‘Gf Vip 3’, Lory Del Santo confessa: “Ho scoperto della morte di Loren al telefono. Sono entrata in crisi profonda, e il dolore mi ha paralizzata…”

Martina Ottobre 4, 2018

‘Gf Vip 3’, Lory Del Santo confessa: “Ho scoperto della morte di Loren al telefono. Sono entrata in crisi profonda, e il dolore mi ha paralizzata…”

Gli occhi dei telespettatori di Canale 5 sono tutti puntati su Lory Del Santo. L’ex showgirl e attrice ha deciso di entrare nella Casa del Grande Fratello Vip 3 nonostante il grave lutto che l’ha colpita questa estate: Lory infatti ha perso suo figlio Loren a fine Luglio, ma ha condiviso la notizia con il pubblico solo qualche settimane fa nel corso di un’intima intervista a Verissimo (QUI il post).

Un dolore incommensurabile che la Del Santo ha scelto di non vivere in solitudine. E’ per questo che ha deciso di varcare la porta rossa più famosa di Canale 5, conscia – come ha raccontato al settimanale Chi – che anche suo figlio avrebbe voluto che lei non si isolasse e che reagisse così:

Loren sarebbe stato contento. Dopo la sua morte sono entrata in un tunnel devastante. Non parlavo con nessuno, mi sono esclusa dal mondo. Stavo male, anche la mia pressione sanguigna si era abbassata drasticamente. In molti mi hanno detto: “Sparisci e ritirati perché sarai criticata e massacrata”. Poi ho sentito il parere dei medici e mi hanno detto: “Rialzati, distraiti, trova pace per il tuo cuore”. Per questo alla fine ho deciso di accettare e di vivere quest’avventura.

Lory è sicura infatti che questa esperienza possa ridonarle la luce, e possa aiutare non solo lei stessa a rialzarsi e a tornare a vivere dopo un dolore così grande, ma anche altre persone che vivono questa stessa situazione:

Io non riesco più a dormire. Spero che, attraverso la mia esperienza, si possa capire che la rinascita esiste. Io devo rinascere anche per Loren.

La Del Santo – nel corso dell’intervista  condotta dal giornalista Gabriele Parpiglia – ha rievocato il terribile momento in cui ha appreso della morte del figlio, dichiarando:

Ho scoperto della morte di Loren al telefono. Lui viveva a Miami, frequentava l’università, aveva concluso il primo anno. Io ero volata da lui per le vacanze estive e siamo stati insieme quasi due mesi. Poi durante quei giorni maledetti io mi ero spostata, sempre in America, e lui doveva raggiungermi dopo due settimane, e invece è arrivata quella telefonata. Io non capivo, mi dicevano che non c’erano testimoni oculari. Io sono entrata in crisi profonda. Non trovavo alcuna ragione. Il dolore mi ha paralizzata.

Un shock immenso, un dolore che nessuna madre dovrebbe mai provare. Ed è con fatica che Lory ha cercato di raccontare alle pagine del magazine di Alfonso Signorini chi era suo figlio:

Era un angelo con una storia molto particolare. E’ nato prematuro, a sei mesi e per questo gli hanno dovuto fare delle punture speciali per accelerare la costruzione degli organi. [..] Io ho vissuto con apprensione la sua vita, la sua crescita. I medici mi avevano detto anche che dinanzi a una nascita così problematica, ci sarebbero potute essere malattie dormienti, non solo fisiche. Io lo sottoponevo a controlli periodici, mio figlio era un miracolato. Ha avuto una vita molto bella rispetto a quello che avrebbe dovuto essere il suo destino.

E ancora la neo gieffina ha continuato:

I mesi estivi che abbiamo trascorso insieme sono stati fantastici. Amava fare corsi di ogni cosa: dalla cucina, al Basket, ma era malato e nessuno se ne è accorto fino al tragico epilogo. Ho scoperto dopo che la sua patologia era genetica. Io ho voluto sapere tutta la verità, non volevo accontentarmi della morte e basta. Ho fatto analizzare tutto e alla fine la diagnosi è stata precisa: anedonia era la sua patologia. I medici mi hanno anche detto che nel 95% dei casi si perde la vita e porta a una morte prematura. Una malattia dormiente, che quando si sveglia tocca alcuni punti del cervello. Penso che tutto abbia iniziato a manifestarsi dallo scorso dicembre, quando Loren aveva mostrato una sorta di doppia personalità derivante dalla schizofrenia. Covava dentro la patologia che lo ha poi portato a una conseguente apatia e che gli ha fermato il funzionamento del cervello impedendogli di capire la realtà. Poi la fine.

E sul padre del ragazzo ha infine aggiunto:

Mio figlio è nato da una mia avventura durata tre mesi. Quando ho incontrato il padre di Loren, io volevo un figlio, lui no, mi ha chiesto di non avere alcuna responsabilità. Non l’ho mai più rivisto. Non so nemmeno se sa della morte di Loren.

Voi cosa ne pensate di queste sue ultime dichiarazioni?

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