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Isola, Chiara Balistrieri racconta: “Sono giorni che ricevo minacce. Donne, fate come me, denunciate!”
L'ex volto del reality di Canale 5 ha ripercorso i giorni impegnativi che sta vivendo da quando è rientrata in Italia
Alessia S. 05/09/2025

L’Isola dei Famosi è finita da un pezzo oramai, ogni concorrente ha portato la propria storia nel reality, e alcune di queste erano piuttosto dure.
Uno dei vissuti sicuramente più pesanti era quello della naufraga Chiara Balistrieri.
Prima di approdare in Honduras, Chiara aveva alle spalle una storia di violenza, infatti aveva raccontato in un video divenuto virale sui social, le minacce e gli abusi dell’ex fidanzato e la sua fuga dagli arresti domiciliari nonostante le condanne.
Chiara, ha conosciuto l’ex fidanzato Gabriel Constantin a 14 anni, e dal 2017, quando è iniziata la loro relazione fino al 2022, ha subito violenze domestiche verbali e fisiche.
Costantin in quell’anno fu condannato ai domiciliari dai quali però riuscì a fuggire. Nel mese di dicembre 2024, è stato arrestato a Bologna ma è riuscito a scappare nuovamente. L’arresto definitivo in Romania è avvenuto nel mese di novembre 2024.
dopo aver denunciato l’ex fidanzato, Chiara ha iniziato a dedicarsi alle donne vittime di violenza sostenendole tramite l’associazione Scarpetta Rossa .
Intervistata da Lorenzo Pugnaloni, Chiara Però ha raccontato che il suo incubo ancora non sembra essere terminato. In un estratto della puntata che andrà in onda mercoledì 17 settembre su Casa Lollo infatti, l’ex naufraga ha rivelato che l’incubo non è finito e che addirittura, un parente del suo ex compagno continua a minacciarla di morte:
Sono stati due giorni un po’ impegnativi, perché sotto gli ultimi miei video e reel che ho postato su Instagram e nei vari profili social mi sono arrivate molte minacce, non le classiche minacce da parte di hater, ma minacce molto pesanti, di morte e cose inerenti alla mia famiglia, soprattutto a mia madre.
Sono stata in questura tutta la mattinata a fare l’ennesima denuncia, anche perché qualche settimana fa, correlato appunto a questa cosa, si è fatto vivo un parente del mio ex, Gabriel. Dato e visto che io questi tipi di minacce li ho ricevuti per anni e sono letteralmente gli stessi con i quali anni fa e mesi fa ho fatto altre integrazioni di denuncia.
Questi attacchi sarebbero successivi al suo ritorno in Italia e proverrebbero da 45 profili fake diversi:
Da quando sono tornata in Italia, praticamente da ieri e oggi, sono tre giorni dove sono stata massacrata da questi commenti, tutti quanti da profili fake, quindi praticamente stavo contando prima il poliziotto in questura, erano circa 45 profili solo su un post mio, dove praticamente al minuto scrivono commenti di tutti i tipi, tutti commenti di minacce, dove proprio attaccano me e mia madre. Non ti far vedere fuori, ce la pagherai, cose del genere proprio. […] Sembrano scritti dalla stessa persona, infatti è così.
La denuncia non è stata fatta contro ignoti perché pare che il modus operandi sia identico a quello dell’ex e perché le minacce sono arrivate improvvisamente dopo che un parente dell’ex ha iniziato a mettere like sotto i post di Chiara e solo quelli che riguardavano Gabriel Constantin:
Suo cugino, che mi ha sempre anche lui minacciato durante la latitanza di Gabriel, non si era più fatto sentire. Poi casualità, circa una settimana fa, inizia a mettermi like e a seguirmi su Tik Tok e Instagram, inizia a mettermi tutti questi like, inerenti solo e esclusivamente a Gabriel, e poi perché proprio con la polizia, prendendo gli screen dei messaggi che mi mandavano mesi fa: sono praticamente identici.
Infine Chiara ha rivolto un appello alle donne, chiedendo di denunciare e di rivolgersi all’associazione Scarpetta Rossa o anche direttamente a lei, e ha ribadito che parlare di questi temi è importante:
Nell’ultimo reel, infatti, che ho fatto sul mio profilo, ho invitato tutte le ragazze, comunque, che mi seguono, visto che sono seguita maggiormente da ragazze, da donne, da un pubblico prettamente femminile, le ho invitate se avessero bisogno o dovessero avere bisogno d’aiuto a scrivere comunque alla mia associazione, che è Scarpetta Rossa, di cui faccio parte, o anche direttamente a me […]
Non bisogna mai smettere di parlarne e bisogna assolutamente parlarne il più possibile e fare in modo che le cose cambino al giorno d’oggi, che una donna non si senta sola nel denunciare e soprattutto anche esporsi.
Non è facile, perché purtroppo viviamo in una società dove la vittima molte volte viene attaccata. E bisogna capire, invece, che non è così, per quanto possa essere strano, il fatto che uno non abbia magari vissuto una relazione tossica e non sa cosa avviene nelle dinamiche, e quindi dicono: “Eh, ma dovevi lasciarlo prima, dovevi denunciare prima!” Ma non è sicuramente incolpando la vittima che le cose cambiano, ma anzi.
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