Uomini e Donne

Uomini e Donne, le immagini di Chiara Rabbi finiscono su un sito per adulti: “È una violenza”

In queste ore al centro del dibattito nazionale un sito in cui uomini condividevano immagini di mogli, sorelle e parenti a loro insaputa

Giusy 28/08/2025

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Dopo il tristemente noto gruppo Facebook in cui 32000 “uomini” pubblicavano foto e video delle loro compagne nude e/o in atteggiamenti intimi, è in queste ore al centro del dibattito nazionale un sito in cui altrettanti cosiddetti “uomini” condividevano immagini di mogli, sorelle e parenti a loro insaputa. A finire in questo circolo vizioso anche un’ex nota corteggiatrice di Uomini e Donne: Chiara Rabbi.

La scelta di Davide Donadei in una passata edizione del dating show di Maria De Filippi ha denunciato sui social quanto accaduto, invitando tutte a prendere consapevolezza di questa nuova aberrante forma di violenza e di tutelarsi.

Le sue parole:

Il mio nome, quello di Chiara Rabbi, compare sul sito che in queste ore sta creando scandalo: phica.net. Non solo il mio nome, ma anche mie foto e contenuti, presi e utilizzati senza alcun mio consenso. Ma quello che mi lascia senza parole è anche un’altra cosa: è aberrante leggere certi commenti, che feriscono, che disumanizzano, che trasformano un volto, un corpo, in un oggetto. Questa non è leggerezza, non è superficialità. QUESTA È UNA NUOVA FORMA DI VIOLENZA. È un furto, una violazione della mia persona, della mia immagine, della mia identità, un danno reale, un trauma, una ferita invisibile che si aggiunge a tutte le altre.

Io non starò zitta. Procederò immediatamente per vie legali insieme al mio avvocato perché chi ha costruito questo sito e chi lo alimenta deve essere fermato. Questa battaglia io la combatto a testa alta, senza vergogna. La vergogna deve ricadere su chi viola, su chi sfrutta, su chi ride di fronte a queste cose. Tengo a precisare una cosa fondamentale: io non ho mai scatti nudi. Le foto che compaiono sul sito sono state prese senza alcun mio consenso dal mio profilo associati poi ad altri contenuti hot non miei.

Questo non cambia la gravità della situazione: si tratta comunque di un reato. Parliamo di diffamazione, di danno d’immagine, di trauma psicologico e di tante altre violazioni che non possono essere ignorate, per non soffermarmi sulla violenza verbale dei commenti. Ma il pensiero più grande va alle altre donne. Donne che in queste ore stanno scoprendo di essere state tradite e violentate socialmente: foto intime condivise nella fiducia di una relazione e poi rubate, esposte, sputate in faccia al mondo.

Per questo invito tutte le donne a tutelarsi, a controllare che la propria immagine non sia finita in questi siti, a non voltarsi dall’altra parte. E invito TUTTE LE PERSONE INFLUENTI a non tacere davanti a questo scempio. Usiamo i social non per alimentare il silenzio, ma per aiutare e spargere la notizia. Questa battaglia è di tutte e di tutti. E il silenzio non è più un’opzione.

Successivamente Chiara Rabbi ha spiegato nel dettaglio (a chi ha continuato anche a scriverle in direct) quanto accaduto attraverso un video:

Queste storie per rispondere ai tantissimi messaggi di sostegno e di curiosità che mi stanno arrivando e anche alle polemiche dietro questa storia. Non iniziamo con la storia che la vittima diventa carnefice, perché io è vero che ho deciso di rendere pubblico il mio personaggio, la mia persona e ho un profilo pubblico e decido io di pubblicare le foto che voglio sul mio profilo e qua siamo tutti d’accordo. Infatti chi non vuole non lo fa e io non biasimo nessuno e non giudico nessuno e pretendo di non essere giudicata per questo.

Ma non è reato che io vada a pubblicare delle foto che io voglio sul mio profilo, il reato sta nel prenderle perché non si può fare, anche se sono un personaggio, non si può fare. Dicevo, voi non potete, nessuno può prendere delle foto senza il mio consenso, anche se le ho pubblicate su un profilo social, in questo caso Instagram, e metterle su un sito p0rno, non si può fare. Cioè, in realtà voi non potreste nemmeno prendere le foto che pubblico e metterle come screenshot, però ovviamente stiamo parlando di altro, ok? Quindi non voglio  ramanzine o polemiche, ah però questo è il rischio che si incoraggi, no, perché è lo stesso discorso, se io vado in giro in minigonna o vado in giro scollata, non devo essere stuprata, cioè non funziona così, ok?

Nessuno dà il consenso a nessun altro di fare un qualcosa  senza il permesso, in questo caso è un reato, è un danno grandissimo alla mia immagine, diffamazione, perché poi ci sono un sacco di cose ci sono dietro, ok? E quindi qua si apre anche un’altra questione, poi sono anche un po’ inca**ata, non riesco a parlare facilmente. Qua si apre anche un’altra questione. Per quanto mi riguarda, non ci sono miei scatti nudi, perché io non ne ho mai fatti, almeno consciamente, o almeno io non ne sono a conoscenza, ok? Ma ci sono alcuni scatti di alcune donne che erano consenzienti nel momento in cui hanno scattato la foto, ma erano consenzienti con il proprio partner e nessuno giustifica o dà l’autorizzazione a quella persona di pubblicare quelle foto intime in un sito del genere, ma proprio da nessun’altra parte, quindi non voglio che si attacchino anche le altre donne che si sono sentite libere, intime, donne, femmine, con il proprio partner, perché non esiste.

Cioè non facciamo passare sempre la donna, poi sono le donne che stanno aizzando queste polemiche sterili, inutili, cioè non hanno sbagliato a scattare intimamente con il proprio partner. La cosa più aberrante è che in pochissimi, quasi nessuno di questi personaggi  influenti,  popolari, conosciuti, chiamiamoli come volete, che comunque hanno un minimo di seguito, sta affrontando la questione, né uomini, né donne. E poi però non voglio che ci scappa la tragedia, se qualcuno o qualcuna arriva a fare un gesto estremo magari per la vergogna, per l’umiliazione, per qualsiasi motivazione, non voglio poi  tutti quegli influenzer che pubblicano il solito post di solidarietà, perché non si piange il morto, si combatte con il vivo.

Invitiamo tutti a  firmare per chiedere la chiusura del sito. CLICCA QUI PER FIRMARE

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