Blog
I conduttori italiani che amano intrattenersi online nel tempo libero
Redazione 09/12/2025

Da Instagram al gaming, sono sempre di più i conduttori che fanno parlare di sé anche sul web. A settembre, circa 44 milioni di italiani hanno navigato online e hanno trascorso 70 ore sul web. Le piattaforme di streaming stanno totalizzando centinaia di migliaia di ore, NOW è in crescita del 276% e anche i podcast hanno raggiunto il 41% degli ascolti mensili.
Ormai, anche i conduttori sono delle celebrità e si destreggiano tra reel, teaser e dirette. Questo perché il pubblico italiano è sempre più connesso e ama seguire i VIP nella loro quotidianità proprio per sentire la vicinanza e la spontaneità del personaggio. La TV è ancora molto utilizzata, ma stanno crescendo i social, i video e gli streaming. Quindi, chi conduce in TV oggi sceglie di essere un personaggio anche sui social e sul web, proprio per far risaltare la propria personalità.
Il gioco online colpisce tutti, anche i VIP
Succede sempre più spesso che durante un fuori onda un conduttore riveli le sue passioni online. Alcuni VIP sono abituali frequentatori dei tavoli virtuali e delle slot. Ci sono piattaforme come sportazaapp.com che mettono a disposizione così tanti titoli da soddisfare le esigenze di tutti. In particolare, Sportaza Casino offre bonus vantaggiosi per gli appassionati di sport e per chi ama seguire le scommesse sportive live. Dato che il calcio è lo sport privilegiato in Italia, è normale che ci siano molti personaggi famosi che hanno un certo feeling con le slot e con i giochi da tavolo a tema sportivo.
Certo, l’uso è del tutto personale, ma la notorietà di questi personaggi contribuisce a diffondere l’informazione. Dai giochi a tema calcio alle slot in stile egizio, gli operatori online cercano di ampliare sempre di più la loro offerta proprio per intercettare il pubblico.
Dalle dirette su Instagram ai podcast video: il dietro le quinte
C’è chi ha costruito anni di conversazione mattutina proprio online. L’esperimento di Fiorello con Edicola Fiore e poi con Aspettando Viva Rai2 su Instagram e RaiPlay ha dimostrato che la rassegna a caldo funziona quando è social-unificata e quotidiana. Lo schema – breve, interattivo, backstage – è diventato un modello per tanti. Anche il mondo di Sanremo ha sdoganato i social, nel 2024 il profilo TikTok del Festival, inaugurato da Amadeus, ha macinato milioni di visualizzazioni e decine di migliaia di contenuti generati dagli utenti già dopo la prima serata. L’idea è semplice: portare la kermesse dove stanno gli occhi dei più giovani, senza filtri televisivi.
I podcast video sono il luogo in cui i conduttori possono intervistare, raccontare e sperimentare. Nel 2025 il 41% degli italiani dai 16 ai 60 anni ha ascoltato almeno un podcast nell’ultimo mese e i progetti come Supernova di Alessandro Cattelan mostrano come un format ben curato possa vivere tra YouTube e le app audio.
Il lato gamer dei presentatori: quando il joystick sostituisce il microfono
Non tutti streammano su Twitch, ma molti conduttori raccontano di rilassarsi con i videogiochi e le community, magari ospitando i gamer o commentando le uscite del momento. Il contesto è favorevole, nel 2024 il mercato dei videogiochi in Italia ha raggiunto i 2,4 miliardi di euro, con una platea di circa 14 milioni di videogiocatori tra i 6 e i 64 anni.
E mentre i canali TV sperimentano sempre più clip da gamer nei propri hub digitali, su Instagram e su TikTok alcuni volti noti giocano con i trend, trasformano i momenti di pausa in contenuti brevi. il caso “lozio” sui social ha mostrato che perfino i conduttori più tradizionali, se adottano dei linguaggi diversi, conquistano un pubblico nuovo.
Formati che funzionano quando il conduttore spegne le luci dello studio
Chi ottiene dei risultati costanti online tende a muoversi su dei format semplici e ripetibili, con una regola: breve, autentico e seriale. Quelli che si vedono più spesso sono:
- live da camerino o da auto con Q&A e sondaggi,
- reel verticali con backstage, blooper e mini-storytelling,
- clip di interviste dai talk ripensate per feed e Shorts,
- podcast video con tagli per social e contenuti extra per chi ascolta tutto.
Nel frattempo, i talk ampliano la platea spingono sui contenuti live e on demand. Il caso di “Che Tempo Che Fa” su NOVE, con il flusso parallelo su discovery+ e un canale YouTube molto attivo, è il paradigma di come la TV e il digitale possano convivere senza sovrapporsi.
Cosa ci dicono queste abitudini sulla tv che verrà
I conduttori italiani che usano il web nel tempo libero non stanno tradendo la TV, la stanno allungando. Il pubblico pretende un tono più vicino, un ritmo da feed e qualche finestra sulle passioni personali, dalle chiacchiere a notte fonda ai videogiochi.
Con una rete che scorre più veloce e con degli utenti che dedicano al digitale molte ore ogni mese, intrattenere fuori palinsesto non è più un di più, è la normalità. Chi trova una propria voce in quell’ora rubata tra una prova e una diretta si porta a casa ciò che conta: l’attenzione vera, anche quando lo studio è buio.
