come un uovo di pasqua ad agosto.

Ecco perché lettere strappalacrime in cui gli ricordate quanto siate zerbino e in cui vi lucidate la scritta Welcome sono purtroppo perniciose. Quando mio nonno era in guerra e mia nonna gli scriveva lunghe lettere strappalacrime non c’era altro modo per tenersi in contatto. Oggi quando gli dici tutto al telefono, gli scrivi su Messanger, Facebook, Instagram e chi più ne ha più e metta non hai nessun bisogno di ribadire tutto con una lettera.

Anche se lo so anche io che sono bellissime e molto più romantiche!

Per altri consigli di cuore, e non solo, vi aspetto come sempre su ChezMadeleine (che potete visitare cliccando QUI) e sulla mia pagina Facebook (che trovate QUI). Per le mamme, invece, l’appuntamento è su ChezMaman (QUI)! Alla prossima, Madeleine H.

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