Alessandro Borghese: “Sono diventato chef a suon di padellate in testa!”

Edicola Dicembre 1, 2015

Alessandro Borghese: “Sono diventato chef a suon di padellate in testa!”

Per Alessandro Borghese, uno degli chef più amati della tv, cucinare è un atto d’amore: “E’ il mio modo di comunicare, il mio strumento di creatività. Non c’è vita senza ritmo e senza cibo” dice lui, che torna in tv con Alessandro Borghese – 4 ristoranti:In ogni puntata si sfidano quattro ristoratori della stessa zona geografica, che saranno valutati in base a quattro aspetti: location, menu, servizio e ultimo, ma non meno importante, il conto“. La formula prevede che ogni ristoratore ospita i rispettivi tre avversari che danno il loro voto, anche se l’ultima parola spetta a Borghese. “Cerco di scoprire luoghi, realtà territoriali, persone, piatti tipici. E’ un vero e proprio giro d’Italia. C’è ancora più attenzione ai prodotti tipici, alla cucina, alle storie dei singoli ristoratori. Storie di persone che con tutte le loro problematiche si raccontano attraverso i loro ristoranti. E’ bello vedere famiglie unite in una passione comune o due ragazzi giovani che investono nella ristorazione. Sono tante le formule bizzarre, con idee e business totalmente diversi. E’ anche curioso notare come cambiano le motivazioni che spingono le persone a cominciare questo mestiere e a tramandarlo per generazioni“. Quando gli si chiede invece come si valuta un buon ristorante, il figlio dell’attrice Barbara Bouchet dice: “Deve mescolare le qualità del cibo e delle materie prime a un’adeguata atmosfera. Deve essere un luogo dove io possa sentirmi accolto, rilassato. In realtà il ristorante ideale è la cucina di casa mia, dove cucino gli spaghetti aglio e olio oppure pomodoro e parmigiano che piacciono tanto a mia figlia. Arizona ha tre anni e mezzo e quando mi vede in cucina, sale su uno sgabellino che le ho comprato per arrivare al piano di lavoro, guarda cosa faccio e chiede se può aiutarmi. Per ora gioca e si diverte, ma ha un’ottima manualità e un ottimo senso del gusto. Promette già di diventare più brava di me“. E, a proposito, in primavera Alessandro tornerà con Junior Masterchef:Si sono presentati ai provini oltre 3000 giovanissimi aspiranti, tutti appassionati ed entusiasti. Ricordano me da piccolo, anche se io alla loro età aiutavo mio padre a cucinare, loro invece riescono a produrre un menu anche da soli! Dopo il diploma all’International School di Roma, mi sono imbarcato sulle navi da crociera e per tre anni ho lavorato tra fornelli e piatti da lavare. La mia sveglia suonava alle 5.30 del mattino, agli ordini del capo chef, comandi che dovevano essere eseguiti senza mai sgarrare. Mi sono beccato tante padellata in testa per tutti gli errori commessi!“. Infine, quando gli si chiede cosa non manca mai nel suo frigo e per chi gli piacerebbe cucinare, risponde: “Acciughe sotto sale fatte da me, parmigiano, aglio e cipolla. Sono come batteria, basso e chitarra: la base per creare ogni ricetta. E senza dubbio vorrei cucinare per il mio campione, Valentino Rossi!

Fonte: Nuovo tv

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