‘X Factor 5′: l’opinione dei nostri utenti

Categorie: X Factor



Buongiorno.

Bootcamp. Paroletta magica che mi ricorda tante belle cose: i Kymera magri magri, Nevruz che tenta di sedurre la Tatangelo facendo Massimo Ranieri, una certa ragazza indemoniata e bellissima che urlava Helter Skelter nel microfono… Sigh. Era poco più di un anno fa. Ma andiamo a incominciar.



VORTICI SPAZIO-TEMPORALI E OMBRETTI DA UN ALTRO MONDO

La carovana si sposta nell’infida Milano e becca una giornata di sole per dare il via al massacro. Morgan s’accomoda e subito stiletta la Sventura sterminatrice ricordandole che il pubblico è il quinto giudice. Sempre più Corrida Style.



Individuo subito un capellone darkino col pizzetto che mi garba molto. E tu dove ti eri nascosto, bellezza? Il mio ormone si mette in moto.

Antonio Ancona. Apre bocca. Cita frasi a sproposito. La mia libido si addormenta veloce come si era svegliata. Scambio esemplare tra lui e Elio:

Monociglio: Cosa fai nella vita?

Cavelòn: Sono un cantautore. Scrivo le mie canzoni.

Monociglio: Cioè tu come attività fai il cantautore?

Cavelòn: No, lavoro con mio padre.

Pure lui porta i Negramaro. Due. Palle. E scusa, Isa. Interpretazione senza sbavature e con la giusta agitazione. Quattro si. SIETE ROVINATI! BWAHAHAHAHAHAH! Antonio, ti lovvvvvvoooooo! Cioè, no. Andiamoci piano. Ci siamo appena conosciuti, suvvia.

Nuovo giro. Tipetta in salopette. Ballerina. Valentina MONTONE. Morgan ironizza subito sul suo cognome. E, ovviamente, su quello di Arisa. Questa cosa della ‘Pippa’ ce la porteremo dietro fino alla fine. Ahimè.

Squaw Montoncina Danzante presenta ‘Think’ di Aretha. Parte col botto, poi s’affloscia e cala in modo drastico. Morgan le fa notare che abbassare in quel modo di un’ottava è una cosa strana. Arisa è più drastica “È come con gli attori cani.” Ecco.

Commento della Montona cacciata: “’sta cretina. Ma vada a raccogliere le carote.” Amo X Factor.

Contro/Corrente. Giusto perché non basta distruggere i Negramaro alla povera Isa. Bisogna massacrarle pure Jovanotti. Tre tamarri terribili che fanno cose inesplicabili. Uno dei tre mostra il nome della ex tatuato sulla caviglia. Arisa gli ricorda che lei non lo vuole più e lo invita a chiamarla.

Denise Ravidà. Sguardo perso. Canto vacuo. Impressione allucinante.

Aldo D’Amaro. Quasi sessantenne adiposo. Un elemento che ancora mancava. Spaccia i propri cd e manda canzoni al Papa (immagino la faccia di Ratzinga. “Kosa essere kwesto?”). Si incazza e sfida Morgan al pianoforte. Ai giudici viene una certa fame.

Daniel Rays! Chi si rivede! Il sopranista definito dalla Tatangelo ‘un cugino di campagna’. Stavolta non ci sono lobotomizzate di Sora in giro. E Daniel si prende i suoi quattro sì.

Claudio Niniano. Ma come si fa a ringhiare su Alex Britti? Cioè… Alex Britti! Una camomilla su due gambe! Le ovaie di Arisa lo fanno passare.

Rosa D’Alise. Un’altra che potrebbe lillerare il Morgan. La Sventura, OVVIAMENTE, la odia. Lo sguardo da killer mi inganna. Le da uno ‘stra-sì’. Secondo me se ne pentirà.

Rosario ‘Qualcosa’. Postino comasco-siculo con bandana in testa.

