Carla Gozzi: “Trasformo in first lady anche la più sciattona”

Edicola Dicembre 18, 2013

Carla Gozzi: “Trasformo in first lady anche la più sciattona”

La fashion blogger e style coach Carla Gozzi è diventata nota al grande pubblico soprattutto per la sua partecipazione ai programmi dedicati alla moda su Real Time, come Ma come ti vesti?, in coppia con Enzo Miccio. Adesso agli impegni televisivi Carla ha aggiunto una tournée teatrale, che la porta in scena il Carla Gozzi show, in cui persone scelte a caso tra il pubblico sono rivestite e pettinate secondo le sue direttive. Il tutto sulle note di You can leave your hat on, reinterpretata da lei: “Il segreto del successo è essere innamorata come il primo giorno” rivela lei. “Ho conquistato mio marito con la semplicità. Lui è americano e fa il medico. Finii in cura da lui e poi lo ritrovai cinque anni dopo alla maratona di New York. Gli uomini in genere sono attratti da labbra, sguardo, seno, lato b, quindi per il primo appuntamento bisogna capire su cosa si focalizza lui. Si punta su gloss lucidi alla frutta, si fanno apparire le labbra più voluttuose, si evidenzia lo sguardo, si lascia la scollatura semiaperta. Per il lavoro, invece, evitare troppo gioielli, profumi troppo presenti, profonde scollature, gonne troppo strette, tacco troppo alto e che le scarpe non facciano quel fastidioso tacchettio! Nell’armadio della donna non devono mancare…l’ordine e l’organizzazione, tubino nero e leggins, jeans formali scuri senza rotture. Per quest’inverno c’è un grande ritorno del bianco totale e del nero, anche abbinati. Indispensabile il cappotto maschile oversize e quello di maglia. Le calze sono coprenti e colorate, dato che c’è poco colore negli abiti. Ma se le gambe sono tondeggianti, bisogna usare collant poco coprenti che lasciano intravedere le gambe, per evitare l’effetto “tubo di stufa”. Cosa è out? La minigonna, gli short e i pantaloni a vita bassa. Ora vanno alti, stretti in fondo o a campana. Nel trucco evitare il metallizzato e luccicante in voga l’anno scorso. Seguire un solo stilista è difficile, perché non sempre rispecchia la nostra personalità. Mescolare suscita interesse: è il mio lavoro! Da bambina sognavo di fare la presidente dell’Onu. Oggi, nel mio piccolo, risolvo i problemi di ogni donna e questo mi porta gioia. I vestiti sono una seconda pelle e con essa decidiamo cosa comunicare agli altri. Da piccola ero brava a disegnare così mi sono iscritta al liceo artistico e ho incrociato la moda. La tv è arrivata per caso”.

Fonte: Visto

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