Le opinioni di Isa e Chia

Temptation Island 13: l’opinione di Chia sull’ottava puntata

Chia 01/08/2025

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Un’edizione così surreale di Temptation Island non credo di averla mai vista in tredici anni, tra gazebo di cui si è parlato più che di alcune coppie (poi miseramente distrutti dalle trombe d’aria. I gazebo, intendevo, ma anche alcune coppie, pensandoci…), scotch sulle lenzuola, finanziarie da rinfacciare, un traffico aereo di oggetti volanti che manco a Ciampino, i gruppi WhatsApp coi single, i caffè nei parcheggi, le corse a perdifiato (letteralmente) sulla spiaggia terminate perché “m fan mal i cosc!”, i limonazzi nei bagni, la tribuna Posillipo, gli estratti conto coi 12€ di JimmyPizza, il verso dell’aquila e il ruggito del leone, i settordici falò di confronto degli esimi avvocati, gli incontri segreti coi tentatori in città neutre, le proposte di matrimonio totalmente adminchiam e persino il test di gravidanza riparatore come ultimo clamoroso plot twist.

Filippo Bisciglia quest’anno ci ha dato DAVVERO TUTTO, e noi lo dobbiamo sentitamente ringraziare per la sfornata di sempiterni meme che useremo da qui allo spazio infinito (quello in cui stava vagando Simone prima di quelle salvifiche lineette sul test).

Tutto bellissimo, deliziosamente sadico e tremendamente iconico, bravi tutti davvero. Però finalmente è finita, regà.

Che questo binge watching forzato di cornazze che PierSy – galvanizzato da uno share che Affonzo manco se sommava il doppio appuntamento settimanale del Grande Fratello gli arrivava vicino – ci ha piazzato tra capo e collo inventandosi ‘sta “maratona del viaggio nei sentimenti” (obbligando le maestranze ad infilarci nel mezzo ventordici riepiloghi di storie che avevamo già udito la sera prima, e quella prima ancora, e conoscevamo ormai meglio delle nostre stesse vite, pur di riempire in qualche modo le puntate, chiudendole alle 23.51 pur di conservare un po’ di materiale inedito anche per i giorni successivi) è stato un parto. Letteralmente, proprio.

Un’edizione memorabile, indiscutibilmente assurda e a tratti quasi inquietante, dove i complottismi sulla terra piatta e sui dinosauri ancora tra noi si sono alternati a profezie apparentemente buttate lì pourparler, ma così accurate che nemmeno Nostradamus, da quel “lei potrebbe essere la madre dei miei figli” esclamato da un inaspettatamente sagace Simone Margagliotti allo stupito “amore, ma ti potevo mai fare una cosa del genere?” di una Lucia Ilardo totally senza vergogna, che riecheggerà sulle coste calabre nei secoli dei secoli.

E soprattutto un’edizione dove, su 7 coppie, a restare insieme sono state proprio le 3 che sulla carta (e non solo sulla carta, a dir la verità…) erano PALESEMENTE LE PIU’ IMPROBABILI, quelle che tutti davamo per implose malamente già da quei 30 secondi visti nelle clip di presentazione, e invece loro hanno voluto proprio strafare e ci hanno regalato un’inaspettata proposta di matrimonio sul tronco, un’altra proposta bis in arrivo una volta vagliato il materiale posto a fondamento di questa decisione (semicit.) e pure un pargolo in grembo. Non poteva esserci epilogo più FOLLE di questo.

Lo spaccato della società che ci hanno restituito ieri sera però è estremamente accurato, eh. Al giorno d’oggi mancano basi solide le basi, non ci sono i minimi presupposti di stabilità e – soprattutto – di serenità, viene meno persino il rispetto… eppure la gente non solo continua a stare insieme come se nulla fosse, ma si sposa tutta giuliva e procrea pure, con una leggerezza e noncuranza nelle scelte che compie che io non ho manco all’Esselunga quando devo decidere se per fare la pasta fredda sono meglio le penne rigate o quelle lisce. Un po’ forse gliela invidio questa totale incoscienza.

