Paolo Meneguzzi sui social: “Usare l’autotune è una truffa e un oltraggio”. Sulla vicenda interviene anche un altro famoso cantante

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Di recente, Paolo Meneguzzi è stato protagonista di un acceso scontro con il rapper J-Ax, che ha dato il via ad un vero e proprio dissing culminato con il rilascio, da parte del rapper, di una canzone dedicata al cantante di Verofalso.



Meneguzzi, infatti, aveva rilasciato un’intervista criticando la scena pop italiana e le hit estive. “Vedere gente tutta tatuata che va sul palco a cantare la Disco Paradise di turno mi fa tristezza. Quelle sono marchette“, aveva detto, alludendo al componente degli Articolo 31. Dopo diversi botta e risposta tramite social, la vicenda si è chiusa con J-Ax che, attraverso un video, ha messo un punto alla diatriba.

Poco fa, però, Meneguzzi è tornato sui social sottoponendo ai fan una nuova polemica, e questa volta si è scagliato contro i cantanti che fanno uso dell’autotune per nascondere l’evidente mancanza di intonazione. Tutto sembra far pensare che l’artista abbia lanciato una ‘stoccata’ a Sfera Ebbasta. Giorni fa, infatti, circolava sui social un video in cui il trapper, a causa di un problema tecnico, era stato costretto a cantare senza autotune, stonando in maniera piuttosto evidente. Alla visione del filmato diventato virale, il cantautore Samuele Bersani ha detto la sua scrivendo:



Mi hanno girato un video dove a uno di questi semidei contemporanei della rima “cantata” si stacca l’autotune per qualche secondo sul palco, ed è stato come vedere Icaro colare a picco. Hai voglia a sbattere le ali di cera…

Ed ecco che anche Meneguzzi è intervenuto sul tema, criticando coloro che utilizzano l’autotune perché stonati, precisando che in alcuni casi gli artisti capaci – e fa l’esempio della giovanissima cantautrice statunitense Billie Eilish – vi ricorrono per realizzare effetti sonori. Ecco cosa ha scritto il cantante su Facebook:



L’autotune, purtroppo, viene usato per il 99% delle volte per riuscire a cantare intonati. Non ascoltate le favolette in cui vi dicono che è uno stile. Lo è per pochissimi ed eccezionali casi (vedi foto) e spesso, gli stessi, sono dei cantanti pazzeschi. Per gli altri è una scusa, un palliativo. E’ che in realtà non sanno cantare. Usare l’autotune per intonarsi è una truffa e un oltraggio all’arte del canto. Cantare è arte, il bel canto è arte. L’autotune usato perché non si sa cantare durante i live sta generando migliaia di cantanti che non lo sarebbero mai stati, senza un’anima, da paragonare a SIRI, tutti uguali, senza né arte né parte.

In merito, si è espresso anche Francesco Sarcina – frontman de Le Vibrazioni – che in risposta al post di Meneguzzi ha detto:

Allora, io vedo le polemiche, adesso scattano le polemiche sull’autotune, la gente che non sa cantare, le basi…Poi a me, che sono più di vent’anni che stiamo qua a sperdere la voce…Ma secondo me la riflessione da fare è: no autotune si, autotune no…quello fa parte anche di un genere, ognuno può fare quello che vuole. La riflessione è: voi quando andate a pagare qualcosa per andare a vedere, per esempio una partita di pallone, e in campo vi mettono gente che non sa giocare, vi incazz*te giusto? Anzi, ci incazz*amo. Ecco, questa è la riflessione.

Quindi, quando pagate e andate a vedere gente che non sa cantare…forse questa è la riflessione. Ripeto, non è questione di autotune, perché quello fa parte anche di un effetto, è che se tu togli l’autotune sotto lui non sa cantare. C’è gente che invece, se gli togli l’autotune sa cantare. Allora, quindi andiamo a pagare e vogliamo vedere gente che sa giocare così come vogliamo vedere gente che sa cantare o recitare, stessa cosa. Insomma, poi vedete voi…In nome del padre, vi assolvo a tutti quanti…I sermoni di Sarcina…Le riflessioni dell’estate…pensate alla gente che soffre no all’autotune. Ci vorrebbe un’intonazione di cervello qua in generale.