Fedez difende Chiara Ferragni: “Siamo due persone venute dal nulla che si sono costruite tutto da sole!”. E a proposito della scelta di non battezzare il loro Leone…

Franci Luglio 23, 2018

Continua a non essere uno dei periodi più tranquilli, quello attuale, per la nota influencer Chiara Ferragni e il compagno Fedez. Dopo essere stata criticata per l’insolito addio al nubilato e successivamente essere stata raggiunta da una frecciatina non proprio simpatica da parte del conduttore Costantino Della Gherardesca (QUI e QUI gli articoli), la fashion blogger numero uno in Italia e il suo futuro sposo sono stati criticati per la scelta di non voler battezzare il piccolo Leone, il bimbo di 4 mesi, frutto del loro amore.

Nelle ultime ore è stato un giornalista di Dagospia, Fulvio Abbate, a scagliarsi contro la Ferragni e proprio la sua dolce metà ha sbottato a mezzo social per difendere la sua futura moglie:

Il virtuoso pensatore Fulvio Abbate asserisce che Chiara Ferragni gli è indifferente, eppure continua a sprecare righe su righe su di lei, paragonandola a uno stand dell’Expo e della merce d’esposizione. Complimenti! […] Probabilmente i vostri editori, quando scrivete di Chiara Ferragni, sono contenti perché quando parlate dei misticismi e del significato della vita non vi caga un cazzo di nessuno e quindi siete voi che vi abbassate così tanto per così poco. E già che ci sono, per quanto riguarda tutte le sterili polemiche sul fatto che noi useremmo nostro figlio per ottenere benefici economici: punto primo, ho 28 anni, Chiara ne ha 30, insieme abbiamo due società con una ventina di dipendenti che danno da mangiare ad altrettante famiglie. La nostra fortuna, di certo, non la dobbiamo alla nascita di nostro figlio, ma al lavoro; punto secondo, non ha molto senso utilizzarci come paradigma dell’esporre il figlio in cambio di benefici economici per placement, quando io non ho mai fatto un post pubblicizzato con mio figlio, quando ci sono personaggi pubblici che usano il figlio come se fosse un espositore da centro commerciale, da anni; terzo punto, abbiamo semplicemente deciso di pubblicare le foto della nostra famiglia, senza pixellare la faccia di nostro figlio come se fosse un collaboratore di giustizia, perché tanto non avrebbe avuto molto senso, data l’esposizione mediatica a cui siamo sottoposti. Quindi scelta opinabile o meno, a cui inevitabilmente un figlio neonato si deve adattare, non essendo senziente a tal punto da poter indicare le proprie preferenze. Ed è il medesimo scenario di quando si battezza e si converte a una religione un figlio, senza potergli chiedere. Però, ovviamente, se un bambino viene esposto mediaticamente da una coppia che inevitabilmente è già esposta mediaticamente – quindi, per la proprietà transitiva, lui stesso sarà esposto mediaticamente – ci si indigna, però quando lasci il libero arbitrio a un bambino e non lo battezzi, ci si indigna, perché no! E’ tutta una questione di punti di vista: per chi vuole vedere il bicchiere mezzo vuoto, siamo una famiglia che ha costruito il suo riscatto sociale sulle basi dell’analfabetismo di ritorno, per chi vuole vederlo mezzo pieno, siamo due persone che sono venute dal nulla e si sono costruite le cose senza i sistemi clientelari a cui l’Italia è abituata.

A inizio articolo trovate la clip completa con tutto lo sfogo di Fedez! Che ne pensate delle sue parole? Secondo voi ha ragione?

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