Musica
Fedez interviene sulla vicenda dei tour annullati e l’inchiesta sul mondo della musica: “Ecco cosa succede davvero”
Gli interventi di Federico Zampaglione e Selvaggia Lucarelli hanno portato alla luce gli inquietanti retroscena su tour e gestione degli artisti
Alessia S. 20/06/2025

Il fenomeno dei finti sold out ai concerti sta facendo molto discutere.
Un meccanismo diabolico e malato che pare in realtà danneggiare soprattutto gli artisti ma anche i fan che dei concerti usufruirebbero, costretti a pagare centinaia di euro biglietti che a ridosso del concerto verrebbero venduti a 10 euro o addirittura distribuiti gratis .
Questo problema pare sussistere da 30 anni, ma negli ultimi tempi ha visto un’impennata soprattutto ai danni di artisti giovani, inesperti ed emergenti, che solleticati nel loro ego e nell’orgoglio e felici di poter finalmente fare il “concertone” allo stadio, si trovano improvvisamente a dover fare i conti col fatto che quello stadio non riescono a riempirlo.
Federico Zampaglione, frontman dei Tiromancino in un suo post Facebook inscenando un finto dialogo fra artista e organizzatore di concerti ha spiegato come funzionerebbe il meccanismo: inizialmente l’artista sarebbe allettato dall’idea di fare il salto di qualità, sarebbe poi spinto a fare promozione a tutto spiano e poi se nonostante questo la maggior parte dei biglietti restasse invenduta, gli sarebbero proposte solo due strade: o annullare il concerto e perdere l’occasione (e spesso la faccia) o ripagare di tasca propria i biglietti invenduti, annunciando comunque un finto sold out.
Tutta la farsa dei concerti riempiti a suon di biglietti scontati e regalati raccontata da @Tiromancino, in un post “generico, quindi non riferito a nessuno in particolare ma ad una abitudine che, da anni, sta distruggendo il meccanismo dei concerti e molte carriere”. pic.twitter.com/y5USs18GJB
— Infomusica (@Infomusica_blog) June 18, 2025
Oltre l’intervento di Zampaglione, anche Selvaggia Lucarelli ha portato avanti un’inchiesta in cui ha denunciato questo sistema evidenziando come il mondo della musica live in Italia viva di apparenze, tra cartelli «sold out» messi per finta, cachet gonfiati, e artisti che pagano di tasca propria la messa in scena del proprio successo.
A riguardo, nell’ultima puntata di Pulp Podcast anche Fedez ha voluto raccontare la sua esperienza con l’organizzazione dei tour:
Per la questione dei concerti è che hanno spinto un mercato talmente al limite che oggi si vedono le crepe. C’è anche la storia dei prezzi, io cerco di metterli sempre bassissimi. Quello che nessuno sa, perché tutti imputano la colpa ai vari “Vivo Concerti” del caso, che se i biglietti sono alti, è per le richieste degli artisti. Se i biglietti sono alti è per gli anticipi che questi qua devono dare agli artisti. Quindi non diamo la colpa agli addetti ai lavori.
In seguito ha raccontato una sua esperienza diretta svelando di aver lui stesso denunciato un’agenzia di booking:
Non è una questione degli artisti. Molto spesso sono i management che ti spremono, anche per soldi. La discografia si basa sugli anticipi. Questa è una follia, ma è così che molti fanno. Spesso capita che ti danno anticipi enormi e poi tu devi fare un tour extra di recupero. Poi ci sono tutte le spese che ti mettono in carico. Io però ho controllato in passato, infatti ho fatto causa al mio primo booker, era il booker più potente d’Italia, tutto per dei preventivi. Però facendo questa causa a questo booker che era un po’ monopolista, ho preso come consulente una persona che poi è diventata un diretto concorrente di quel booker e ad oggi è una realtà grande.
e infine ha spiegato come questa smania di voler fare il concertone allo stadio potrebbe essere l’inizio della fine di una carriera:
Perché quando fai lo stadio, nessuno vi dirà mai questa cosa, ma lo stadio può essere la fine del tuo percorso tour. Perché se tu fai uno stadio e poi tutti gli anni non riconfermi gli stadi, sembra un downgrade. Te lo dice uno che ha fatto uno stadio soldato con 80.000 biglietti venduti e poi spingi troppo la corda… Poi ci sono i casi eccezionali, tipo Ultimo, lo stadio è casa sua. Tornando ai tour, ho visto Bresh e Rkomi che hanno annullato i loro tour e hanno fatto delle comunicazioni molto oneste. Il giorno dopo Rkomi ha aperto i teatri e quella è una buona scelta. Quello è l’atteggiamento giusto.
Il Codacons non si è fatto attendere e pare che abbia presentato un esposto all’autorità garante perché questa pratica è scorretta anche nei confronti dei consumatori.
️Il caso dei “concerti gonfiati”, ossia gli artifizi realizzati per far apparire un evento ” #soldout ” nonostante le vendite insoddisfacenti di biglietti, finisce al vaglio dell’ #Antitrust. Il Codacons ha deciso infatti di presentare un esposto all’Autorità garante della…
— RTL 102.5 (@rtl1025) June 19, 2025