Cioè, pensiamoci. Valentina Riccio prima di salpare alla volta del Calalandrusa Beach Resort ci aveva raccontato che di Antonio Panico non si fidava PER NULLA, tanto da avergli già preparato le valigie accanto alla porta perché CERTA che avrebbe sbagliato una volta trovatosi davanti le procaci tentatrici, eppure non solo ha accettato quella proposta di matrimonio assolutamente naturale e per nulla scriptata ma – in attesa degli #adv con l’abito bianco – si è pure tatuata il nome di lui sul braccio (evidentemente “i tuoi occhi la mia cura” non sono bastati come monito per le future generazioni).

Sonia Mattalia, reduce da una storia dove era già stata usata dal proprio compagno, metteva in discussione l’amore che Alessio Loparco provava per lei eppure, nonostante lui questi dubbi glieli abbia SFACCIATAMENTE CONFERMATI dal primo secondo in cui ha messo piede nel villaggio asserendo di non sapere neppure se l’avesse mai amata o se la sua fosse semplice gratitudine (una roba davvero tremenda da sentirsi dire dopo 8 anni di relazione), ha deciso di “comprendere il momento di rabbia” e ora è tutta feliciona che sia “tornata la passione” e che lui “stia facendo di tutto per farsi perdonare“.

E poi c’era Sonia Barrile che – di fronte al Margagliotti che sosteneva che il loro rapporto fosse piatto e che con gli anni si fossero sempre più allontanati – affermava di non sentirsi più sicura e di vivere “nel ricordo di quello che eravamo e che al giorno d’oggi NON SIAMO“, eppure dopo tutti gli “schif0!” e i “che viscido!” che ha elargito nel corso di queste settimane illudendoci di averlo lasciato come un mammalucco su quel tronco al falò di confronto finale, non solo se l’è subito riaccollato ma ha annunciato raggiante di essere in dolce attesa.

Partendo dal presupposto che non vorrei mai urtare la spiccata sensibilità del piccolo Simone che gioca ancora coi dinosauri e crede a Babbo Natale, calcolando che – SPOILER ALERT – i bimbi non li portano le cicogne per me è già discretamente preoccupante che due tizi che si sentono ‘lontani‘ e ‘non sicuri‘ della loro relazione siano così incoscienti da non usare le dovute precauzioni (che poi ricordo male io o entrambi nel villaggio raccontavano di non avere intimità da tempo, che lui talvolta la ricercava ma che lei non lo assecondava perché di fare mero ses*0 non le andava? Perché in questo caso saremmo direttamente all’immacolata concezione, me sa…).

Ma poi capisco che Pippo, tutto entusiasta per la lieta novella che ha sicuramente aggiunto altro hype ad un’edizione già molto chiacchierata, continuasse a rassicurare Sonia perché “Simone aveva capito che eri la donna della sua vita già nel villaggio, ben prima del test di gravidanza, questa cosa dovrebbe farti piacere!” ma, come dire, ANCHE NO ecco.

Perché sarà stato “ben prima del test di gravidanza” ma sicuramente è stato subito dopo aver cacciato la lingua in gola alla tentatrice, uno step che non credo fosse necessario – checché ne dica lui, certo – per capire quanto sia eccezionale o meno la donna che hai al tuo fianco. E che uno riconosca il mio valore dopo aver tastato (in modo figurato e pure letterale) quello di un’altra non solo non mi farebbe certo piacere, ma mi darebbe pure il voltastomaco.

Poi per carità, è vero che ieri sera Simone aveva gli occhi sberluccicanti di un bambino di 5 anni ma, punto primo, è riuscito nell’incredibile impresa di essere terribilmente egoista pure nella scelta delle parole da usare in una situazione del genere (visto che ha detto che non avrebbe voluto mai perdere Sonia perché “io non perdo mai” e che se sarà una brava mamma è perché avrà lui al fianco) e, punto secondo, a proposito di sguardi del Margagliotti io ricordo nitidamente non solo quando nella clip di presentazione aveva alzato gli occhi al cielo trasudando un’incontenibile insofferenza nei confronti della fidanzata che voleva solo sentirsi dire “come sei bella!“, ma pure quell’espressione da consumato tombeur de femmes con cui aveva ammaliato la tentatrice poco prima di chiudersi con lei nel cess0 del resort.