“Parlaci del tuo rapporto con la musica.”

“Che problema c’è?”

Scambio sublime.

The Postman: La prima canzone che ho imparato è quella di Arisa.

Elio: Canta da due anni.

E pure lui si butta sui Negramaro. Di nuovo: BAAAAAAASTAAAAAAAAAAAAAA!

… … … L’essere più stonato che abbia mai calcato quel palco. Si prende una standing ovation. Passa. Non supererà i bootcamp ma intanto ci sganasciamo un po’.

Bootcamp, appunto. Con la genialata di questa edizione. Ossia: ogni categoria canterà un solo pezzo, lo stesso, per tutti. Nel senso che, se sei un sopranista e vogliono farti cantare Georgia on my mind quella ti becchi e ringrazi pure. Evviva!

Mi preparo psicologicamente a sentire quella botta d’allegria di Sere Nere cantata da sfringuellanti fatine under. Cosa non si fa per il blog.

La prima è la figliola linda di Mastro Lindo insieme ad altre tre. Quest’anno si applica la morte istantanea. Uno strano menefreghismo circa la sorte di costoro mi coglie. Voglio la ricciola rossa. E quella che sta sulle bolas alla Sventura.

Nel secondo gruppo una bionda ossigenata viene fatta fuori e costretta a subire le altre tre che festeggiano. Il regista è Torquemada.

Ecco. Poi ci sono dei momenti surreali. Gente che gorgheggia e poi corre ad abbracciare Cattelan. Non capisco più nulla. Voglio un caffè.

Tocca ai gruppi vocali. E a coloro che TUTTI stavamo aspettando. Le Lallai Sisters sono di nuovo fra noi. Passano al turno successivo, insieme alle caffè Margot e ai cloni dei Jalisse.

Ma frullando e correndo, tornano le MelodiKe Armonie. La Sventura prepara le bombe carta. Loro si difendono con le loro armature di cocci di bottiglia. Passano. I miei popcorn sono ancora qui.

Tocca ai pischelletti maschi, solitamente la categoria che mi interessa di meno, più che altro perché tento di schivare le ondate di bimbeminkia che si portano dietro. Vediamo subito Valerio Mammone senza genitrice. Torna anche il Superbone Rosso. Continuo a chiedermi quali forze cosmiche lo proteggano. Riecco anche il mio figlio segreto e il barba-giovane-che-sembra-vecchio. Fulgida Chioma Antonio torna a casa. Il nostro amore è finito prima di nascere.

Entrano i vecchietti. Non conosco il pezzo e lo confesso candidamente. Giulio-il-veneto, che piacere rivederti! Facce sognà! Rivedo anche la gothic-tata Tania Furia. Che potrebbe essere il mio nickname. Yeah! Rispunta anche Marco, colui che ti riconcilia con l’eutanasia. Vediamo se ha un po’ di serotonina in circolo. Forse. Ha un maglietta colorata. E viene eliminato.

Fine prima parte. I giudici vanno a magnà. A stomaco pieno richiamano gli agnellini sacrificali sul palco. I Fantastici Quattro (?) si rivedono tutte le esibizioni. E lasciano degli illustri caduti sul campo (?). Addio, Giulio, luce delle mie pupille. Addio barista scialacquatrice coi piercing.

Smaltita la pratica, si passa alla fase iPod. Esattamente come l’anno scorso, le tenere animelle dovranno imparare un pezzo in una notte (Nevruz che ingoia il foglio con il testo… che bei ricordi… *_*)

Jessica affronta la sua nemesi Sventura vestita di rosso. Spara una raffica di ‘cioè’ e Elio si appunta le sue perle filosofiche. Canta ‘Malo’. ‘Malo’. Ai Bootcamp. Ribadisco: ‘Malo’. Ciao, Ruz!

Black-Mary Poppins canta Moondance (di VAN MORRISON, oddei! Di VAN MORRISON, non di Micjhael Bublè!) A Morgan non piace. A me sì.

