Amici di Maria de Filippi

Amici, Giulia Ottonello confessa: “Dopo il talent ero molto arrabbiata, ho dovuto fare psicoterapia”

“Pubblicare l’album è stato come schiantarsi contro un muro, totale perdita economica”

Alessia S. 23/08/2025

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Il programma Amici Di Maria De Filippi con 24 edizioni all’attivo ha sfornato parecchi talenti.

Molti di questi sono diventati delle icone della musica pop o ballerini di successo, alcuni altri hanno arrancato, altri ancora sono dovuti tornare alla loro vita normale.

Una concorrente nonché vincitrice della seconda edizione, Giulia Ottonello era uscita dal talent è arrivata fino agli Stati Uniti grazie alla sua incredibile voce e il suo grande talento per i musical.

 

Ma non tutta la sua carriera è stata rose e fiori, la cantante e vocal coach infatti in una lunga intervista a Fanpage.it si è raccontata, parlando delle difficoltà riscontrate in questi anni e di come abbiano minato la sua salute mentale.

Negli ultimi anni Giulia ha lavorato a teatro ma ha trovato porte chiuse per il Festival di Sanremo:

Sono successe tante cose, ho lavorato a teatro, sono protagonista nel musical Rocky, ma volevo dedicarmi alla musica. Ci sono riuscita in maniera limitata, anche perché sto facendo teatro, ed è molto impegnativo, lascio poco spazio ad altro. Ho provato nuovamente con Sanremo, ma le canzoni che ho mandato non sono state accettate.

Nel frattempo però è diventata vocal coach seguendo le orme della madre. La cantante è arrivata alle selezioni per Amici che era ancora minorenne:

Per la seconda edizione si sono presentate a Cinecittà qualcosa come 30mila persone. Ci sono stati 2/3 giorni di scrematura iniziale, perché c’erano persone da tutta Italia. Ricordo una fila indiana di 7/8 ore solo per i primi provini. Io ero minorenne, avrei compiuto 18 anni a fine luglio, quindi mi aveva accompagnato mia madre.

E della vittoria ricorda soprattutto il senso di smarrimento davanti alla popolarità:

Ricordo che durante il programma eravamo in un residence in mezzo al nulla, ci accompagnarono nel centro commerciale e vedemmo per la prima volta la reazione, il contatto reale con le persone fuori. Tutto assurdo, fino a quando finì il programma. Lì, letteralmente, ci inseguirono per strada. Fu una cosa spaventosa all’inizio, col passare degli anni ho scoperto che devi fare un po’ amicizia con questa cosa, nulla di tragico.

Della De Filippi invece ha un bellissimo ricordo:

Devo ringraziarla, è stata una figura fondamentale perché ha dato veramente inizio a tutto. Mi ha dato questa grandissima occasione, poi noi non potevamo sapere cosa sarebbe successo dopo.

Al contrario non ha un bel ricordo del mondo della discografia:

Non potevamo sapere che i discografici non sarebbero stati tanto disponibili e tanto felici di farmi lavorare. L’Italia non era ancora pronta, c’erano molti pregiudizi e gli addetti ai lavori hanno incominciato a capire che i talent show erano qualcosa da cui attingere solo diversi anni dopo, quindi probabilmente mi sono semplicemente trovata in un periodo storico dove ancora queste cose non combaciavano.

La cosa è stata molto dura da accettare tanto da aver minato la sua salute mentale, Giulia infatti è ricorsa alla psicoterapia per superare le difficoltà:

Durante i primi anni ero arrabbiata, ho dovuto lavorare molto su me stessa, anche grazie alla psicoterapia. Ancora oggi faccio questo percorso, è importante quando ti capita di metterti in gioco al punto da fare cose che sono costantemente sotto il giudizio di molti.

Pubblicare il suo ultimo disco I miei colori dopo 10 anni dalla sua uscita dal talent show è stata poi la goccia che ha fatto traboccare il vaso:

Come schiantarsi in un muro, una totale perdita economica. Quell’album è costato tantissimo, avevo dei mezzi accordi per la distribuzione ma all’ultimo si sono tirati indietro. Mi sono trovata con un disco da migliaia di euro, frutto di collette anche importanti di vari familiari. Il disco è completamente suonato, con tanti artisti. Per quanto io sia orgogliosa di quel disco, mi sarebbe piaciuto farlo sentire di più, oltre ad avere un senso di colpa nei confronti delle persone che ci hanno lavorato.

L’ Ottonello infatti non ha intenzione, almeno per il momento, di pubblicarne altri. Piuttosto pensa al cinema:

Mi piacerebbe entrare nel cinema, anche con piccoli ruoli, fare esperienze. È un settore difficile, come la discografia, dove è difficile entrare. Un piccolo ruolo ogni tanto al cinema e lavorare sulla mia musica, prendermi i tempi e fare cose nuove mi piacerebbe molto. Porto avanti il teatro e il musical con gioia e gratitudine, perché amo queste arti.

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