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Il Collegio 9, Maria Rosa Petolicchio: “Ecco cosa succede davvero a telecamere spente e cosa penso della classe del 1990”
“Le dinamiche da reality avevano un po’ stufato, questa nuova edizione mi sembra più vera” ha commentato l’iconica prof
Carola 10/11/2025

In attesa di vedere in onda su RaiDue le nuove puntate della nona edizione de Il Collegio, su RaiPlay sono già disponili tutti gli episodi, che stanno riscuotendo un grande successo tra gli appassionati del format.
Negli ultimi anni, infatti, il reality show che vede come protagonisti ragazzi giovanissimi alle prese con un’epoca e un sistema scolastico molto distanti e completamente diversi da quelli a cui sono abituati aveva vissuto in piccolo declino, dovuto soprattutto al fatto che gli allievi apparissero molto più costruiti rispetto a quelli delle prime stagioni.
Con la nuova edizione, però, sembra esserci stato un ritorno alle origini e ad aver contribuito al successo, oltre agli allievi, è stato sicuramente il corpo docente, tra cui figura Maria Rosa Petolicchio, colonna portante dello show.
L’insegnante, infatti, è una delle figure più severe ed esigenti, ma al contempo appassionate ed attente alle necessità degli alunni, e proprio questi elementi alla fine l’hanno resa una delle docenti più amate di sempre.
Intervistata da Fanpage, Maria Rosa per prima cosa ha svelato quali sono state le sue impressioni iniziali in merito ai nuovi alunni:
Ho percepito un’atmosfera diversa, avevo subito avuto il sentore che i ragazzi fossero un bel gruppo classe collaborativo. Sì, per carità, sono sempre ragazzi, le ragazzate non mancano, ma si faceva lezione in modo sereno e l’impressione è stata quella di avere a che fare con collegiali scolarizzati, che partecipavano al dialogo.
Li ho sentiti autentici, non costruiti, almeno da quello che vedo dal montaggio che è stato fatto, dai pezzi scelti. C’è da dire che quando io non sono in classe, non sono in regia e non seguo quello che succede, per cui tutto ciò che vedo in Tv per me è nuovo.
Più “veri alunni”, quindi, e meno “personaggi”, cosa che aveva stancato i telespettatori:
Esatto, era una cosa che aveva un po’ scocciato, l’idea dei personaggi già costruiti, con l’abitino preparato su misura. Non li sentivo autentici. Sì, poi le maschere nel tempo cadevano, ma quest’anno era come ci fosse maggiore autenticità. Secondo me sono stati scelti proprio bene, ci danno uno spaccato di quello che è veramente il mondo dei giovani.
La Petolicchio ha poi parlato di ciò che accade a telecamere spente tra docenti e allievi:
Noi non abbiamo contatti con loro al di là dei momenti didattici. Non viviamo con loro, che fanno la vita di collegio, molta della quale mostrata nelle puntate. Anche perché non mi voglio farmi condizionare e restare quella che sono quando entro nelle mie classi. Fuori dalla classe li vivono principalmente i sorveglianti.
Infine, l’insegnante ha commentato la decisione, all’epoca della settima edizione, di rinnovare il cast:
Sì, c’è stato il fattaccio, perché a parte il preside, il professore Maggi e i sorveglianti, si è pensato che rinnovare il programma dovesse significare necessariamente far fuori tutti quanti. La speculazione sul cognome Petolicchio non è che mi avesse fatto questo gran piacere e lì per lì ci sono rimasta malissimo, mai me lo sarei aspettato. L’ho vissuta come una stroncatura, tra l’altro comunicata male perché solo in prossimità delle registrazioni, non tenendo conto della disponibilità che avevo fornito.









