Elio: “Faccio il giudice a X Factor, ma i miei figli preferiscono le canzoni dello Zecchino d’oro!”

Edicola Novembre 3, 2015

Elio: “Faccio il giudice a X Factor, ma i miei figli preferiscono le canzoni dello Zecchino d’oro!”

La genialità è senza dubbio il suo ‘fattore X’ e lui lo esprime soprattutto attraverso una sottile vena ironica. Dopo quattro edizioni consecutive e un anno di pausa, Stefano Belisari, in arte Elio, torna a occupare nuovamente la poltrona di giudice a X Factor, il talent musicale di Sky: “Oggi l’originalità è una merce rara. Io prediligo sempre quelli che pensano di percorrere una strada diversa rispetto a quelle più battute di solito” dice lui, che è anche uno stimato doppiatore cinematografico, un abile interprete teatrale, un brillante compositore e polistrumentista. Della sua vita privata, però, si sa poco e niente. Lontano dai riflettori, il cantante dalle folte sopracciglia inventore di un linguaggio irriverente e surreale è un padre e marito vecchio stampo e dà anche l’impressione di essere un uomo piuttosto severo. Quando gli si chiede se i suoi gemelli dai nomi decisamente impegnativi, Dante e Ulisse, lo guardano in tv ma apprezzano la musica del collega rapper Fedez, Elio osserva: “No, loro sono ancora troppo piccoli. Per ora seguono soltanto lo Zecchino d’oro! Io, invece, ero un fan di Canzonissima, che era appunto una gara di canzoni. Ero molto piccolo e facevo caso a quello che gli altri bambini della mia età non osservavano, l’orchestra, il batterista, il sassofonista“. Quando gli si chiede se per i ragazzi di oggi, uno show come X factor può essere uno strumento utile, invece, dice: “Per seguirlo devi essere prima di tutto un appassionato di musica. Però devo dire che è sicuramente un modo divertente e non impegnativo per avvicinarsi a quest’arte meravigliosa“. E quando gli si fa notare che è il giudice più anziano, non solo anagraficamente, ma anche per numero di presenze dice: “Per contratto dovrei dire che voglio vincere, però non è il mio obiettivo principale! A me interessa fare il giudice con leggerezza. Sento una grande responsabilità per i tre ragazzi che ho scelto nella mia squadra. Poi saranno loro a salire sul palco e il pubblico a casa che li voterà. Non sempre vincono i cantanti che rispondono alle caratteristiche classiche. I miei Over sono una squadra forte, su cui si può lavorare molto. Tutti e tre hanno desiderio di imparare e di crescere. Io, come giudice e allenatore, li seguirò dentro e fuori il talent show“. Infine, quando si nota che la caratteristica vincente per diventare Elio è stata l’ironia e gli si chiede quale sia il suo ‘fattore X’ come giudice, risponde: “Ho una dote che pensavo fosse comune, ma invece non lo è: accorgermi se uno è intonato oppure no. Ma poi, come recita un antico detto, che vinca il migliore!“.

Fonte: Nuovo

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