Amici 21, Luigi Strangis parla di Maria De Filippi e di come lui e Alex Rina hanno superato il periodo di ‘crisi’ della loro amicizia

Luigi Strangis è stato il vincitore dell’ultima edizione di Amici di Maria De Filippi, il talent che ogni anno da la possibilità a cantanti e ballerini di coronare il loro sogno e di far diventare la loro passione in un vero e proprio lavoro.



A distanza di qualche mese dalla vittoria, Luigi è stato intervistato da Lorella Cuccarini nel corso della trasmissione Dimmi di te, e tra le varie cose per la prima volta il cantante ha detto la sua su Maria De Filippi:

Maria non so come descriverla. Come fai a descrivere con parole una persona così? Per me è stata una seconda madre che ha dato tanto a me stesso. Ha sempre la parola, descriverla è la cosa più difficile del mondo, non basterebbero mille canzoni. Io la adoro, riesce ad ascoltare quel poco che dico.



Poi Luigi è tornato a parlare del suo problema di salute, ovvero il diabete, con cui l’ex allievo di Amici convive da anni:

E’ una malattia che non scegli e dipende come te la vivi. Devi abituarti a vivere con una cosa che non ti aspetti mai ma è una cosa con cui ci si può convivere. A 16 anni ho avuto l’esordio e poi ho iniziato a capire quello che stava succedendo. Ho ascoltato il mio corpo e ho capito cosa potevo fare e cosa no.



Nel corso dell’intervista Strangis ha anche commentato la sua amicizia con Alex Rina, e in particolare ha spiegato come hanno superato il loro periodo di crisi:

Con Alex ci sono stati momenti in cui non parlavamo più di tanto ma paradossalmente il non parlare ci ha aiutato a tornare normali, come se nulla fosse. Ci vogliamo bene. Il percorso ci ha portato a stare contro ma non ci siamo lasciati andare. Sbagliamo tutti, ho sbagliato anch’io con lui.

Infine, il cantante ha rivelato quale è stato il momento più difficile all’interno della Scuola e che tipo di bambino era prima di intraprendere la carriera musicale:

Il momento più difficile è stata la settimana prima della finale perchè ho lavorato davvero tanto. Ho cercato di fare tutto e avevo ansia ma mi sono ripreso ed è andata bene. Da piccolo ero un bambino attivo, la musica mi ha sempre accompagnato ma non sono cambiato più di tanto. Ero un ragazzo normale. Ho iniziato a suonare a 3 anni e da è nata la passione per la musica. […] La scrittura è iniziata a 14 anni con una band punk ma poi ho fatto tutto da solo. Ho sempre scritto quello che pensavo. L’album è un pezzo di me, se non tutto me. C’è tanta libertà, ci sono tante emozioni.