‘The Voice of Italy 4′: l’opinione di Isa sulla settima puntata

Isa Aprile 7, 2016

‘The Voice of Italy 4′: l’opinione di Isa sulla settima puntata

Ma quindi, fatemi capire, io mi sono sciroppata tre ore e mezza di puntata, ho combattuto strenuamente contro la botta di sonno che mi ha colpita tra capo e collo dalle 23 in avanti, ho resistito affannosamente cercando di tenere gli occhi aperti e di non farmi obnubilare la vista dall’abbiocco e loro cosa fanno? Alle 23.30 se ne escono con la Battle in cui è inserito anche Rocco Fiore e LO ELIMINANO?

Cioè in pratica il mio entusiasmo per questa edizione di The Voice è durato una settimana: da mercoledì scorso, quando hanno presentato Rocco, a ieri sera quando me lo hanno silurato così, senza batter ciglio, con Dolcenera che gli ha preferito EdithChi e senza che nessuno degli altri coach abbia alzato un suo cavolo di inutile arto per pigiare il capezzolone ed utilizzare lo steal.

Ma io che sarebbe finita aMMerda l’avevo capito già dall’inizio di quella Battle, quando Federico Russo nel presentare il brano che Rocco e compagne avrebbero dovuto cantare se ne è uscito con: “La fine, di Tiziano Ferro“.

Sì, ok, dopo ha corretto il tiro e ha precisato che si trattava de La fine nella versione di Tiziano Ferro ma considerando che c’è davvero gente (credo pure la maggioranza, purtroppo) che pensa che Tiziano sia l’autore del brano (che poi sono gli stessi che pensano che Generale l’abbia scritta Vasco Rossi -.- ) bisogna stare bene attenti a presentare le canzoni, specie in un programma di musica. Anche perché poi, nel sito ufficiale hanno continuato a ribadire il concetto:

Stamp

Comunque, vabbè, è finita a schifìo. Sono arrabbiata, sono demoralizzata all’idea di dovermi cuccare altre ventordici puntate senza il mio unico motivo di interesse e quindi non c’ho nemmeno voglia di soffermarmi sulle altre Battle.

Ed è un peccato perché in realtà, fino alle 23.30 (dopo mi sono ufficialmente messa in protesta e non ho ascoltato più nessuno, gne gne gne) la serata, a livello di qualità delle esibizioni, non era nemmeno stata male, anzi, rispetto alle Blind in cui praticamente il mio sarebbe stato un continuo ‘Questo no, questo no, questo no, no, no, no, ROCCO SI, gli altri no, no, no‘, ieri sembravano improvvisamente tutti più bravi. Sarà che i medley di voci hanno sempre un fascino particolare, sarà che non essere da soli sul palco diminuisce la strizza, fatto sta che tra la prima Battle del team Killa con un Charles Kablan  in grande spolvero (mi sa che, vedova di Rocco, mi toccherà adottare lui) e la bellissima performance di Sara Caratelli, Agata Aquilina e Alice Paba su Svalutation di Celentano mi era proprio sembrata una serata promettente. Certo, tra la prima Battle del team Killa e quella del team Dolcenera c’era stata quella del team Carrà con quattro tizi (una coppia di fidanzati e due ragazze) che hanno trasformato Viva la vida del Coldplay in una versione moderna di Prisencolinensinainciusol non usando un inglese maccaronico, ma proprio inventando parole a caso (giuro che a un certo punto, durante una strofa ho chiaramente sentito qualcuno nominare Ken Shiro) però, insomma, ero fiduciosa, mi sembrava che potesse essere la serata che confermava finalmente la partenza di questa edizione che fino ad ora ha sempre avuto un po’ il freno tirato a mano. E invece nulla, era stata una finta.

Altre note di interesse della puntata:

L’eliminazione di Neja (sempre lei, quella famosa negli anni ’90, quella di Restless) con Dolcenera che, non solo le ha preferito un’altra ma che, nel momento in cui gli altri coach dovevano decidere se esercitare o meno lo steal per salvarla andava ripetendo: “Lei non ha bisogno di stare qui, non ne ha bisogno“… ‘a Dolcenè, ma se per te non ne ha bisogno ma che ca..spita l’hai presa a fare alle Blind?

L’addio alla musica di Giulia Franceschini. Ve la ricordate? Amici di Maria De Filippi? Edizione in cui vinse Federico Angelucci? Tutina blu e piercing al naso? Ecco, millordici anni dopo lei è ancora la stessa (la manca solo la tutina) e ha anche lo stesso temperamento dei tempi amiciani. Per questo motivo, non appena eliminata, prende il microfono e

dice ai coach che non sanno cosa si sono persi a non lavorare con lei.

La ragazza dietro le quinte si sfoga, dice che per lei The Voice era l’ultima spiaggia e che se fino ad ora aveva lasciato uno spiraglio aperto per realizzare il suo sogno di cantare adesso chiuderà definitivamente col mondo della musica. Giulietta, che dire, il buon Morandi sostiene che ‘uno su mille ce la fa‘, e statisticamente è più facile essere tra i mille. Ma in fondo si può far musica anche senza diventare una star. Si può fare una vita normale, un lavoro normale e poi si può continuare a cantare per la sola gioia di farlo. Non ti abbattere, su, magari adesso vedi tutto nero ma

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