Nicolò Bettarini, la sfuriata sui social dopo la scarcerazione del suo aggressore (video)

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La scorsa estate ha messo a dura prova Simona Ventura e Stefano Bettarini in quanto il loro primogenito, Niccolò Bettarini, ha rischiato la vita in un’aggresione subita fuori una nota discoteca milanese. Il ragazzo, dopo essere stato accoltellato, è stato trasportato immediatamente all’ospedale Niguarda dove è stato operato con successo.

A seguito della vicenda, in tempi brevi era stata emessa sentenza dal Tribunale di Milano che aveva condannato gli aggressori con l’accusa di tentato omicidio. Risale invece a qualche ora fa la notizia della decisione presa dal giudice per le indagini preliminari Guido Salvini il quale ha stabilito la scarcerazione di uno dei coinvolti, Davideo Caddeo. Gli altri, a cui sono state comminate pene dai 4 ai 6 anni, hanno beneficiato delle attenuanti.



Il Caddeo avrebbe dovuto scontare 9 anni ma, a seguito delle recenti valutazioni effettuate dal giudice, gli sono stati concessi gli arresti domiciliari a casa della fidanzata. Il 30enne, però, avrà l’obbligo di frequentare due centri, uno per la cura dei tossicodipendenti e l’altro dove svolgerà attività lavorativa.

Il gip ha motivato la sua decisione sottolineando la “difficile vita” dell’imputato il quale, avendo avuto entrambi i genitori tossicodipendenti, ha iniziato a consumare sostanze stupefacenti sin dall’adolescenza. Le prescizioni obbligatorie in esame, dunque, favoriranno la funzione rieducativa della pena e la riabilitazione del ragazzo il quale, tra l’altro, è padre di due figlie piccole.



La notizia ha immediatamente suscitato la reazione della vittima. Il figlio di Stefano e Simona, infatti, attraverso delle Instagram Stories ha dato sfogo a tutta la sua rabbia:

Complimenti, bravi. A tutte le persone “giustizia al figlio di”. Spero siate contenti ora. Però questa storia non è per voi. Io mi ero ripromesso di non parlare di questa cosa. Faccio questa storia perché sono incazzato e perché a quanto pare fare le storie su Instagram è l’unico modo per arrivare in qualche modo alla gente. Si commenta da solo quello che è successo. A me non me ne frega un caz*o e dico quello che penso. Penso che la giustizia italiana non esiste, è uno schifo. Per chi sia figlio di, figlio di là, figlio di qua, per tutti quanti. Soprattutto vorrei fare i complimenti al mio avvocato. Non ho saputo niente per mesi, ho dovuto sapere tutto attraverso notizie e amici miei. Ci ha abbandonato praticamente dopo l’ultima sentenza. Vi spiego anche perché, non me ne frega un caz*o. La signora voleva che a gennaio io andassi a parlare a Porta a Porta a elegiarla del lavoro che aveva fatto. Io ho rifiutato.

Niccolò ha poi proseguito:

E poi bisogna fare i complimenti al giudice. Io non studio giurisprudenza, ma la studierò raga. Però, a casa mia dopo una sentenza per tentato omicidio, dopo un mese dalla sentenza li scarcero tutti con permesso di lavoro ai domiciliari, qualcosa non quadra. Ma questa è l’Italia ragazzi, questa è la giustizia italiana. E’ uno schifo. Io mi ero esposto dicendo che la giustizia era stata giusta con me e che ero stato fortunato, ma non è così. Per nessuno c’è giustizia, e potete andare tutti a fare in cu*o, voi e chi è sopra di voi.

La Ventura, infine, ha mostrato la sua vicinanza al figlio attraverso un post pubblicato sul suo profilo Instagram: