Matteo Giunta e Federica Pellegrini hanno consumato a Pechino Express? Lo sportivo risponde alla piccante domanda di Vanity Fair

Si è conclusa qualche giorno fa la decima edizione di Pechino Express, l’adventure show condotto da Costantino della Gherardesca ed Enzo Miccio in onda su Sky. Dopo migliaia di chilometri e tante avventure, gli Italoamericani, ovvero, Joe Bastianich e Andrea Belfiore, si sono aggiudicati  il primo posto. Al secondo posto si sono classificati i Novelli  Sposi, la campionessa Federica Pellegrini e suo marito, l’allenatore Matteo Giunta. I due erano stati dati come favoriti alla vittoria finale. Terze – a sorpresa –  le Mediterranee Carolina Stramare e Barbara Prezia.



Dopo l’avventura a Pechino Express, dove si è fatto apprezzare dal pubblico per la sua umanità e la sua calma nel gestire lo stress, Matteo Giunta ha rilasciato una lunga intervista a Vanity Fair, dove ha parlato del suo rapporto di coppia con la Pellegrini:

Un rapporto di confronto in cui ci ascoltiamo molto.



Riguardo all’etichetta “marito di”:

Quando mi sono innamorato di Fede, non ho mai pensato a queste cose perché non mi interessano. Sono fiero di quello che Fede è e che ha conquistato, quindi essere suo marito non potrebbe mai avere una connotazione negativa. Prima la supportavo come allenatore e adesso come marito in una vita di coppia.



Matteo Giunta è rimasto un po’ vago quando gli è stato chiesto se sono riusciti a “consumare” durante il game show:

È stata una luna di miele. C’è chi consuma e chi no, non è necessario. Il sesso, in generale, è importante. Che tu sia a casa a Verona o in Cambogia. La lascio così, sul vago.

Matteo Giunta ha anche confessato di essere rimasto male per il comportamento di alcuni compagni d’avventura:

Ci sono onestamente rimasto un po’ male quando sono stato dipinto come una persona cattiva nei confronti della popolazione locale, perché non è vero. Mi sarei aspettato delle scuse che, però, non sono arrivate, ma per me è chiusa qui. Capita che non ci si capisca e che si dicano delle cose che non si pensano.