Televisione
Verissimo, Eleonora Giorgi e la lotta contro il tumore: “Hanno scoperto una metastasi al cervello, è tosta”
L’attrice ha aggiornato sulle sue difficili condizioni di salute, svelando di confidare ancora in un miracolo
Valeria 03/02/2025

Situazione davvero drammatica quella che sta affrontando Eleonora Giorgi.
L’attrice infatti continua a lottare contro il tumore al pancreas che, giorno dopo giorno, la sta mettendo a dura prova. Nonostante questo però Eleonora non ha mai smesso di avere speranza, supportata dall’amore costante dei familiari. Uno su tutti Andrea Rizzoli che di recente ha scritto un libro proprio per raccontare di questo calvario che sta vivendo sua mamma, ma anche di conseguenza tutti loro che la amano.
Qualche giorno fa l’attrice è intervenuta in piena notte nella trasmissione Rai Radio2 “I lunatici” e ha raccontato quanto è devastante il momento che sta provando ad affrontare con forza e coraggio:
Mi fate tanta compagnia, poi vi immaginerete in questo periodo della mia vita… Adesso si confida in cose inimmaginabili. Ho cenato mezzora fa, tengo duro e sono piena d’amore. Capisco quante cavolate facciamo durante la nostra vita sprecando il nostro tempo dietro gelosie, ansie inutili, frustrazioni.
Poi l’amara confessione che ha spiazzato tutti:
Sapete, la malattia è avanzata. Aspetto un un miracolo! Tutto ciò mi mette in una condizione eccezionale, ognuno di noi ha una data di scadenza, solo che nessuno lo sa. Il mio cuore e la mia anima si sono allargate. Non mi sono mai arrabbiata da quando ho scoperto la malattia, ogni giorno piano, ma non mi sono mai arrabbiata. Sono fatalista, credo in un ordine superiore delle cose, e sono confortata di potermici abbandonare.
Eleonora Giorgi ha poi raccontato le stesse cose a Verissimo, in collegamento con Silvia Toffanin:
Hanno scoperto una metastasi al cervello. Non nascondo che ho avuto un po’ di paura.
Hanno scoperto una metastasi al cervello e mi hanno fatto la radiochirurgia. Tutti quelli che hanno a che fare con un tumore conoscono la radio chirurgia, ma si trattava di cervello e non nascondo che ho avuto un po’ di paura.
Infine ha ironizzato, come suo solito, sulla possibilità di avere accesso a cure sperimentali, non ancora rese disponibili:
Non so se dovrei chiamare Trump per far approvare la medicina. Ci sono migliaia di persone come me, stiamo aspettando un timbro negli Stati Uniti anche se poi, anche una cura sperimentale sai, ci vuole coraggio. Io comunque ho detto ai medici, e anche ai miei ragazzi lasciatemi andare in ordine. Al momento non ho iniziato nemmeno la chemio palliativa, perché ho avuto il problema con il cibo e questa aggredirebbe di nuovo l’intestino.
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