‘Domenica Live’, Kikò Nalli racconta tutta la verità sull’aggressione di cui è stato vittima: “Ho cercato quei ragazzi per un’ora. Volevo solo parlare con loro da padre e spiegargli che…” (Video)

Stefania Ottobre 21, 2019

‘Domenica Live’, Kikò Nalli racconta tutta la verità sull’aggressione di cui è stato vittima: “Ho cercato quei ragazzi per un’ora. Volevo solo parlare con loro da padre e spiegargli che…” (Video)

Qualche giorno fa Kikò Nalli ha condiviso sui social un’amara verità: è stata aggredito da due persone nel centro di Roma e per questo motivo è finito al Pronto Soccorso (QUI le sue dichiarazioni).

Oggi pomeriggio è stato ospite per raccontare come si sono susseguiti gli eventi a Domenica Live da Barbara D’Urso, che nei mesi scorsi lo ha fortemente voluto come concorrente del Grande Fratello 16. Si era recato a far spesa e al suo ritorno si è fermato a chiacchierare con delle fan, che gli hanno chiesto una foto. Dopo di questo, è stato avvicinato da due persone su uno scooter che lo hanno dapprima insultato e poi colpito di spalle con un tirapugni.

Perché? Me lo chiedo anch’io. Probabilmente ci sono delle persone che mi e ci vedono come dei personaggi televisivi e dunque siamo un nulla. Senza pensare che per quelle ragazzine fare una foto poteva essere una cosa bella. Avranno rosicato, come dico io. Sarà stato probabilmente qualcosa che a loro non è piaciuto. Si sono scagliati contro la nostra televisione. Io sono sicuro che sti ragazzi magari sono i primi che poi vanno a fare i provini.Sentivo gli insulti, i nostri nomi e tutte queste cose, ma non mi sono girato perché ho pensato fosse il classico cretino che voleva fare il fenomeno. Però dopo ad un certo punto…Sono uno buono e un personaggio che non crea distacco di massa. Ho cercato quei ragazzi per un’ora. Li ho inseguiti, è vero, per ben 40 minuti con la macchina è ho fatto una fesseria, per cercarli. Volevo fermarli per capire quale fosse il loro problema e parlare e far capire loro chi fossi davvero, solo questo.

Imbeccato dalla conduttrice partenopea, ha precisato che non voleva di certo rispondere alla violenza con altra violenza. Il suo intento era ben diverso da quello dei suoi aggressori.

Mi piacerebbe rincontrarli e glielo dico con il sorriso. Volevo solo parlare con loro da padre e spiegargli che mi sveglio alle sei per andare a lavorare. Posso permettermi di fargli certi discorsi. E portarli con me, se non hanno nulla da fare a girare una settimana e vedere come lavoro e la vita che faccio. Mi piacerebbe fargli vedere che non sono solo quello che vedono in uno schermo, ma una persona normale come tante altre. Credo non sia stata una cosa premeditata, forse mi hanno lanciato un telefonino, un qualcosa che comunque mi ha fatto male. Io gli ho solo urlato di levarsi il casco e parlarmi in faccia, quando hanno visto che non indietreggiavo per avere un dialogo. Insultavano me, voi, mia madre.

QUI il video.

E voi cosa ne pensate?

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