Televisione

Le Iene, Roberta Rei e lo straziante racconto dopo aver perso il bimbo che portava in grembo: “È stato il periodo più difficile di sempre!”

“Ho pensato a lungo se raccontarlo, ma…”, ha aggiunto sui social

Giada 21/08/2025

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Al mondo d’oggi è difficile vedere tanta autenticità nel mondo dei social.

E’ difficile mettersi a nudo mostrando anche i lati non belli che la vita presenta.

Per la giornalista delle Iene Roberta Rei, oggi, 21 agosto 2025, doveva essere un gran giorno, perchè festeggia un traguardo non indifferente, i 40 anni.

Invece di parlare di festeggiamenti, però, la Rei, ha deciso di postare su Instagram una foto che la ritrae in bianco e nero in cui racconta la straziante perdita del suo bambino:

È stato il periodo più difficile di sempre. improvvisamente incinta, improvvisamente felice come mai nella vita.

E chi se lo immaginava di sentirsi cosi, neanche ci pensavo io alla maternità. “L’età avanza, ma non ci pensi? E perché?” quante domande inopportune si fanno.

Ho superato i famosi tre mesi, quelli del “non dirlo, meglio aspettare”. E invece ai pezzi del mio cuore l’ho detto. Avevo registrato una serie di video della loro reazione che ho cestinato, ma tengo nella mente.

A quattro mesi inoltrati poi “la natura ha scelto per te” e il dolore più grande.
Viscerale, anche quello, dei più forti mai provati.

E poi tutto smette di avere senso, ma non sei tu a sceglierlo, è il tuo corpo che piange. Ma nessuno lo capisce.

Ho visto quello schermo, quell’immagine distesa, come dormiente, non la toglierò più dalla testa. Non avrei dovuto guardare, non avrebbero dovuto farmi guardare.

Poi l’attesa di ore in ospedale perché “Signora ci sono tante donne che stanno partorendo, il medico poi arriverà”, lo ho visto i loro volti felici, ho sentito i pianti di quelle creature che venivano al mondo.

Erano dei coltelli che si infilavano nello stomaco. Era necessario?

Me lo sono chiesta dopo tornando lucida. No.

E poi si è rivolta a noi donne, sull’importanza del chiedere aiuto:

E non deve esserlo per nessuna donna che va incontro a un aborto. Che lo abbia scelto o meno.

Se c’è una cosa che posso dire alle donne a cui succede e che custodiscono in silenzio questo dolore è che dovete abbracciarvi. E dovete chiedere aiuto. lo non ci sono riuscita subito.

Se non ci riuscite da sole chiedete aiuto.
E a chi vi sta intorno dico abbracciatele sempre. Ci vuole tanto tempo per rimarginare questo tipo di ferite, datevelo
questo tempo.

Ho avuto la sfortuna di provare delusione da molti a me intorno e l’immensa fortuna di scoprire abbracci inaspettati. I più belli.

E ci ho pensato a lungo se raccontarlo, ma se lo faccio è perché voglio abbracciarvi tutte.
Spero davvero che il mio abbraccio vi arrivi.

Infine conclude facendo un bilancio di questi primi 40 anni:

Oggi sarebbero stati 7 mesi.

Per me invece sono 40, con enormi consapevolezze in più e un pensiero alle cose belle che sicuro arriveranno. si può essere fragili, non c’è da nasconderlo, anche questo
ho imparato.

 

 

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