Amici, Alessio Bernabei confessa: “Ecco perché mi stavano sul ca*zo i Dear Jack!”. Poi svela di averne parlato con Maria De Filippi e…

Alessio Bernabei è tornato a parlare dei suoi esordi ad Amici insieme all’ex gruppo Dear Jack.

Il giovane cantautore, tornato alla ribalta in questo periodo con il suo singolo Primo Caffè, ha infatti confessato alcuni retroscena inediti in merito all’ormai ex band che è nata all’interno del talent show di Maria De Filippi:

Mentre bevo il mio “primo caffè” vi racconto perché mi stavano sul ca*zo i Dear Jack. Quando noi Dear Jack siamo nati facevamo emo-pop, punk, tutto quello che noi abbiamo fatto diciamo che è stato un adattamento ad Amici. Poi ho scritto la mia prima canzone in italiano che ci ha fatto entrare in quel programma perché era quello che cercavano: una band, fatta di ragazzi giovani stile One Direction italiani e quella roba è piaciuta. Tra l’altro uno di loro era il mio amico storico con cui ho fondato i Dear Jack ma gli altri tre non li conoscevo.

Quindi quando siamo usciti dal programma è stato un po’ un effetto da matrimonio combinato. Eravamo costretti a stare insieme 24h su 24 tutti i giorni, a dover fare tutte le attività da band insieme: dai firma-copie, concerti, live, tutto quello che potevamo fare e stare sempre insieme forzatamente.

Poi ha proseguito raccontando di quando i rapporti sono venuti a mancare tra i vari componenti:

Quindi questo ha incominciato a incrinare i rapporti. Usciti da là è stato un successo incredibile, che non avevo mai visto. Noi arrivavamo dalla cameretta quindi io non conoscevo quel tipo di popolarità e noi non eravamo pronti. Io in primis non ero pronto. Si sono incominciati a vedere piano piano tutti i difetti di ognuno di noi.

La cosa che per me ha incrinato più di tutti i rapporti è stata la mia mancanza di lessico, il mio modo di non saper parlare correttamente davanti a delle telecamere o nelle interviste. Un ragazzo di provincia, avevo letto due libri in croce e mi ritrovo a dover fare interviste per Sanremo e cose… quindi dicevo solamente minch*ate. I miei compagni, giustamente, me lo facevano notare e io, più sapevo che parlavo male e più di conseguenza parlavo male. Quindi tutto questo mi ha fatto entrare in un insicurezza perenne e una mancanza di autostima che mi dava problemi, ma anche agli altri e a tutto il lavoro che c’era intorno.

Bernabei ha poi ricordato l’esatto momento in cui ha capito che c’era qualcosa che non andava più bene:

Ovviamente il bagaglio di vita che non avevo si riversava su tutta la mia attività lavorativa. Ricordo gli ultimi periodi, ricordo che lanciai le bacchette della batteria in faccia a Riccardo. Quando c’è stato quell’avvenimento ho detto: “C’è qualcosa da sistemare, non va per niente bene!”. Quindi ad un certo punto ero diventato il ribelle, quello da far fuori. E avevano ragione perché io in primis non mi sentivo all’altezza e non mi sentivo giusto in quel contesto. Ad un certo punto sono diventato il primo a volermene andare perché era diventato un ambiente tossico. Come in tutte le relazioni, anche in amore, ti rendi conto ad un certo punto che ci sono dei segnali in cui devi dire basta a tutto questo.

E io me ne sono accorto durante una mattina dove dovevo svegliarmi per andare all’Arena di Verona che era soldout e ricordo di non volermi alzare dal letto. Ero arrivato al punto di non ritorno di una relazione che andava avanti forzatamente da tanto tempo e non doveva esistere. Io dovevo farla finta in qualche modo, noi dovevamo farla finita.

Infine, Alessio ha raccontato anche di averne parlato proprio con Maria De Filippi, svelando anche qual è stata la sua reazione:

E quando hai vent’anni e devi chiudere una relazione importante di solito da chi vai? Vai dai genitori. Io in quel momento, la mia figura genitoriale era Maria e quindi andai da lei, raccontandole tutto e del fatto che me ne stavo andando. Lei mi rispose: “Siete durati fin troppo!”. Vi voglio bene.

@alessiobernabei #dearjack #primocaffè #newmusic ♬ suono originale – Alessio Bernabei