E la velocità con cui questi sguardi si sono avvicendati nel corso di soli 21 giorni mi preoccupa quasi più di sentirgli dire che l’uomo non è mai stato sulla Luna, ecco. Però oh, contenta lei contenti tutti. Io, nel dubbio, mando un affettuoso abbraccio al bebè, così, sulla fiducia.

Qualche considerazione sparsa sul resto della puntata e dell’edizione:

– abbiamo disquisito spesso delle reazioni terribilmente esagerate dei fidanzati di questa edizione, e proprio per questo ieri sera ho apprezzato non solo che Alessio abbia riconosciuto quanto fosse stata delirante il suo sclero dopo la richiesta del falò anticipato di Sonia, ma anche che Marco Raffaelli abbia ammesso di essersi vergognato di fronte a certe scene eccessive che lo hanno visto protagonista perché “se mi invitate a casa vostra non è che lancio le cose, giuro!“.

– c’è poco da fare, Maria Concetta Schembri perde il pelo (tanto c’è lo scotch, direte voi) ma mica il vizio. E nonostante Angelo Scarpata che si distrae (cit.) con altre tizie random pur spergiurandole che “mi piace tutto di te, amo i tuoi denti gialli, le tue rughette e il tuo sedere cadente!” (un minuto di silenzio per il coraggio…) mi metta i brividi, lei che è convinta che “non ero io la pazza allora!” solo perché lui si è confermato un fimminaro non è messa tanto meglio, ecco. Chi glielo dice che una cosa NON ESCLUDE di certo l’altra, e che se qualcosa ti “logora“, ti fa “sentire malissimo” e ti costringe a passare il luminol che manco i Ris di Parma quello sicuramente NON E’ AMORE?

Emanuele Fiori versione tentatore è riuscito ad essere ancora più trasparente di quanto non lo fosse stato al Grande Fratello, un record vero oh!

– nell’epopea tra Sarah Esposito, Valerio Ciaffaroni e la single Ary c’è un retrogusto di Perla, Mirko e Greta che mi avrebbe preoccupato tantissimo, se a settembre non avessero già confermato la Ventura al posto di Signorini. Però fatemi dire che lui quando ieri sera ha preso le difese della sua ex dai commenti feroci letti sui social, dicendo che non vuole “che passi come una poco di buono perché è una ragazza speciale, e a volte si può sbagliare nella vita!” e assumendosi le sue colpe per aver sicuramente fomentato coi propri atteggiamenti l’accanimento della gente nei confronti di Sarah, ha preso mille punti. Specie ricordando che c’è stata gente uscita da lì prima di lui che negli insulti al** fidanzat* ci ha sguazzato per mesi, costruendo sulle ceneri dell’altr* il proprio successo sui social. Per dire.

Lucia che diceva che “far passare del tempo all’interno di questo villaggio è pericoloso, perché i single esistono anche fuori dal villaggionon si può dire che non sia stata di parola, ecco. Rosario Guglielmi invece si è confermato mio personaggio prefe dal primo all’ultimo giorno, ma a mani bassissime proprio.

gli ascolti hanno decisamente premiato questa edizione di Temptation Island, dimostrando (a PierSy, più che altro, che noi telespettatori l’avevamo già capito da mo) che chiudere le puntate all’alba non solo non aiuta affatto lo share ma è anche controproducente, evidentemente.

Passano gli anni, cambiano i protagonisti del disagio ma questo programma rimane una certezza. L’unica cosa che non mi fa mai impazzire? Che ci siano video solo dei comportamenti peggiori, e che se uno non si rende protagonista di qualche carognata praticamente non lo vediamo mai, né noi né il partner. E a parte che un presupposto del genere non fa che invitare quelli che si “studiano il programma nel cervello” a dare il peggio di sé, se vogliono essere inquadrati (e capisco che certe scene facciano gola al programma, ma è anche un attimo che la si faccia fuori dal vaso poi…), ma penso che far scorgere un barlume di buoni sentimenti in mezzo a quel mare di “io lo ammaz*0 quel toporatto” non sarebbe male. Almeno ogni tanto, ecco.

E ora che anche Temptation Island è finito che si fa? Che dobbiamo fare? Nel dubbio, un solo monito per ciascuno di noi: vogliati bene, che è la cosa più importante. Per tutto il resto ci sarà sempre Pippo.

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