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The Traitors, Aurora Ramazzotti svela alcuni retroscena sul reality game di Prime Video

La giovane ha poi raccontato come ha reagito quando la produzione l’ha contattata

Valeria 21/11/2025

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Aurora Ramazzotti ha raccontato sui social un paio di retroscena in merito alla sua recente esperienza a The Traitors. 

La giovane influencer infatti ha partecipato al game show targato Prime Video in qualità di leale ed è stata fatta fuori dal gruppo alla seconda eliminazione palese. Una volta finito il reality, Aurora ha condiviso qualche retroscena con i suoi numerosi follower e tramite un video su TiktTok ha iniziato raccontando:

Vi racconto un po’ della mia esperienza a The Traitors Italia che è il nuovo programma di Prime Video a cui ho partecipato come concorrente. (…) Partecipare è stata un’esperienza mistica però del resto il programma è mistico. Adesso vi racconto un po’ di cose backstage che ovviamente non potete sapere guardando la serie…

Poi è entrata in merito, partendo da quando ha ricevuto la chiamata dalla produzione:

Mi arriva la chiamata per questo misterioso nuovo format di Prime un anno fa. Tra l’altro a pochissimo tempo dalle riprese tanto che ovviamente, la mia sindrome dell’impostore, ha pensato subito che io fossi una ruota di scorta. Purtroppo io ho interiorizzato l’odio che ho ricevuto nel tempo.Quindi adesso c’è una parte di me, piccola e che cerco di soffocare ogni giorno, che un po’ ci crede. Ricevo questa chiamata e ovviamente mi fomento a palla. Faccio la parte di quella non interessata abbastanza e invece dentro stavo morendo in positivo.

Poi vado a Roma per fare una sorta di screening prima del reality game: mi nascondono per non fare vedere che sto entrando negli studi. Lì capisco decisamente meglio a cosa sto andando incontro: un’opportunità per me enorme. Sarebbero stati al massimo 10 giorni di impegno e non 6 mesi come gli altri reality. Insomma mi comunicano che lo farà, grande, grandissima, aura di mistero intorno a tutto ciò che riguarda questo programma. Vi dico solo che io sono arrivata lì e non sapevo: chi sarebbe stato il resto del cast, zero! Questo è molto spaventoso però anche necessario perché ovviamente se uno sa chi c’è poi ha più modo di prepararsi delle strategie, studiarsi i suoi sguardi, i suoi atteggiamenti.

Insomma, c’è una ragione per cui viene fatto questo. Per quanto io non abbia particolari nemici nel settore, diciamo che qualche persona con cui non vorrei essere reclusa in un castello, senza contatti con il mondo esterno, c’è.

La Ramazzotti ha poi proseguito:

Per cui: non sapevo il cast, non sapevo chi l’avrebbe condotto, non sapevo dove mi stavano portando. Arrivo nella misteriosa location e dal finestrino del van posso evincere forse che sono in un luogo di montagna. Sale in macchina un’adorabile ragazza della produzione, che di lì a poco avrei scoperto di diventare dei mostri… poverini, no non è vero. Sono il cuore del programma però veramente è stato emotivamente molto difficile. La signorina sale in macchina, mi guarda, apre una busta e mi fa: “Telefono, scusa!”. Lo spengo, lo infila dentro e da lì inizia il mio incubo!

Subito dopo la mia amica mi consegna due strumentopoli misteriosi: una benda per gli occhi e delle cuffie isolanti tipo quelle che ho messo a mio figlio quando l’ho portato al primo concerto di mio padre. Perché, direte.  Perché l’obiettivo era di rendere l’ambiente circostante ai concorrenti, il più sterile possibile da qualsiasi cosa.

Ovviamente a noi sembrava esagerato lì per lì però ha contribuito tanto a creare quell’atmosfera che poi vedete durante la serie. Mi hanno mollata dentro il parcheggio bendata, mi hanno messo le mani sulle spalle di un silos di 6 metri (bodyguard), il quale muto mi ha portata alla mia stanza. Io non ho visto il corridoio dell’albergo finché non sono tornata a casa. In camera c’era una bella cesta di benvenuto con dentro tutte le leccornie locali: formaggi, salame, prosciutto, marmellate, taralli, cose varie. Mi dice: “Bella zì, se beccamo” e chiude la porta. E io rimango dentro questa stanza da sola, senza telefono, senza computer perché non si poteva portare, oppure I-Pad, niente di niente. Non penso di aver guardato mai così tanto il digitale terrestre nella mia esistenza intera, scusa Pier Silvio.

Infine Aurora Ramazzotti ha così concluso con la prima parte della sua esperienza:

La prima sera in realtà è stata la più movimentata perché sono venuti a trovarmi in camera quelli della produzione per dirmi il programma del giorno dopo, sempre molto criptico eh: “Fatti trovare pronta domani alle 8: truccata, parrucca, vestita e pronta”, tutto da sola ovviamente. Diciamo che quella sera la cesta dei cibi locali è stata la mia salvezza su cui mi sono avventata per lo stress. Tutto molto emozionante. La mattina dopo stesso iter: arriva Hulk fuori dalla mia porta, mi attacco tipo trenino del villaggio e salgo in macchina. In macchina c’erano altri concorrenti con me ma comunque io fino all’ultimo secondo, cioè finché non erano accese le telecamere non ho visto niente, nessuno. C’era qualcuno vicino a me, una presenza ma non sapevo chi fosse.

Voi direte perché tutto questo sbatti? Per renderlo segreto che poi un secondo dopo vi sareste visti? Perché loro ovviamente avevano necessità che noi qualsiasi cosa ci dicessimo ce la dicessimo in videocamera. Noi non dormivamo veramente dentro al castello perché non era predisposto per farci dormire tutti lì. Non si poteva fare una cosa tipo Grande Fratello dove mentre sei sulla tazza a mandare un telegramma al Papa, sei ripreso. Ho capito benissimo il perché è stato fatto. Poi, dall’averlo capito ad averlo vissuto bene un po’ ce n’è passato…

@therealauroragram Vi asciugo un po’ su The Traitors Italia primi quattro episodi ora disponibili su @Prime Video Italia ♬ Bossa Nova jazz that seems to fit in a cafe(1433079) – TAKANORI ONDA

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