Altra darkettona. Trucco magnifico. Canta ‘Zombie’. Salutiamo le Yavanna che ci seguono da casa! (… non proprio.) Sbaglia il tempo. Chissene. Ha un bell’ombretto.

Tocca a mio figlio Jeremy. Con la maglietta viola. Che accade? Non mi può diventare variopinto, dai. Trema, piange e fa Zarrillo. Saluto pure Zarrillo che ho incontrato da piccola e che è una persona squisita.

Arriva la donna-alfabeto, che s’è scritta il testo su ogni parte visibile del corpo. Manco alle elementari. Riappare Paola Marotta, quella che aveva spaccato con At last. E fa un macello su Grignani. Che cose strane… le danno il testo. Non mi sembra molto giusto. Ma io sono cattiva. Barba-vecchio-giovane continua a non piacermi. Ma io sono SEMPRE più cattiva. Via con i nuovi Borghi Bros, la mia ricciola rossa e le ormai leggendarie Lallai. Annunciano alla nazione che adesso si vogliono tanto bene. Che gioia.

Ultima scrematura di questa puntata-trottola. Mi attacco a ciò che resta della mia birretta.

Tra i giovani maschietti passano Barbavecchio, Vincenzo Di Bella, il cravattino selvaggio di Davide Papasidero (bah!), Valerio CoccodiMamma, Daniel il sopranista, Jeremy “Figliomio!” Fiumefreddo e il Roscio Malefico. Ho già i miei sfavoriti, e sono cavoli vostri.

Passiamo al reparto geriatrico. Claudio Cera, il rasato che attizza l’Arisa, un tizio mai visto prima, la mia omonima Furiosa-Witch-Baby-Sitter, la balda Rhama e la tatuata Lo Coco. Segue crisi isterica di barista bionda. Elio la consola come può. Io la consolerei a sassate, anche perché somiglia a una che mi sta sul gozzo. Esce di scena con un dignitosissimo “X Factor non cerca il talento”. Vai, cara, vai.

Tocca agli sfigati per definizione, ovvero i gruppi. Morgan parla di una selezione “molto spietata”. Evviva i superlativissimi. Passano le Five Sisters, altri tre tizi ignoti, tre ULTERIORI tizi ignoti , i fratelli malviventi dei Borghi, le Caffè Margot e i Free Chords. Ciao, Lallai. Spremute a dovere hanno esaurito il loro compito.

Le Baby Pischelle Immorganate: Bimba Pulita, la Jessica amatissima dalla Sventura sempre svestita, la mia Rossa Selvaggia ma Timida, una sconosciuta che sussurra qualcosa di indefinibile, la Marotta Smemorata e, ovviamente, ultima ma non ultima “Morgan-voglio-farti-tante-cosacce”.

Ma la produzione è spietata e interrompe i giudici mentre si rifocillano al buffet per la cinquantesima volta in due ore di programma. C’è da fare un confessionale, dicono. Morgan smadonna. In realtà c’è l’assegnazione delle categorie. Elio si becca la patata bollente dei gruppi. Finge un infarto, poi si dice felicissimo (come no…) fare la badante e l cosa la secca. Tifo per lei. Sventura è l’unica contenta, perché potrà mettere a lucidare pavimenti e a dormire nella stalla le sue piccole cenerentole, quanto a Morgan, manifesta una sincera repulsione nei confronti dei maschietti (sì, sì, ci crediamo…). La castità della bambine under è salva.

Ora si passa agli Home Visit. E io passo la palla a Diamantuccia mia, perché la settimana prossima me ne andrò a spasso per l’Emilia. Una certa persona dai lunghi capelli presenta il suo video. Ubi maior eccetera e ccetera… Al massimo, per la gioia di Loulou, vi beccherete un resoconto della festicciola. No, eh? Vabbè, ci ho provato. ^_^

Baci, Jean