Adriana Volpe: “Il Grande Fratello è stato il programma più importante della mia vita, di recente mi hanno chiesto di tornare e…”

Tra i protagonisti del Grande Fratello Vip c’è stata anche Adriana Volpe, che a breve tornerà in tv con un nuovo programma, grazie al quale si occuperà di far scoprire agli italiani parte del patrimonio culturale immateriale che caratterizza il nostro Paese, tra sagre e rievocazioni storiche.

Intervistata dal settimanale Chi, la conduttrice ha parlato proprio di questo nuovo inizio, ma anche dell’esperienza al Gf Vip, a cui ha preso parte sia in veste di concorrente che di opinionista:

È stato il programma più importante della mia vita perché mi ha permesso di guardarmi dentro. Per la prima volta ero libera, senza copione. Gli autori sono stati bravi a mettere insieme diversi caratteri, c’è stata una miriade di colori e di situazioni. Ho vissuto il Gf come opportunità, ho potuto riflettere, mi sono fatta vedere per quello che sono, e mi si è accesa una fiamma: non voglio più avere filtri, voglio sentirmi viva. Nessun programma mi ha fatto sentire così viva. Sono entrata come concorrente, sono stata opinionista e mi sento fatalmente attratta dal Gf. In tempi recenti mi hanno chiesto di tornare e non ti nascondo che è come se ci fosse un cerchio che non si è mai chiuso, una porta che rimane aperta. Ho nel cuore Alfonso Signorini, la Casa, il programma e le persone che ci lavorano.

Di recente, invece, Adriana è stata tra le protagoniste di Ne vedremo delle belle, in cui ha condiviso il palco con Valeria Marini, che di recente ha raccontato di stare vivendo un momento difficile nel rapporto con sua madre (ve ne abbiamo parlato QUI):

Ho avuto l’opportunità di stare un po’ più accanto a Valeria, anche se ci conosciamo da anni. L’ho sempre considerata una donna forte, generosa, molto attenta, per nulla svampita. Mi sono resa conto che Valeria stava vivendo un momento diverso della sua vita, dovuto al fatto che non parla con sua madre da 7 mesi. Il legame più grande che abbiamo è quello madre-figlia e, quando qualcosa si rompe, è uno dei dolori più forti. Specialmente se c’è la voglia di ricostruire e non riesci a creare una connessione con chi dovrebbe abbracciarti per sempre. Ho proposto a Valeria di fare un viaggio con lei e sua mamma per riavvicinarle. Il motivo di questa frattura lo sanno solo loro, quello che hanno condiviso è la punta di un iceberg. Ma devono chiarirsi perché sono una la forza dell’altra: se Valeria è la “Marini nazionale” è perché dietro ha avuto sua madre. E, allo stesso tempo, una madre che ha dato la sua vita ai figli ha bisogno di averli vicino, senza di loro viene a mancare un equilibrio.

Un altro programma è stato molto importante per lei, ovvero Cerchiamo te: missione lavoro, perché le ha permesso di conoscere il suo compagno Dario Costantini:

Intervistavo gli imprenditori che offrivano un lavoro. In una puntata si è raccontata una persona che oggi è diventata parte della mia vita, Dario Costantini, che è il presidente nazionale della Cna (Artigiani imprenditori d’Italia, ndr). E lì, in quell’intervista, è scattato qualcosa. Ho sentito una fortissima connessione con lui, mi hanno colpito i suoi racconti. Questo spirito, questa attenzione e sensibilità verso gli altri nei momenti di difficoltà, mi hanno affascinato e, in qualche modo, hanno creato un legame. Da lì abbiamo iniziato a sentirci, a parlarci per motivi di lavoro, e poi ci siamo resi conto di esserci avvicinati, con grande delicatezza, uno all’altra. Il primo sentimento è stata la stima e la voglia di conoscere una persona così perbene. Una persona di valore, di grande forza e ironia: non ridevo da tanto tempo. Ha la capacità di farmi brillare gli occhi, di farmi battere il cuore e di abbassare piano piano quella protezione che mi ero creata. Non volevo nessuno nella mia vita, avevo anche timore di mettermi in gioco, e lui, in punta di piedi, è riuscito a farmi cambiare idea. Mi sono data un’opportunità e oggi so di avere una persona che cammina con me. Ci vediamo poco, ma quel tempo è esclusivo, prezioso, dedicato a noi, ai nostri figli. Ed è un’occasione per sentirci, connetterci, prenderci per mano e respirare.

 

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